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Istituto Comprensivo di Basiliano e Sedegliano

Scuole statali dei Comuni di Basiliano, Coseano, Flaibano, Mereto di Tomba, Sedegliano (Ud)

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Programmazione didattica

Scuola Primaria di Sedegliano

anno scolastico 2016/2017

Classe terza
insegnante Antonia Valeo

Progettazione Insegnamento della Religione Cattolica

Curricolo disciplinare

Natura e finalità

L'Insegnamento della religione cattolica (IRC) fa si che gli alunni riflettano e si interroghino sul senso della loro esperienza di vita per elaborare ed esprimere un proprio progetto esistenziale, che si integri nel mondo reale in modo dinamico, armonico ed evolutivo.
L’ IRC si colloca nell’area linguistico-artistico-espressiva in cui, a partire dal confronto interculturale e interreligioso, l’alunno si pone interrogativi sulla propria identità e sugli orizzonti di senso verso cui può aprirsi e orientarsi.  Al di là di questa sua collocazione nell’area linguistica, artistica ed espressiva, offre anche una preziosa opportunità per l’elaborazione di attività interdisciplinari, proponendo percorsi di sintesi che aiutino gli alunni a costruire mappe culturali permettendo così una comprensione unitaria della realtà.
Il confronto esplicito con la dimensione religiosa dell’esperienza umana è un aspetto insostituibile per la piena formazione della persona. Il confronto con la forma storica della religione cattolica svolge un ruolo fondamentale e costruttivo per la convivenza civile, poiché permette di cogliere importanti aspetti dell’identità culturale di appartenenza e aiuta le relazioni e i rapporti tra persone di culture e religioni differenti.
La religione cattolica è parte costitutiva del patrimonio storico, culturale ed umano della società italiana, per tale motivo, nel rispetto della libertà di coscienza, è offerta a tutti in quanto opportunità preziosa per la conoscenza del Cristianesimo e come radice della cultura italiana ed europea.
In tal senso l'IRC si propone come insegnamento che va oltre le personali scelte di fede, è una disciplina scolastica che ha un valore per la crescita della persona, la comprensione della realtà in cui siamo inseriti e si offre come strumento per la realizzazione di finalità educative e formative. Emerge così un ulteriore contributo dell’IRC alla formazione di persone capaci di dialogo e di rispetto delle differenze, di comportamenti di reciproca comprensione in un contesto di pluralismo culturale e religioso.

Gli obiettivi di apprendimento per ogni fascia d’età sono articolati in quattro ambiti tematici:

  • Dio e l’uomo, con i principali riferimenti storici e dottrinali del Cristianesimo;
  • la Bibbia e le fonti, per offrire una base documentale alla conoscenza;
  • il linguaggio religioso, nelle sue declinazioni verbali e non verbali;
  • i valori etici e religiosi, per illustrare il legame che unisce gli elementi religiosi con la crescita del senso morale e lo sviluppo di una convivenza civile, responsabile e solidale.

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria

  • L’alunno riflette su Dio creatore e Padre, sui dati fondanti della vita di Gesù e sa collegare i contenuti principali del suo insegnamento alle tradizioni dell’ambiente in cui vive; riconosce il significato cristiano del Natale e della Pasqua, traendone motivo per interrogarsi sul valore di tali festività nell’esperienza personale, familiare e sociale.
  • Riconosce che la Bibbia è il libro sacro per Cristiani ed Ebrei e documento fondamentale della nostra cultura, sapendola distinguere da altre tipologie di testi, tra cui quelli di altre religioni; identifica le caratteristiche essenziali di un brano biblico, sa farsi accompagnare nell’analisi delle pagine a lui più accessibili, per collegarle alla propria esperienza.
  • Si confronta con l’esperienza religiosa e distingue la specificità della proposta di salvezza del Cristianesimo; identifica nella Chiesa la comunità di coloro che credono in Gesù Cristo e si impegnano per mettere in pratica il suo insegnamento; coglie il significato dei Sacramenti e si interroga sul valore che essi hanno nella vita dei cristiani.

Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria

Dio e l’uomo

  • Scoprire che per la religione cristiana Dio è Creatore e Padre e che fin dalle origini ha voluto stabilire un’alleanza con l’uomo.  
  • Conoscere Gesù di Nazareth, Emmanuele e Messia, crocifisso e risorto e come tale testimoniato dai cristiani.
  • Individuare i tratti essenziali della Chiesa e della sua missione.
  • Riconoscere la preghiera come dialogo tra l’uomo e Dio, evidenziando nella preghiera cristiana la specificità del “Padre Nostro”.

La Bibbia e le altre fonti

  • Conoscere la struttura e la composizione della Bibbia.
  • Ascoltare, leggere e saper riferire circa alcune pagine bibliche fondamentali, tra cui i racconti della Creazione, le vicende e le figure principali del popolo d’Israele e gli episodi chiave dei racconti evangelici e degli Atti degli Apostoli.

Il linguaggio religioso

  • Riconoscere i segni cristiani in particolare del Natale e della Pasqua, nell’ambiente, nelle celebrazioni e nella pietà tradizione popolare.
  • Conoscere il significato di gesti e segni liturgici propri della religione cattolica (modi di pregare, di celebrare, ecc.).

I valori etici e religiosi

  • Riconoscere che la morale cristiana si fonda sul comandamento dell’amore di Dio e del prossimo come insegnato da Gesù.
  • Riconoscere l’impegno della comunità cristiana nel porre alla base della convivenza umana la giustizia e la carità.

Metodologia

L’IRC si propone nel rispetto del processo di crescita della persona e con modalità diversificate a seconda della fascia d’età, approfondendo le implicazioni antropologiche, sociali e valoriali, e promuovendo un confronto mediante il quale la persona riflette e si orienta. Emerge così un ulteriore contributo dell’IRC alla formazione di persone capaci di dialogo e di rispetto delle differenze, di comportamenti di reciproca comprensione, in un contesto di pluralismo culturale e religioso. In tal senso l’IRC si offre anche come preziosa opportunità per l’elaborazione di attività interdisciplinari.

Gli strumenti didattici di cui si avvale sono:

  • rappresentazioni grafiche;
  • cooperative-learning;
  • peer-tutoring;
  • conversazioni basate su fatti tratti dall'esperienza quotidiana dell'alunno e del mondo che lo circonda;
  • realizzazione di cartelloni murali;
  • mezzi audiovisivi;
  • favole, canzoni e poesie con testi attinenti agli argomenti svolti;
  • giochi di coinvolgimento, giochi cooperativi, mimi, drammatizzazioni;
  • attività pratiche e manuali;
  • schede da completare.

Metodi e soluzioni organizzative

L’IRC intende porsi in modo da:

  • correlare le esperienze di vita del bambino con i dati religiosi cristiani, attraverso un uso graduale dei principali documenti della religione cattolica (Bibbia, documenti della Chiesa);
  • aiutare gli alunni nella ricerca della propria identità guidandoli ad accostarsi con amore e rispetto al “mistero” della propria persona;
  • favorire lo sviluppo di persone che sanno accogliersi, dialogare, condividere;
  • presentare la tradizione cristiana e giudaica come radici portanti della nostra cultura;
  • presentare la fede cristiana in un linguaggio vivo, attuale, capace di recepire ed esprimere le attese e le speranze dell’uomo di oggi;
  • accostarsi con profondo rispetto alle religioni non cristiane, insegnando a vivere in una società multiculturale e multireligiosa;
  • far tesoro di ogni occasione di cooperazione;
  • contribuire ad uno sviluppo di una scuola flessibile, capace di trasmettere sapere e valori;
  • contribuire a preparare persone responsabili al futuro del nostro pianeta

L’acquisizione delle conoscenze sarà favorita da: lettura testi, conversazioni, ascolto, confronto, riflessioni, esplorazioni dell’ambiente, drammatizzazione, attività di approfondimento e di ricerca personale e di gruppo.

Alunni in difficoltà

Se la «diversità» è un potenziale da valorizzare, ci si chiede allora come poter favorire l'insegnamento/apprendimento degli alunni in difficoltà. Il concetto di uguaglianza molto spesso è sinonimo di «omologazione»; va ribadito perciò che ciascuno, come persona, è se stessa, «diversa». È l'insieme delle diversità che rende più ricca di umanità e di maturità una classe.
Questo principio deve far pensare ad una didattica per la/le diversità, che consenta di operare un'analisi delle varie «diversità» esistenti nel contesto-classe e programmare percorsi didatticamente percorribili da ciascuno nella misura delle proprie capacità, abilità e potenzialità.

A tal fine, le strategie che l'insegnante intende perseguire, a sostegno degli alunni in difficoltà, sono:

  • educare alla diversità;
  • facilitare un «normale» rapporto con gli altri;
  • gestire adeguatamente il lavoro di gruppo, utilizzando, ad esempio, il cooperative learning o il peer tutoring;
  • individuare gli apprendimenti «consentiti», cioè possibili per la loro capacità di apprendimento;
  • essenzializzare obiettivi e contenuti.

Verifica e valutazione

Modalità di verifica degli apprendimenti.
Al termine di ogni unità formativa verranno verificate le conoscenze acquisite tramite conversazioni, letture, giochi, cartelloni di sintesi, brani o disegni da completare, vignette da riordinare in sequenze, domande e lavori di gruppo. L'acquisizione delle competenze sarà verificata mediante lo svolgimento di un compito di apprendimento.

Modalità di valutazione.
La valutazione, basata sulle conoscenze acquisite, sulla partecipazione, l'impegno e l'attenzione dimostrate nelle attività in classe, sarà orientata ad accertare il grado di apprendimento e le capacità dei bambini di riutilizzare (tenendo conto dell'età), a livello comportamentale e concettuale, quanto appreso (competenza). Il benessere dei bambini e la qualità delle relazioni all’interno del gruppo saranno indicatori della validità del percorso, per cui saranno tenuti in considerazione anche elementi forniti dall’autovalutazione degli alunni.

Criteri di autovalutazione.
L'insegnante baserà la valutazione dei percorsi e dei metodi utilizzando i seguenti criteri: flessibilità e differenziazione didattica; qualità del rapporto con i bambini; rispetto della diversità e delle reali potenzialità degli alunni; controllo dei percorsi di apprendimento per verificare il raggiungimento degli obiettivi programmati, efficacia delle strategie didattiche con possibilità di rivedere le scelte effettuate, modificazione in itinere delle strategie adottate, attuazione di interventi integrativi e di recupero.

Progettazione annuale

Unità di apprendimento: la Bibbia

Traguardi per lo sviluppo delle competenze

  • Riconosce che la Bibbia è il libro sacro per cristiani ed ebrei e documento fondamentale della nostra cultura.
  • Identifica le caratteristiche essenziali di un brano biblico.

Obiettivi di apprendimento

  • Conoscere la struttura e la composizione della Bibbia.

Conoscenze

  • La Bibbia e le altre fonti

Abilità

  • Conoscere la struttura fondamentale della Bibbia e le tappe principali che hanno portato alla sua stesura

Contenuti

  • La Bibbia: un libro, tanti libri.
  • Dalla Parola al rotolo.
  • I rotoli di Qumran.
  • I generi letterari.

Attività

  • Attività grafico-manipolative.
  • Osservazione ed esame della struttura biblica.
  • Spiegazione orale.
  • Schede operative di rielaborazione e sintesi.
  • Questionari a risposta aperta.

Unità di apprendimento: Il popolo d'Israele

Traguardi per lo sviluppo delle competenze

  • L’alunno riflette su Dio Creatore e Padre.
  • Si confronta con l’esperienza religiosa e distingue la specificità della proposta di salvezza del cristianesimo.
  • Identifica le caratteristiche essenziali di un brano biblico.

Obiettivi di apprendimento

  • Scoprire che per la religione cristiana Dio è Creatore, Padre e che fin dalle origini ha stabilito un’alleanza con l’uomo.
  • Ascoltare, leggere e saper riferire alcune pagine bibliche fondamentali, tra cui le vicende e le figure principali del popolo d’Israele.

Conoscenze

  • Dio e l’uomo
  • La Bibbia e le altre fonti

Abilità

  • Comprendere che da sempre l’uomo ha cercato Dio esprimendo la sua fede in modi e forme diverse.
  • Comprendere che la religione nasce dal desiderio di verità dell’uomo che si interroga sulle sue origini e su ciò che lo circonda.
  • Conoscere le vicende storiche dei patriarchi.

Contenuti

  • La ricerca di Dio.
  • I documenti e le scoperte del passato.
  • Le civiltà politeiste.
  • I miti dei popoli antichi.
  • Abramo e i suoi discendenti.
  • L'Esodo del popolo d'Israele.
  • Il Decalogo come proposta di crescita per l'uomo.

Attività

  • Narrazioni mitologiche.
  • Ricerca sulle divinità delle civiltà antiche.
  • Schede operative di rielaborazione e sintesi.
  • Narrazione di brani biblici sui Patriarchi.
  • Costruzioni di pop-art e schede animate.
  • Attività di gruppo.
  • Produzione scritte di sintesi.
  • Proiezione video e attività multimediale.

Unità di apprendimento: Pasqua e Pesach

Traguardi per lo sviluppo delle competenze

L’alunno riflette sui dati fondamentali della vita di Gesù e sa collegare i contenuti principali del Suo insegnamento alle tradizioni dell’ambiente in cui vive; riconosce il significato cristiano della Pasqua traendone motivo per interrogarsi sul valore di tali festività nell’esperienza personale, familiare e sociale.

Obiettivi di apprendimento

  • Ascoltare, leggere e saper riferire alcune pagine bibliche fondamentali.
  • Conoscere Gesù di Nazareth, Emmanuele e Messia, crocifisso e risorto e come tale testimoniato dai cristiani.
  • Conoscere il significato di gesti e segni liturgici propri della religione cattolica.

Conoscenze

  • La Bibbia e le altre fonti
  • Il linguaggio religioso

Abilità

  • Scoprire come gli ebrei celebrano e vivono la Pasqua.
  • Cogliere il rapporto di continuità che unisce la celebrazione della Pasqua cristiana con gli eventi centrali della Pasqua di Gesù e con la Pasqua ebraica.

Contenuti

  • Le feste ebraiche.
  • La Pasqua Ebraica.
  • I racconti evangelici della Pasqua di Gesù.
  • Pasqua ebraica e Pasqua cristiana a confronto.

Attività

  • Lettura di brani biblici.
  • Conversazione guidata.
  • Esecuzione di schede operative strutturate.
  • Attività grafico-pittoriche.
  • Elaborazione schematica di approfondimento e sintesi.

Unità di apprendimento: Il ritorno nella Terra Promessa

Traguardi per lo sviluppo delle competenze

  • Riconoscere che la Bibbia è il libro sacro per cristiani ed ebrei; identifica le caratteristiche essenziali di un brano biblico, sa farsi accompagnare nell’analisi delle pagine a lui più accessibili.
  • Si confronta con l’esperienza religiosa e distingue la specificità della proposta di salvezza del cristianesimo.

Obiettivi di apprendimento

  • Ascoltare, leggere e saper riferire alcune pagine bibliche fondamentali, tra cui le vicende e le figure principali del popolo d’Israele.

Conoscenze

  • La Bibbia e le altre fonti

Abilità

  • Saper contestualizzare le figure bibliche nel loro tempo e nella loro cultura.
  • Attraverso l’analisi delle ultime vicende storiche degli ebrei, comprendere come si realizza pienamente la storia della salvezza.

Contenuti

  • I giudici e la monarchia.
  • Il Tempio di Gerusalemme.
  • L'esilio.
  • La conquista della Palestina.
  • L’attesa del Messia.

 

Attività

  • Lettura e analisi di brani biblici.
  • Esecuzione di schede strutturate.
  • Attività grafiche-pittoriche.
  • Lavoro di gruppo.
  • Schede operative di rielaborazione e sintesi.

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