La nostra Terra: arte, storia, letteratura

Il poeta Umberto Saba

di Erica Mancino

Umberto SabaUmberto Saba nasce a Trieste il 9 marzo 1883.

Cresce senza il padre, che ha abbandonato la moglie prima ch’egli nascesse. Anagraficamente il vero nome del poeta è Umberto Poli, che però nel 1911, verrà cambiato in con il cognome Saba, riprendendolo da quello della balia, Peppa Sabaz, alla quale egli viene affidato molto piccolo. Con la balia e con suo marito, Saba vive fino a tre anni di età e passa un periodo che ricorderà sempre come felice e sereno.

Nel 1886 peró la madre lo rivuole con sè, e da lì in poi gli verrà imposta un'educazione rigidissima. La drastica separazione dalla balia e la vittimistica severità della madre favoriscono le basi per un incontro omosessuale nell’adolescenza, che il poeta racconterà, ormai vecchio, nel romanzo incompiuto Ernesto.

Saba compie studi irregolari, benché legga molto e con passione; questa passione, infatti, lo porterà, a vent'anni, ad attraversare una grave crisi depressiva.

Dal 1907 al 1908 presta servizio militare a Salerno e nel 1909, rientrato a Trieste, sposa Carolina Woelfler, da cui avrà l’anno successivo la figlia Linuccia.

Dopo diverse raccolte rifiutate da diversi editori, nel 1921 esce la prima edizione del Canzoniere.

Saba muore il 25 agosto 1957 a Gorizia.

Il Canzoniere

Il Canzoniere raccoglie tutta la produzione poetica maggiore di Saba. È composto da 437 testi, scritti nell’arco di oltre mezzo secolo, ovvero tra il 1900 e il 1954. La scelta del titolo, Canzoniere, per la raccolta complessiva dei primi versi mostra in Saba una chiara volontà di riconnettersi alla tradizione italiana, avente come capostipite il Canzoniere petrarchesco. Il Canzoniere sabiano è organizzato in tre volume. Ogni volume è a sua volta suddiviso in sezioni corrispondenti a raccolte pubblicate a sè.

Il Canzoniere come raccolta di testi comprende non solo canzoni, ma anche altre forme metriche in origine destinate al canto e poi anche senza notazione musicale.

I canzonieri più antichi sono organizzati secondo criteri religiosi e metrici, e non secondo la paternità d'autore. Si tratta di antologie dirette alla libera fruizione dei committenti. Tra i primi canzonieri in senso moderno, contenenti l'opera lirica di un unico autore, spicca quello di Petrarca, non chiamato, però, dall’autore con il nome Canzoniere, nome che gli verrà attribuito solo alla fine del Cinquecento. Va ricordato, però, che qualche volta la voce “Canzoniere” è usata oggi per indicare una raccolta di canzoni in senso musicale moderno, sia in riferimento alla tradizione popolare, sia in riferimento a cantautori.

La capra

Ho parlato a una capra.
Era sola sul prato, era legata.
Sazia d’erba, bagnata
Dalla pioggia, belava.

Quell’agile belato era fraterno
Al mio dolore.
Ed io risposi, prima
Per celia, poi perche’ il dolore è eterno
Ha una voce e non varia.
Questa voce sentiva
Gemere in una capra solitaria.

In una capra dal viso semita
Sentiva querelarsi ogni altro male,
Ogni altra vita

Da Canzoniere

 

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Classe terza A- scuola secondaria di primo grado di Sedegliano