insegnante Flavia Di Narda | |
---|---|
La lingua è lo strumento principale per comunicare, per stabilire relazioni, per comprendere ciò che si legge o si ascolta in qualsiasi ambito disciplinare, ma è anche un insieme di saperi, un intreccio di abilità e conoscenze specifiche. Lo studio della propria lingua si colloca fra trasversalità e specificità disciplinare in quanto favorisce la crescita personale, l’esercizio pieno della cittadinanza, l’accesso agli ambiti culturali e il raggiungimento del successo scolastico.
È dunque fondamentale che l’apprendimento della lingua italiana diventi oggetto di specifiche attenzioni da parte di tutti i docenti.
Facendo riferimento alle competenze chiave del quadro comune europeo, la prima ad essere nominata è la padronanza della lingua madre. Le competenze di base richieste riguardano le capacità di appropriarsi degli strumenti espressivi e argomentativi per gestire la comunicazione, di leggere, comprendere, interpretare e produrre testi.
Nella pratica quotidiana il percorso di apprendimento della lingua deve tendere al raggiungimento della competenza comunicativa, individuando le abilità e le conoscenze a cui essa fa riferimento.
Nella fase di progettazione è necessario partire dalla situazione generale della classe per analizzare gli aspetti che possono ostacolare l’apprendimento.
Dall’osservazione quotidiana emergono le seguenti problematiche (che sono le stesse di molte altre realtà scolastiche):
Tutti questi aspetti rimandano ad un problema oggi molto diffuso nelle classi: l’inadeguatezza dei tempi di attenzione, di concentrazione e di ascolto.
I possibili interventi per arginare il problema sono stati in parte delineati nella programmazione interdisciplinare a cui si fa riferimento per ribadire l’importanza di un’azione educativa e didattica che si fondi sul senso di responsabilità, sull’autoregolazione e sulla consapevolezza di ciò che si fa.
In pratica la competenza che si vuole sviluppare nei bambini è quella di imparare ad imparare rendendosi gradualmente autonomi nel lavoro scolastico. È un percorso a lungo termine, già avviato nelle prime classi che ora deve essere sistematizzato e trasformato in “modus operandi”.
Si tratta di sviluppare precise abilità tutte parimenti importanti.
Quello che deve maturare gradualmente negli alunni è un dialogo interiore che permetta di riflettere sul proprio apprendimento e di trasformare le regole in comportamenti disciplinati e strategie di lavoro.
Macrocompetenza (competenza in chiave europea)
Imparare ad imparare
Competenze specifiche
Abilità
Conoscenze
Traguardi disciplinari di sviluppo delle competenze
L’alunno partecipa a scambi comunicativi con i compagni e i docenti attraverso messaggi semplici, chiari e pertinenti, formulati in un registro il più possibile adeguato alla situazione.
Ascolta per un tempo adeguato la lettura di un testo e ne comprende il senso.
Legge semplici testi attribuendovi un preciso significato.
Scrive in autonomia frasi e semplici testi per raccontare, spiegare, ricordare.
Riconosce i principali elementi costitutivi delle frasi e li utilizza per costruirne di proprie.
Ascolto e parlato
Obiettivi di apprendimento
Durante i momenti di interazione l’alunno dimostra di:
Abilità
Conoscenze
Prestazioni attese
Durante gli scambi comunicativi l’alunno
Rispetto alla valutazione delle competenze descritte si effettueranno osservazioni sistematiche per rilevare la frequenza dei comportamenti significativi. Il livello di competenza verrà definito anche in relazione all’autonomia e al senso di responsabilità dimostrati nel mettere in atto le azioni descritte.
Scrittura
Obiettivi di apprendimento
L’alunno utilizza il codice scritto per:
Abilità
Avvio all’organizzazione di un piano di lavoro utile alla produzione di un testo:
Avvio alla produzione di un testo di sintesi:
Conoscenze
La tipologia dei testi
La struttura di un testo
Le regole per produrre un testo di sintesi
Prestazioni attese
L’alunno scrive in autonomia testi di diversa tipologia in relazione a situazioni note.
Il livello di competenza verrà definito in relazione alla correttezza ortografica (sarà rilevata la tipologia degli errori fonologici: omissioni, sostituzioni, inversioni, inserzioni), all’impegno, all’originalità e alla completezza della produzione personale.
Lettura
Obiettivi di apprendimento
L’alunno si impadronisce gradualmente delle abilità di lettura espressiva per:
Abilità
Conoscenze
Gli elementi che caratterizzano un testo;
Prestazioni attese
DECODIFICA E COMPRENSIONE: l’alunno comprende testi di vario genere. Il livello sarà definito sulla base della correttezza lessicale, dell’espressività della lettura e della comprensione del messaggio del testo
LETTURA COME PIACERE: l’alunno legge spontaneamente i messaggi che scopre nel suo ambiente di vita; gestisce in autonomia la scelta e la lettura dei libri a disposizione della classe.
Il livello di competenza verrà definito in relazione alla frequenza dei comportamenti significativi, all’impegno e al senso di responsabilità dimostrati nelle esercitazioni eseguite a scuola e a casa
Riflessione linguistica
Obiettivi di apprendimento
L’alunno viene guidato a soffermarsi sul proprio lavoro per:
Abilità
Conoscenze
Prestazioni attese
L’alunno legge e scrive in autonomia frasi e testi applicando semplici regole per la stesura di un testo .
Livello di competenza: sarà definito sulla base della correttezza ortografica (quantità e tipologia di errori) e sintattica.
Attività e contenuti disciplinari
Storie in scatola
Ogni alunno avrà la possibilità di comporre l’incipit di un racconto fantastico a scelta fra quelli analizzati individuando i personaggi, il luogo e il tempo.
I testi verranno letti e commentati collegialmente e si aprirà una finestra di riflessione riguardo:
Il materiale prodotto dai bambini permetterà di progettare nuovi percorsi di lavoro. Attraverso la composizione collettiva dei racconti i bambini imparano a discutere, confrontarsi, formulare ipotesi, a scrivere e a dare un senso al proprio lavoro.
Anche la riflessione linguistica viene così contestualizzata in un’esperienza significativa, assumendo una valenza pragmatica in quanto utile a formulare meglio le proprie idee e a farsi capire da chi legge. Lo scopo del lavoro è quello di superare l’addestramento linguistico e grammaticale per avviare la costruzione del sapere attraverso un processo di scoperta delle regole.
In un secondo momento i bambini vengono sollecitati ad analizzare i racconti dal punto di vista del contenuto per comprenderne il significato, gli scopi e il senso della comunicazione scritta.
Ci si soffermarà sulla situazione descritta e sugli aspetti significativi che emergono.
Il passaggio successivo ci conduce alla dimensione letteraria per abituare i bambini a:
A conclusione del lavoro si scelgono alcuni aspetti e si invitano i bambini a raccontarli attraverso le proprie percezioni, esperienze e secondo il personale punto di vista.
Valutazione dei comportamenti significativi e dei prodotti finali rispetto al percorso delineato
Durante i momenti di condivisione l’alunno interviene spontaneamente per raccontare esperienze personali, fatti, sensazioni e situazioni inerenti l’argomento.
Esprime il suo pensiero nelle discussioni intervenendo di propria iniziativa.
Ascolta gli altri, tenendo conto nei suoi interventi di ciò che è stato detto in precedenza;
Particolare attenzione sarà rivolta alla rilevazione delle modalità di lavoro, delle abilità e conoscenze messe in campo dai bambini.
Gli aspetti rilevanti riguarderanno:
Modalità di verifica e di valutazione
Il lavoro didattico sarà costantemente monitorato al fine di predisporre un puntuale adeguamento dell’itinerario didattico in conformità alle esigenze e ai bisogni manifestati dagli alunni. Attraverso l’osservazione sistematica, si procederà alla registrazione di:
Per la rilevazione del livello di abilità raggiunto e delle conoscenze acquisite si procederà anche alla somministrazione di prove di verifica individuali la cui tipologia dipenderà dallo scopo valutativo (prove di lettura, di ascolto e di comprensione, scrittura di semplici testi, prove di completamento e a scelta multipla).
Criteri metodologici
“Lo sviluppo di competenze linguistiche ampie e sicure è una condizione indispensabile per la crescita della persona e per l’esercizio pieno della cittadinanza, per l’accesso critico a tutti gli ambiti culturali e per il raggiungimento del successo scolastico in ogni settore di studio”. (Indicazioni nazionali per il curricolo 2012)
L’insegnante, nella consapevolezza di rappresentare un modello espressivo e di comportamento per gli alunni, avrà cura di:
Rispetto alla pratica della lettura saranno individuati momenti dedicati alla lettura vicariale per sollecitare l’attenzione e la curiosità, sviluppare la fantasia e il confronto; l’insegnante guiderà gli alunni alla comprensione del testo attraverso riflessioni collegiali, momenti di analisi, richieste di spiegazione; organizzerà la biblioteca di classe in modo che i bambini possono accedervi liberamente.
“L’acquisizione della competenza strumentale della scrittura, entro i primi due anni di scuola, comporta una costante attenzione alle abilità grafico-manuali e alla correttezza ortografica”. (Indicazioni per il curricolo 2012)
In relazione alla pratica della scrittura, l’insegnante avrà cura di:
Riflessione linguistica:
sarà calata nella testualità, mai separata o esercitata in modo decontestualizzata, ma sempre inserita in situazioni significative per il bambino. Si avrà cura di fargli comprendere la sua valenza pragmatica in quanto utile a spiegare meglio il proprio pensiero e farlo comprendere a chi ascolta o legge.
Si eviterà l’addestramento con esercizi ripetitivi e monotoni e si punterà alla costruzione del sapere attraverso un processo attivo e ludico di scoperta delle regole.