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Programmazione didattica

anno scolastico 2008/2009

Classe prima
insegnante Flavia Di Narda

Premessa

Prima di procedere alla stesura del curricolo, è importante esplicitare il senso che si attribuisce alla lingua, dalla cui definizione emergono importanti riflessioni didattiche e metodologiche.

La lingua è uno strumento del pensiero, è anche un mezzo convenzionale di comunicazione e, non meno importante, è espressione del proprio mondo interiore.

La lingua, quindi, per sua natura, assolve un compito comunicativo, in quanto mette in contatto il nostro mondo interiore con quello esterno e, contemporaneamente, svolge una funzione cognitiva poiché è lo strumento del nostro ragionare, serve ad organizzare e a rappresentare idee, esperienze, concetti. La lingua, infine, ha una funzione testuale, nel senso che diventa strumento di interpretazione (ascoltare e leggere) e di espressione (parlare e scrivere).

Lo scopo del curricolo sarà quello di mettere in costante relazione queste tre funzioni per avviare gli alunni alla riflessione consapevole sul proprio mondo interiore e sulla realtà esterna.

La funzione comunicativa della lingua si esplica in una comunità dialogante che condivide mezzi e strumenti utili alla comprensione della realtà interiore dei suoi componenti che si relazionano con il mondo esterno.

La coesione, la disponibilità e la partecipazione del gruppo classe sono  altrettanto importanti nello sviluppo della dimensione cognitiva della lingua, che si esplica nella strutturazione di operazioni mentali e di processi cognitivi che permettono di acquisire conoscenze e abilità che, a loro volta, vanno ad alimentare la funzione testuale della lingua. Quest’ultima segna il passaggio dal linguaggio concreto e quotidiano ad uno più consapevole ed analitico.

L’itinerario educativo e didattico propone una scelta di obiettivi, contenuti e metodologie che permetta di valorizzare l’apprendimento come scoperta ricavata da esperienze e riflessioni personali,  attraverso le quali gli alunni possono appropriarsi e rielaborare i prodotti cognitivi e motivare la loro appartenenza al gruppo che dialoga al suo interno e con il mondo.

Il ruolo dell’insegnante, quindi, è quello di proporre e facilitare esperienze di confronto, di discussione e dialogo, di sollecitare riflessioni, trovare concordanze e ottenere sintesi, di condurre alla scoperta di significati.

La dimensione affettivo-relazionale della lingua sarà potenziata attraverso un percorso permanente, un “FILO DIRETTO” della e  con la classe a cui sarà dedicata un’ora settimanale durante la quale si affronteranno argomenti, tematiche, discussioni e letture di particolare interesse per gli alunni, nonché i problemi che emergeranno nella convivenza quotidiana.

Per sviluppare la dimensione cognitiva della lingua saranno individuati e sviluppati quegli elementi di interdisciplinarità che facilitano la strutturazione di operazioni mentali e di processi cognitivi generali.

Il “Brogliaccio” costituirà la sintesi dei momenti salienti vissuti dalla classe e documenterà, con modalità diverse (disegni, parole e frasi, fotografie, brevi racconti, semplici schemi e rappresentazioni), le esperienze, le scoperte, le conoscenze che sono diventate patrimonio del gruppo attraverso il lavoro didattico in tutte le discipline scolastiche.

In relazione alla dimensione interpretativa si mantengono le macrocompetenze individuate nelle Indicazioni raggruppandole per chiarezza metodologica nelle categorie dell’ascolto, della comprensione e dell’espressione.

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Obiettivi di apprendimento

Ascolto

Durante i momenti di interazione l’alunno dimostra di:

  • saper ascoltare gli interlocutori(adulti e coetanei) per cogliere opportunità di conoscenza, di confronto e di miglioramento;
  • ascoltare per ricavare informazioni utili al lavoro scolastico;
  • inserirsi in modo pertinente e costruttivo nel dialogo;
  • interagire in modo adeguato ed efficace nella quotidianità scolastica rispetto alle richieste ;
  • apprendere nuove conoscenze.

Espressione

Oralità

L’alunno utilizza la lingua come strumento di espressione per:

  • raccontare in forma ordinata e corretta le sue esperienze;
  • esprimere idee, sentimenti, sensazioni, stati d’animo;
  • entrare in relazione con il mondo esterno e imparare a descriverlo a partire dal concreto e dal quotidiano;
  • chiedere e fornire informazioni.

Scrittura

L’alunno utilizza il codice scritto per:

  • comporre brevi testi (parole, semplici frasi, brevi periodi) in relazione al percorso progettato;
  • apprendere le abilità di base con il supporto dei contenuti inerenti le scoperte, i vissuti personali e del gruppo, gli avvenimenti e le ricorrenze;
  • consolidare le abilità propedeutiche all’acquisizione della strumentalità della scrittura:
    • discriminare le unità sonore
    • copiare da modello
    • far corrispondere ad ogni fonema un grafema
    • far corrispondere ad un’unità sonora una sillaba e viceversa
    • rispettare l’ordine grafico convenzionale
    • considerare gli aspetti sonori delle parole (rime, doppie ...)

Lettura

L’alunno si impadronisce gradualmente delle abilità di lettura strumentale per:

  • scoprire e comprendere messaggi e informazioni
  • scoprire il piacere della lettura
  • per vivere l’esperienza della scoperta, della conoscenza e dell’immaginazione.

Riflessione linguistica

L’alunno viene guidato a soffermarsi sul proprio lavoro per:

  • comprenderne gli scopi e i contenuti
  • scoprire gli errori e autocorreggersi
  • applicare le regole conosciute.

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Conoscenze

  • le prime convenzioni di scrittura (vocali e consonanti, scansione in sillabe, accento, raddoppiamenti, fonemi complessi)
  • introduzione dei diversi caratteri grafici
  • la funzione dei segni di punteggiatura forte
  • concordanze (genere e numero)
  • il concetto di frase.

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Attività e contenuti

  • Letture libere e a tema proposte dall’insegnante;
  • riflessioni guidate in ordine agli aspetti relazionali, sociali e cognitivi delle attività quotidiana;
  • esercitazioni specifiche sulle convenzioni della scrittura;
  • correzione collegiale delle produzioni e dei compiti assegnati;
  • analisi degli errori e relative riflessioni;
  • analisi e classificazione delle parole e dei principali elementi costitutivi della frase;
  • scoperta di parole e dei loro significati.

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Criteri metodologici

Si possono desumere da quanto esposto nelle pagine precedenti e sintetizzare nella ricerca e applicazione di strategie finalizzate a:

  • sollecitare negli alunni una motivazione autentica ad imparare, scoprire, migliorare;
  • formare un atteggiamento di ascolto e di ricerca a partire dalla valorizzazione di situazioni, esperienze, relazioni già note agli alunni;
  • contestualizzare e rendere espliciti i percorsi didattici e i traguardi da raggiungere;
  • valorizzare le conquiste ottenute dalla classe e dai singoli rafforzando il senso di appartenenza ad un gruppo che cresce insieme.

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Modalità di verifica e di valutazione

Il lavoro didattico sarà costantemente monitorato al fine di predisporre un puntuale adeguamento dell’itinerario didattico in conformità alle esigenze e ai bisogni manifestati dagli alunni. Attraverso l’osservazione sistematica, si procederà alla registrazione di:

  • interesse e partecipazione alle attività della classe;
  • frequenza e coerenza degli interventi nelle fasi di elaborazione delle conoscenze;
  • capacità di gestire in modo autonomo le consegne ricevute;
Per la rilevazione del livello di abilità raggiunto e delle conoscenze acquisite si procederà alla somministrazione di prove di verifica individuali la cui tipologia dipenderà dallo scopo valutativo (prove di lettura, di ascolto e di comprensione, scrittura di sillabe/parole/semplici frasi, prove di completamento).

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