insegnante Monica Misson | |
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PREMESSA
Le conoscenze matematiche contribuiscono alla formazione culturale dell’alunno perché sviluppano le capacità di mettere in stretto rapporto il “pensare” con il “fare”, di comunicare e discutere, di argomentare in modo corretto, di comprendere i punti di vista altrui.
È in questa fase dello sviluppo che il bambino comincia molto lentamente ad astrarre dalla vita quotidiana concetti generali. Il passaggio è lento e graduale e non è uguale per tutti.
È fondamentale partire sempre dall’esperienza concreta e quotidiana del bambino per arrivare alla formulazione di concetti via via sempre più astratti.
In matematica, come in tutte le discipline scientifiche, è fondamentale il laboratorio inteso come momento in cui l’alunno è attivo, formula ipotesi e ne controlla le conseguenze, progetta e sperimenta, discute e argomenta le proprie scelte, impara a raccogliere i dati, negozia e costruisce significati e si apre alla costruzione delle conoscenze personali.
Il gioco ha un ruolo cruciale per elaborare strategie adatte a contesti diversi.
La costruzione del pensiero matematico è un processo lungo e progressivo nel quale concetti, abilità, competenze e atteggiamenti vengono ritrovati, intrecciati, consolidati e sviluppati a più riprese.
È un processo che comporta anche abilità linguistiche e che richiede un’acquisizione graduale del linguaggio matematico.
Caratteristica della pratica matematica è la risoluzione di problemi legati alla vita quotidiana e non solo esercizi a carattere ripetitivo a quesiti ai quali si risponde semplicemente ricordando una regola.
Di estrema importanza è lo sviluppo di un atteggiamento positivo rispetto alla disciplina.
L’apprendimento della matematica non è ridotto a un insieme di regole da memorizzare e applicare o di algoritmi da eseguire meccanicamente, ma offre la possibilità di affrontare e risolvere problemi, per esplorare e percepire relazioni e strutture che si ritrovano in natura e nelle creazioni dell’uomo.
Occorre anche selezionare contenuti e percorsi perché “non si può fare tutto “, ma, come diceva Montaigne, “è meglio una testa ben fatta che una testa ben piena”.
COMPETENZE
L’alunno/a
Competenza 1 Utilizza le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico scritto e mentale, anche con riferimento a contesti reali.
Competenza 2 Rappresenta, confronta ed analizza figure geometriche a partire da situazioni reali.
Competenza 3 Rileva dati significativi, li analizza, li interpreta, sviluppa ragionamenti sugli stessi, utilizzando rappresentazioni grafiche e strumenti di calcolo.
Competenza 4 Riconosce e risolve problemi di vario genere, individuando le strategie appropriate, giustificando il procedimento seguito, utilizzando in modo consapevole i linguaggi specifici.
Competenza 1 L'alunno/a utilizza le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico scritto e mentale, anche con riferimento a contesti reali.
Abilità
Conoscenze
Competenza 2 L'alunno/a rappresenta, confronta ed analizza figure geometriche a partire da situazioni reali.
Abilità
Conoscenze
Competenza 3 L'alunno/a rileva dati significativi, li analizza, li interpreta, sviluppa ragionamenti sugli stessi, utilizzando rappresentazioni grafiche e strumenti di calcolo.
Abilità
Conoscenze
Competenza 4 L'alunno/a riconosce e risolve problemi di vario genere, individuando le strategie appropriate, giustificando il procedimento seguito, utilizzando in modo consapevole i linguaggi specifici.
Abilità
Conoscenze