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Istituto Comprensivo di Basiliano e Sedegliano

Scuole statali dei Comuni di Basiliano, Coseano, Flaibano, Mereto di Tomba, Sedegliano (Ud)

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Programmazione didattica

Scuola Primaria di Basiliano - Blessano

anno scolastico 2015/2016

Classe Terza
Tutte le insegnanti

Programmazione trasversale

“Se tu mi aiuti imparo di più …e io se ti aiuto imparo meglio!”

A scuola, aiutando e facendomi aiutare da un compagno, apprendo con più facilità e mi sento più sicuro, soddisfatto e bravo.

Situazione iniziale della classe

All'inizio dell'anno scolastico le insegnanti, dopo un periodo di accurata osservazione, hanno constatato la disomogeneità delle capacità e dei tempi di attenzione, la presenza di alunni con evidenti sintomi di ansia da prestazione o particolarmente introversi, allievi che necessitano di tempi prolungati e continue conferme per portare a termine il lavoro e alunni con problemi comportamentali. Hanno riflettuto su come aiutare tutti i bambini a raggiungere i loro obiettivi, adottando un percorso di apprendimento cooperativo: peer tutoring.

Perché lavorare con il "peer tutoring"

Grazie al “peer tutoring” che come altre forme di apprendimento cooperativo, favorisce l'interazione tra bambini, l'autostima e l'empatia, gli alunni impareranno ad aiutarsi reciprocamente svolgendo alternativamente il ruolo di tutor e tutee, migliorando i loro rapporti interpersonali e favorendo un clima classe più costruttivo.

Il peer tutoring favorisce la possibilità di:

  • esporsi e mettersi in gioco;
  • raggiungere più facilmente obiettivi didattici;
  • sviluppare motivazione intrinseca al conoscere e al sapere;
  • confrontarsi con gli altri senza indietreggiare;
  • aumentare il senso di appartenenza alla classe;
  • comprendere l’importanza delle regole.

Insegnanti coinvolte

Collaborazione attiva di tutte le insegnanti della classe.

Obiettivo generale

Creare un contesto educativo non competitivo responsabile e collaborativo dove gli alunni possano dimostrare di saper utilizzare le competenze che possiedono per aiutare i compagni.
Con questa forma di apprendimento cooperativo ci si propone di aumentare la solidarietà e la sensibilità verso l’altro e di favorire un maggior senso di responsabilità e di sicurezza nelle proprie capacità.
Migliorare la motivazione intrinseca, l’autostima, la fiducia in sé stesso e promuovere un atteggiamento più positivo nei confronti dell’apprendimento.

Finalità

Per il tutor: consolidare conoscenze già acquisite, colmare le proprie lacune, concentrarsi sulla comprensione, potenziare la memoria e la comunicazione del pensiero, favorire il raggiungimento degli obiettivi scolastici propri e del compagno.

Per il tutee: imparare più rapidamente e in maniera più completa, lavorare con maggior interesse e partecipazione, in modo meno dispersivo, appezzando l'aiuto del compagno.

Per la classe: creare un clima più inclusivo, un forte spirito di squadra, legami di amicizia e di solidarietà e un luogo dove si apprezzano le diversità.

Per le insegnanti: avere la possibilità di utilizzare le potenzialità del cooperative learning, via preferenziale per gli alunni, disporre di maggiori elementi per coordinare, progettare e indirizzare l'attività didattica, osservare l'operare dei gruppi e le dinamiche relazionali.

Competenze trasversali e di cittadinanza che si intendono promuovere

Portare alla formazione di cittadini democratici e responsabili favorendo un apprendimento cooperativo e non competitivo.

Organizzazione del lavoro

Composizione dei gruppi

L'esigenza di proporre un'attività di peer tutoring a piccoli gruppi, verrà valutata quotidianamente dalle insegnanti che, in base alle caratteristiche, alle potenzialità dei singoli alunni e alle difficoltà emerse decideranno:

  • il tutor;
  • il tutee;
  • l'argomento;
  • le strategie.

Spazi:

  • in classe;
  • nel salone (con il controllo di un insegnante);
  • nell'aula multimediale (se presente un insegnante che controlla) anche con l'uso della LIM.

Strategie messe in atto

Le insegnanti, dopo aver constatato quali sono le difficoltà emerse nelle diverse attività svolte:

  • individuano l'alunno in difficoltà (tutee);
  • scelgono gli obiettivi da raggiungere che devono essere adeguati alle realistiche potenzialità dell'alunno;
  • elaborano un piano di rinforzo o recupero proponendo non solo compiti già presentati in classe ma nuovi passaggi, approfondimenti e chiarimenti del lavoro svolto;
  • scelgono il gruppo di lavoro o un tutor che deve possedere caratteristiche adatte al compito da assolvere;
  • danno al tutor indicazioni sulle strategie più opportune per svolgere un determinato compito;
  • stabiliscono luogo e tempo;
  • svolgono un'attività di monitoraggio osservando le dinamiche relazionali intervenendo nei momenti di crisi;
  • in itinere possono modificare il gruppo di lavoro se il rapporto tutor-tutee non è costruttivo e/o collaborativo.

Attività collegiale

Al termine del percorso di "aiuto reciproco", le insegnanti propongono un momento di riflessione e confronto con tutta la classe, per far emergere eventuali criticità ma soprattutto per far capire ai bambini quanto sia importante lavorare insieme per un bene comune.

Durata del progetto

Il tutoring si svolgerà interamente durante l’orario delle lezioni sia al mattino che al pomeriggio.
Ogni segmento di tutoring individuale avrà una durata minima di 10/15 minuti e massima di 20 minuti.

Modalità di verifica e valutazione

Le insegnanti attraverso una costante e attenta osservazione valuteranno:

  • raggiungimento degli obiettivi dichiarati prima dell'attività;
  • criteri adottati per operare;
  • il comportamento le relazioni degli alunni durante l'attività;
  • le relazioni in seguito a questo percorso.

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