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Programmazione didattica

anno scolastico 2010/2011

Classe quinta
insegnante Antonia Valeo

Curricolo disciplinare

Natura e finalità

L'Insegnamento della Religione Cattolica è una disciplina scolastica a tutti gli effetti. Non è mossa da finalità catechistiche, ma si qualifica come proposta culturale offerta a tutti, in quanto opportunità preziosa per la conoscenza del cristianesimo, radice di tanta parte della cultura italiana ed europea. Ha una notevole rilevanza per la comprensione del patrimonio storico-artistico italiano e contribuisce a dare una risposta specifica al bisogno di significato che ciascuno ha in sé.

La scuola riconosce il valore della realtà religiosa come un dato storicamente, culturalmente e moralmente incarnato nella realtà sociale in cui il bambino vive.

In tal senso l'IRC si propone come insegnamento che va oltre le personali scelte di fede, è una disciplina scolastica che ha un valore per la crescita della persona e la comprensione della realtà in cui siamo inseriti e si offre come strumento per la realizzazione di finalità educative e formative.

Partendo, perciò, dall'esperienza acquisita dall'alunno e anche al fine di consentirgli un rapporto consapevole e completo con l'ambiente, è compito della scuola promuovere:

  • lo sviluppo socio-affettivo e psicologico dell'alunno;
  • la conoscenza degli elementi essenziali per la graduale riflessione sulla realtà religiosa nella sua espressione storica, culturale, sociale;
  • la conoscenza e il rispetto delle posizioni che le persone variamente adottano in ordine alla realtà religiosa;
  • la comprensione e l'apprezzamento dei valori del messaggio cristiano;
  • la valorizzazione della conoscenza e del dialogo con altre tradizioni religiose presenti nella società multietnica e multireligiosa;

ovvero:

  • il riconoscimento dei valori religiosi nella vita dei singoli e della società;
  • il rispetto e la garanzia del pluralismo religioso;
  • il rispetto e la garanzia della libertà di coscienza di ogni persona.

Nuclei fondanti

  • Dio e l’uomo, con i principali riferimenti antropologici e storici del cristianesimo;
  • la Bibbia e le fonti, per offrire una base documentale alla conoscenza;
  • il linguaggio religioso, nelle sue declinazioni verbali e non verbali;
  • i valori etici e religiosi, per illustrare il legame che unisce gli elementi religiosi con la crescita del senso morale e lo sviluppo di una convivenza civile e responsabile.

Competenze al termine della scuola primaria

  • Riconoscere la presenza delle religioni nell’ambiente in cui si vive: in particolare saper cogliere come si esprime ed opera la comunità cristiana.
  • Riconoscere che le religioni testimoniano la dimensione della trascendenza e l’incontro con l’unico Dio, invocato con nomi diversi.
  • Riconoscere che il bisogno più profondo di una persona è quello di essere accolto e amato e comprendere che il Vangelo porta l’annuncio di un Padre buono che vuole che ogni uomo cresca e si realizzi stabilendo rapporti di amore fraterno.
  • Riconoscere i segni presenti anche se spesso nascosti della solidarietà e del servizio che rivelano il desiderio di pace che anima gli uomini di ogni popolo e di ogni cultura.
  • Saper decodificare i messaggi veicolati; diventare capaci di dare senso a immagini e segni religiosi: simboli, riti, sacramenti.
  • Riconoscere che nel cuore della realtà c’è un mistero che si manifesta nel bisogno di cercare, domandare, conoscere e che l’uomo non vive solo di ciò che può toccare, possedere e manipolare, ma dell’esperienza della gratuità e del dono.
  • Riconoscere che il rispetto e la cura per il mondo che ci circonda non è solo condizione di sopravvivenza, ma, per il credente, è risposta all’impegno affidatogli da Dio suo creatore.

Obiettivi

Classi quarta e quinta:

  • Leggere e interpretare i principali segni religiosi espressi dai diversi popoli.
  • Conoscere le origini e lo sviluppo del cristianesimo e delle grandi religioni.
  • Conoscere la struttura e la composizione della Bibbia e saperla confrontare con i testi sacri delle altre religioni.
  • Leggere direttamente pagine bibliche ed evangeliche, riconoscendone il genere letterario e individuandone il messaggio principale.
  • Identificare i principali codici dell'iconografia cristiana.
  • Individuare significative espressioni d'arte cristiana, a partire da quella presenti sul territorio.
  • Apprezzare la ricchezza dei valori etici proposti e testimoniati da Gesù di Nazaret.
  • Riconoscere nella testimonianza di alcune persone cristiane e non, proposte di scelte responsabili, anche per un personale progetto di vita.

Contenuti e conoscenze essenziali

Classi quarta e quinta:

  • il cristianesimo:
    • alla ricerca della felicità: le Beatitudini;
    • le origini e lo sviluppo delle prime comunità cristiane;
    • il libro sacro dei cristiani: la Bibbia;
    • il cristianesimo nell'arte;
  • l'ebraismo;
  • l'islam;
  • costruttori di pace di ieri e di oggi.

Metodologia

L’IRC si propone nel rispetto del processo di crescita della persona e con modalità diversificate a seconda della fascia d’età, approfondendo le implicazioni antropologiche, sociali e valoriali, e promuovendo un confronto mediante il quale la persona riflette e si orienta. Emerge così un ulteriore contributo dell’IRC alla formazione di persone capaci di dialogo e di rispetto delle differenze, di comportamenti di reciproca comprensione, in un contesto di pluralismo culturale e religioso. In tal senso l’IRC si offre anche come preziosa opportunità per l’elaborazione di attività interdisciplinari.

Gli strumenti didattici di cui si avvale sono:

  • rappresentazioni grafiche;
  • cooperative-learning;
  • peer-tutoring;
  • conversazioni basate su fatti tratti dall'esperienza quotidiana dell'alunno e del mondo che lo circonda;
  • realizzazione di cartelloni murali;
  • mezzi audiovisivi;
  • favole, canzoni e poesie con testi attinenti agli argomenti svolti;
  • giochi di coinvolgimento, giochi cooperativi, mimi, drammatizzazioni;
  • attività pratiche e manuali;
  • schede da completare.

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Progettazione annuale

Unità formativa 1 - Uguali o diversi?

Esperienza dell'alunno

L'alunno vive situazioni di conflitto a scuola, in famiglia con gli amici e avverte, attraverso i media, le ostilità presenti nel mondo; da qui l'esigenza formativa di educarlo ad una risposta non violenta e di rispetto dell'altro.

Competenze

Conoscere e rispettare il diverso da se.

Obiettivi di apprendimento

Rendersi conto che la comunità ecclesiale esprime, attraverso vocazioni e ministeri differenti, la propria fede e il proprio servizio all’uomo.

Obiettivi formativi e conoscitivi

Saper riconoscere ed apprezzare le diversità e, quindi, le capacità dei compagni.

Comprendere che le differenze non devono essere oggetto di derisione, razzismo e guerra ma caratteristiche che ci arricchiscono.

Contenuti

Uguaglianze e diversità nel gruppo classe.

Uguaglianze e diversità nel mondo.

Diversità e stereotipi.

Attività

Conversazione guidata.

Letture multicultirali.

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Unità formativa 2 - Le religioni nel mondo

Esperienza dell'alunno

Con l'arrivo di alunni provenienti da altri Paesi, il bambino entra in contatto con culture, tradizioni, esperienze e religioni diverse. Da qui l'esigenza formativa di conoscere e dare valore, oltre che alla nostra, anche a queste nuove realtà.

Competenze

Riconoscere i diversi modi in cui le persone si aprono al trascendente.

Obiettivi di apprendimento

Conoscere le origini e lo sviluppo del cristianesimo e delle altre grandi religioni.

Scoprire la risposta della Bibbia alle domande di senso dell’uomo e confrontarla con quella delle principali religioni non cristiane.

Obiettivi formativi e conoscitivi

Scoprire che da sempre l’uomo ha cercato di avvicinarsi a Dio.

Conoscere le principali religioni nel mondo e alcuni loro aspetti caratteristici.

Contenuti

La diffusione delle religioni nel mondo.

Religioni e testi sacri.

Religioni e luoghi di culto.

Religioni e feste.

Attività

Introduzione alle religioni attraverso la lettura di un racconto di tradizione buddista: i ciechi e l’elefante.

Presentazione delle religioni,aspetti più importanti.

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Unità formativa 3 - Le Chiese Cristiane

Esperienza dell'alunno

L'alunno comincia a capire l'impegno della Chiesa Cristiana nel dialogo con le altre religioni e nel movimento ecumenico. Da qui l'esigenza di approfondire la conoscenza della propria religione e di apprendere dell'esistenza di altre forme di cristianesimo e delle cause storiche delle divisioni fra cristiani.

Competenze

Individuare nella storia contemporanea comportamenti e atteggiamenti che favoriscano il dialogo tra i cristiani.

Obiettivi di apprendimento

Riconoscere avvenimenti, persone e strutture fondamentali della Chiesa cattolica e metterli a confronto con quelli delle altre confessioni cristiane.Conoscere le origini e lo sviluppo del cristianesimo e delle altre grandi religioni.

Obiettivi formativi e conoscitivi

Conoscere gli eventi legati alla divisione dei cristiani.

Comprendere lo sforzo in atto nella Chiesa per ricercare l'unità con i fratelli separati.

Comprendere l'importanza del dialogo nel rapporto con gli altri.

Contenuti

La nascita del cristianesimo e la sua diffusione.

Lo scisma tra Chiesa Ortodossa e Chiesa Cattolica.

Martin Lutero e lo scisma protestante.

La Chiesa Angliacana.

Il dialogo ecumenico.

Attività

Schematizzazione dei momenti più importanti legati alla nascita e diffusione del cristianesimo.

Schede operative di approfondimento e verifica.

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Metodi e soluzioni organizzative

L’IRC intende porsi in modo da:

  • correlare le esperienze di vita del bambino con i dati religiosi cristiani, attraverso un uso graduale dei principali documenti della religione cattolica (Bibbia, documenti della Chiesa);
  • aiutare gli alunni nella ricerca della propria identità guidandoli ad accostarsi con amore e rispetto al mistero della propria persona;
  • favorire lo sviluppo di persone che sanno accogliersi, dialogare, condividere;
  • presentare le tradizioni cristiana e giudaica come radici portanti della nostra cultura;
  • presentare la fede cristiana in un linguaggio vivo, attuale, capace di recepire ed esprimere le attese e le speranze dell’uomo di oggi;
  • accostarsi con profondo ed intelligente rispetto alle religioni non cristiane, insegnando a vivere in una società multiculturale e multireligiosa;
  • far tesoro di ogni occasione di cooperazione;
  • contribuire ad uno sviluppo di una scuola flessibile, capace di trasmettere sapere e valori;
  • contribuire a preparare persone responsabili al futuro del nostro pianeta.

L’acquisizione delle conoscenze sarà favorita da: lettura testi, conversazioni, ascolto, confronto, riflessioni, esplorazioni dell’ambiente, drammatizzazione, attività di approfondimento e di ricerca personale e di gruppo.

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Alunni in difficoltà

Se la «diversità» è un potenziale da valorizzare, ci si chiede allora come poter favorire l'insegnamento/apprendimento degli alunni in difficoltà. Il concetto di uguaglianza molto spesso è sinonimo di «omologazione»; e perciò va ribadito che ciascuno, come persona, è se stessa, «diversa». È l'insieme delle diversità che rende più ricca di umanità e di maturità una classe.

Questo principio deve far pensare ad una didattica per la/le diversità, che consenta di operare un'analisi delle varie «diversità» esistenti nel contesto-classe e programmare percorsi didatticamente percorribili da ciascuno nella misura delle proprie capacità, abilità, potenzialità.

A tal fine, le strategie che l'insegnante intende perseguire, a sostegno degli alunni in difficoltà, sono:

  • educare alla diversità;
  • facilitare un «normale» rapporto con gli altri;
  • gestire adeguatamente il lavoro di gruppo, utilizzando, ad esempio, il cooperative learning o il peer tutoring;
  • individuare gli apprendimenti «consentiti», cioè possibili per la loro capacità di apprendimento;
  • essenzializzare obiettivi e contenuti.

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Verifica e valutazione

Modalità di verifica degli apprendimenti

Al termine di ogni unità formativa verranno verificate le conoscenze acquisite tramite conversazioni, letture, giochi, cartelloni di sintesi, brani o disegni da completare, vignette da riordinare in sequenze, domande, lavori di gruppo. L'acquisizione delle competenze sarà verificata mediante lo svolgimento di un compito di apprendimento.

Modalità di valutazione

La valutazione, basata sulle conoscenze acquisite, sulla partecipazione, l'impegno e l'attenzione dimostrate nelle attività in classe, sarà orientata ad accertare il grado di apprendimento e le capacità dei bambini di riutilizzare (tenendo conto dell'età), a livello comportamentale e concettuale, quanto appreso (competenza). Il benessere dei bambini e la qualità delle relazioni all’interno del gruppo saranno indicatori della validità del percorso, per cui saranno tenuti in considerazione anche elementi forniti dall’autovalutazione degli alunni.

Criteri di autovalutazione

L'insegnante baserà la valutazione dei percorsi e dei metodi utilizzando i seguenti criteri: flessibilità e differenziazione didattica; qualità del rapporto con i bambini; rispetto della diversità e delle reali potenzialità degli alunni; controllo dei percorsi di apprendimento per verificare il raggiungimento degli obiettivi programmati, l'efficacia delle strategie didattiche, con possibilità di rivedere le scelte effettuate, modificare le strategie, attuare interventi integrativi e di recupero.

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