insegnante Anna Aura Candotti | |
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Premessa
L’ora di religione nella scuola elementare vuole essere cultura, non catechesi. Suo obiettivo non è formare il “bravo cristiano” o preparare ai sacramenti, ma trasmettere il messaggio evangelico dell’amore, della fratellanza, della pace, come risposta al bisogno di significato dei bambini, nel rispetto delle loro esperienze personali, delle responsabilità educative della famiglia e della pedagogia della Scuola Primaria.
L’insegnamento della religione cattolica fa sì che gli alunni riflettano e si interroghino sul senso della loro esperienza per elaborare ed esprimere un progetto di vita, che si integri nel mondo reale in modo dinamico, armonico ed evolutivo.
Vista la ripartizione delle discipline d’insegnamento in tre distinte aree disciplinari, l’insegnamento della religione cattolica si colloca nell’area linguistico-artistico-espressiva in cui, a partire dal confronto interculturale e interreligioso, l'alunno si interroga sulla propria identità e sugli orizzonti di senso verso cui può aprirsi, affrontando anche le essenziali domande religiose e misurandosi con i codici simbolici in cui esse hanno trovato
e trovano espressione. In tale contesto si collocano gli strumenti per cogliere, interpretare e gustare le espressioni culturali e artistiche offerte dalle diverse tradizioni religiose e dall'insegnamento della religione cattolica, impartito secondo gli accordi concordatari e le successive intese.
I traguardi per lo sviluppo delle competenze sono formulati in modo da esprimere la tensione verso tale prospettiva e collocare le differenti conoscenze e abilità in un orizzonte di senso che ne espliciti per ciascun alunno la portata esistenziale.
Gli obiettivi di apprendimento per ogni fascia d’età sono articolati in quattro ambiti tematici, tenendo conto della centralità della persona di Gesù Cristo:
Dio e l’uomo, con i principali riferimenti storici e dottrinali del cristianesimo;
Finalità
L’I.R.C. non è materia staccata dalla realtà ma, come viene citato nel Concordato, trova legittimazione sociale quando si impegna con le altre discipline nella reciproca collaborazione e nella promozione del pieno sviluppo della personalità di ciascun bambino. Pur realizzandosi con specifiche e autonome attività, si colloca nel quadro delle finalità della Scuola Primaria inserendosi nella progettualità dei singoli plessi scolastici.
È compito dell’I.R.C. anche favorire lo sviluppo delle personalità degli alunni nella dimensione religiosa e concorrere alla formazione dell’uomo e del cittadino, nel rispetto e nella valorizzazione delle diversità individuali, sociali e culturali. Importante è mantenere i contatti con i vari ambienti formativi, rispettando l’azione educativa della famiglia.
Ulteriore finalità dell’I.R.C. è quella di privilegiare e valorizzare i possibili raccordi interdisciplinari nella scelta dei contenuti e delle tematiche.
Metodo, mezzi e strumenti
L’I.R.C. tiene conto della scansione in bienni: le tematiche vengono approfondite di anno in anno, aggiungendo gradatamente nuovi elementi che offrono all’alunno un quadro più completo, in sintonia con le sue crescenti capacità di apprendimento.
L’insegnamento si baserà sull’esperienza di vita del bambino, in modo tale che si senta protagonista del suo apprendimento, per poi approdare a contenuti interculturali e religiosi (il bambino utilizzerà i sensi per leggere gli elementi della realtà, evocandone vissuti e ricordi da recuperare in seguito).
Si partirà dalle situazioni di vita per leggerle in profondità e interpretarle alla luce del messaggio evangelico, per contribuire alla crescita globale della personalità dell’allievo.
Si favorirà un processo di ricerca, sia personale che di gruppo affinché, attraverso l’osservazione, la conoscenza dei dati e la loro problematizzazione, ci sia un arricchimento e un approfondimento del vissuto e della realtà circostante (dal fare si passa al pensare, al raccontare lo stupore provato davanti alla realtà; è il momento della riflessione e della consapevolezza, risultato di una rilettura in chiave religiosa dell’esperienza vissuta o raccontata).
Nelle classi prime e seconde, la presentazione degli argomenti si effettuerà attraverso: conversazioni atte a stimolare una spontanea comunicazione e scambio di esperienze; esplorazione dell’ambiente interno ed esterno all’aula; drammatizzazioni di piccole storie, poesie e canti; colorazione di schede, cartelloni e quaderno personale; libro e quaderno attivo allegato; osservazione costante; riflessioni su atteggiamenti, comportamenti, simulazioni, manipolazioni, costruzioni con materiali diversi, ecc.
Nelle classi successive, la metodologia adottata sarà quella della ricerca, che si articolerà in un processo dinamico di esperienze. Si opererà sfruttando schemi, interviste, ricerche personali e di gruppo, analisi, confronti di testi biblici, problematizzazioni, contestualizzazioni storico–geografico–scientifiche dei contenuti, riflessioni guidate su grandi tematiche di attualità, sensibilizzando gli alunni ad un approccio e ad una lettura delle manifestazioni religiose nella storia.
In tutte le classi verrà adottato un linguaggio verbale, iconico, musicale e simbolico e si farà uso di strategie quali attività ludiche, giochi interattivi e di cooperazione.
Verifica
Durante lo svolgimento dell’unità di apprendimento si effettueranno delle verifiche in itinere e al termine delle stesse verranno somministrate delle verifiche sommative, formulate nel rispetto del livello di maturazione di ogni classe.
Nelle classi prime e seconde, le verifiche avranno carattere orale e pittorico-grafico, e consisteranno in ultimazione di schede, semplici esercitazioni sul quaderno o sul libro. Per le classi terze, quarte e quinte, oltre alle sopra citate prove orali, si proporranno schede e questionari a livello individuale, accompagnati dall’osservazione costante di interesse, attenzione e grado di conoscenza.
Valutazione
Programmare a partire dagli indicatori significa tenere costantemente sotto controllo la presenza, nella progettazione di ogni singola classe, degli elementi costitutivi la disciplina.
Nell’osservazione valutativa, anche per quest’anno scolastico verranno utilizzate le voci della valutazione (giudizio sintetico) stabiliti dalla norma C. M. del 7 agosto 1996 n. 491: Ottimo, Distinto, Buono, Sufficiente, Insufficiente.
Le insegnanti parteciperanno con le colleghe di classe alla stesura del quadro iniziale e alla valutazione sul livello globale di maturazione sul documento di valutazione, curando maggiormente quelle di alunni in situazioni particolari di apprendimento o comportamento.
Breve bibliografia
Testi adottati nelle classi:
Altri testi di consultazione per le insegnanti:
Le insegnanti faranno uso delle relative guide dei testi adottati, nonché di materiali (racconti, poesie, …) tratti da libri di lettura e/o da internet, scelti per approfondire alcuni contenuti.
Attività di aggiornamento delle insegnanti
Nelle giornate del 4, 5 e 6 settembre 2013, le insegnanti hanno partecipato al corso di aggiornamento per gli IDR della Scuola Primaria inserito nel Piano Provinciale del Provveditorato agli Studi di Udine, organizzato dall’Ufficio Scuola della Curia di Udine che ha trattato il tema delle emozioni da più punti di vista.
Il corso ha offerto l’opportunità di una crescita culturale e professionale attraverso l’approfondimento di tematiche pedagogiche e l’acquisizione di abilità metodologiche e relazionali per un’efficace e significativo lavoro didattico con gli alunni in classe.
In corso d’anno, le docenti frequenteranno i Laboratori organizzati dall’Ufficio Scuola della Curia di Udine.
Nelle giornate del mese di settembre, prima dell’inizio della scuola, le docenti erano presenti alternativamente nei Plessi per concordare ed organizzare l’attività, per la stesura dell’orario, ecc…
In corso d’anno si terranno degli incontri, a scadenza mensile, tra le insegnanti, utilizzando le ore della programmazione settimanale.
Per le attività collegiali (assemblea genitori, consiglio d’interclasse genitori, consiglio interclasse soli docenti, collegio docenti, programmazione classi parallele, ricevimento genitori) le insegnanti, che lavorano su più plessi, alterneranno la loro presenza.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria
Sono approvati, per le scuole statali e paritarie, i traguardi per lo sviluppo delle competenze e gli obiettivi di apprendimento dell’insegnamento della religione cattolica per il primo ciclo di istruzione, DPR 11 febbraio 2010.
Unità di apprendimento - Competenze attese - Obiettivi formativi
Unità di apprendimento | Competenza attesa | Obiettivi formativi |
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Noi insieme |
Scoprire nell’ambiente i segni che richiamano ai cristiani e ai tanti credenti la presenza di Dio Creatore e Padre. |
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Il mondo: un dono |
Scoprire nell'ambiente i segni che richiamano ai cristiani e a tanti credenti la presenza di Dio Creatore e Padre. |
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Il Natale | Cogliere i segni cristiani del Natale e della Pasqua. |
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Gesù Bambino | Descrivere l'ambiente di vita di Gesù nei suoi aspetti quotidiani, familiari, sociali e religiosi. |
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La Pasqua | Cogliere i segni cristiani del Natale e della Pasqua. |
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Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria
Dio e l’uomo
La Bibbia e le altre fonti
Il linguaggio religioso
I valori etici e religiosi