insegnante Mara Del Piccolo | |
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Essendo le competenze linguistiche sempre implicate nella costruzione dei saperi disciplinari, il percorso didattico si svilupperà necessariamente in forma trasversale (dimensione linguistica/spazio/temporale), offrendo così agli alunni un'esperienza unitaria di apprendimento che permetta loro di organizzare nel tempo le conoscenze disciplinari.
Traguardi di competenza attesi al termine della classe prima
Livelli indicativi di competenza
Livello avanzato
L'alunno ha vissuto con consapevolezza e responsabilità il proprio percorso di apprendimento, fornendo prestazioni qualitativamente buone, dimostrando un comportamento partecipativo, volto alla curiosità e un atteggiamento sempre interessato.
Livello intermedio
L'alunno ha vissuto il suo percorso di apprendimento dimostrando in genere impegno e responsabilità, fornendo prestazioni generalmente abbastanza buone, dimostrando un atteggiamento quasi sempre interessato e abbastanza partecipativo.
Livello elementare
L'alunno ha vissuto il suo percorso di apprendimento con impegno e responsabilità discontinui. Ha fornito prestazioni qualitativamente sufficienti, talvolta è necessario il supporto dell'insegnante per giungere al completamento della consegna. La partecipazione risulta occasionale e non sempre pertinente
Storia
Premessa
In classe prima si ritiene prematuro proporre ai bambini conoscenze rigorosamente disciplinari. Lo scopo del percorso didattico è piuttosto quello di avviare gli alunni all’incontro con la STORIA, dando loro le conoscenze e gli strumenti cognitivi adeguati e trasmettendo un atteggiamento motivato verso questa disciplina.
Organizzazione delle informazioni e strumenti concettuali
Obiettivi formativi
Abilità e conoscenze
Contenuti e attività
Il susseguirsi del ritmo circadiano; la successione in sequenza; i nomi dei giorni della settimana, dei mesi, delle stagioni; ricostruzione di una giornata, un’esperienza vissuta, un evento sulla base della propria memoria.
Disegni e sequenze di disegni con ordinamento temporale di fatti vissuti o ascoltati; domande-stimolo per rievocare esperienze vissute; riorganizzazione di storie “in disordine”; illustrazione e spiegazione con brevi didascalie della propria giornata scolastica e non; costruzione di strisce temporali per l'organizzazione delle attività scolastiche o personali/familiari della giornata e della settimana.
Valutazione dello scorrere del tempo con misure arbitrarie e poi con misure convenzionali. Riflessione, discussione e distinzione “tra durata soggettiva” e “durata reale” nell’esperienza quotidiana.
Uso delle fonti
Obiettivi formativi
Abilità e conoscenze
Contenuti e attività
Il rapporto di “causa-effetto”; i cambiamenti nel tempo; il ciclo vitale.
Osservazione degli effetti che il trascorrere del tempo produce sulle persone, sulle piante, sugli oggetti; rappresentazione grafica di sequenze narrative in semplici storie; osservazioni e giochi per il riconoscimento del trascorrere del tempo per mezzo dei mutamenti (stagioni); primo approccio con le fonti, attività che permetterà di riconoscere tracce e segni, lasciati da persone ed oggetti, da leggere come “fonti” per produrre informazioni.
Esperienze dell'alunno nel passato immediato e nel tempo vissuto; tracce del passato personale; tracce di attività collettive compiute nel passato recente da trasformare in fonti; testimonianze dell'adulto; tracce fotografiche, tracce materiali.
Metodologia
Per la realizzazione del percorso didattico si partirà sempre dalla realtà vissuta quotidianamente dai bambini, portandoli a riflettere sulle attività che essi svolgono, sulle esperienze individuali o di gruppo che affrontano fuori e dentro la scuola.
Si chiederà di raccontare diversi momenti e di ricostruire semplici sequenze secondo procedure proprie della disciplina, facendo gradualmente acquisire agli alunni la capacità di padroneggiare il tempo fisico, quel tempo omogeneo nel suo scorrere, unico per tutti e misurabile. Si tratterà di porre le basi per approcciarsi più avanti al”tempo storico” che oltre alle componenti comuni col tempo fisico, ne ha altre più complesse.
Per favorire il passaggio dall’uso dei principali indicatori temporali, che i bambini possiedono dalla scuola dell’infanzia, alla padronanza della complessità temporale, si partirà dalle forme primarie che può assumere il tempo su cui si fonda il pensiero temporale: successione, contemporaneità, durata, periodo e primi elementi del tempo cronologico.
Attraverso giochi, semplici racconti, filastrocche, ricostruzioni verbali e grafiche di esperienze vissute individualmente o in gruppo, dalla comprensione dell’unità temporale del giorno, distinta dalla giornata, si passerà alla conoscenza della settimana, del mese, dell’anno, a livello qualitativo e quantitativo.
Il percorso didattico sul sapere cronologico permetterà agli alunni di acquisire i prerequisiti necessari per la comprensione del sapere storico.
Verifica
Nelle fasi di attuazione del lavoro, l’insegnante effettuerà osservazioni sistematiche relativamente a: