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Gli animali nelle tradizioni popolari

Quest’anno il lavoro della classe quarta si è articolato in due percorsi interdisciplinari, i cui argomenti sono stati scelti dagli alunni.
Vi presentiamo un assaggio di alcune attività svolte riguardo al percorso “Gli animali”, in particolare di quelle finalizzate all’approfondimento di alcuni aspetti della cultura friulana.

Per iniziare, un indovinello!

Di me si mangia tutto
ma da vivo puzzo di brutto.
La mia intelligenza è niente male
rotolo nel fango e sono il ____________________

Par començâ, un indovinel!

Di me a si mangje dut
ma in vite ’o puci di brut.
Cul gno sintiment ’o rivi daurman
’o soi il ________________ e ’o mi rondoli tal pantan.

Avete capito che, parlando della tradizione friulana, non potevamo che occuparci del maiale.
In particolare abbiamo letto due articoli riguardanti la tradizione del “purcit di Sant Antoni”

Ci siamo soffermati sul proverbio “A Sant Andree il purcit al finis su la bree” e abbiamo realizzato un’attività di Arte e Immagine.

L’ispirazione è arrivata dalle nature morte dipinte da due artisti, Cristoforo Munari e Paul Gauguin.

Il primo, nato nel 1667 e morto nel 1720, è considerato un maestro della natura morta.  Le sue composizioni ci sono sembrate realistiche, appaiono illuminate da una luce e danno l’idea della tridimensionalità.

Il secondo invece, nato nel 1848 e morto nel 1903, dipingeva forme semplificate, usava colori vivaci, puri e piatti.

Ecco due delle opere osservate

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Cristoforo Munari 'Natura morta', Olio su tela, XVIII secolo Paul Gauguin 'Natura morta con prosciutto'

Ed ecco invece alcuni esempi tra quelle realizzate da noi

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Natura morta 1 Natura morta 2 Natura morta 3 Natura morta 4 Natura morta 5 Natura morta 6 Natura morta 7

Come vedete, solo il primo dipinto trae ispirazione dall’opera di Cristoforo Munari. Solo uno di noi ci ha provato!

Ci siamo inoltre domandati se nelle nostre famiglie fosse conosciuta la tradizione del purcit di Sant Antoni, e se ce ne fossero altre che avessero come protagonisti sempre gli animali. Così abbiamo ascoltato i genitori e i nonni, che ci hanno raccontato queste storie.

Il nonno di Riccardo ci ha spiegato, che i maiali venivano ammazzati dal 30 novembre, giorno di Sant’Andrea, in poi, per permettere la conservazione delle carni al freddo, in mancanza dei frigoriferi.

Il 17 gennaio, giorno di Sant’Antonio Abate, a San Vito di Fagagna, gli animali da cortile e quelli della stalla venivano portati in piazza per la benedizione. Nei giorni successivi, il prete andava a benedire le stalle e i porcili.
La parrocchia inoltre comprava ogni anno un maialino, e lo faceva girare per il paese, affinché tutti gli dessero qualcosa da mangiare. Si trattava di avanzi di cibo, par furlan lavadures.
Il 17 gennaio dell’anno successivo, il maialino veniva ammazzato. Le sue carni venivano donate all’asilo e alle persone più bisognose.
La tradizione finì verso gli anni ’30, quando iniziarono a circolare le prime corriere, che avrebbero potuto investire il purcit di Sant Antoni. (testimonianza del nonno di Davide)

Denisa e Cristina ci hanno raccontato che anche in Romania c’è una tradizione importante legata al maiale.
Nei giorni precedenti il Natale, i maiali vengono sacrificati. All’evento partecipa tutta la famiglia, come a una grande festa.
Le carni vengono consumate sia durante il pranzo natalizio, sia nei giorni successivi. Nello stesso periodo c’è l’usanza di andare per le case a cantare, mascherati da capre, per scacciare gli spiriti cattivi.

Il 16 agosto, festività di San Rocco, i contadini di Coseano portavano fuori le mucche per la benedizione. (testimonianza della nonna di Sabrina)

Gli animali nei modi di dire e nei proverbi

Jessi come il cjan e il gjat
Lâ a durmî cu lis gjalinis
Tu sês un mus!
Mangjâ come un purcit
Essere come un pesce fuor d’acqua
Rimanere con un pugno di mosche in mano

Tal mês di març ogni gjaline a fâs il sô sfuarç.
Cul cjalt di lui a sparissin i carui.
A insegnâ a un mus si piart nome timp e si infastidis la bestie.
Il lupo perde il pelo ma non il vizio.
Chi dorme non piglia pesci.
A San Benedetto la rondine sotto il tetto.
Quando il gatto non c’è i topi ballano.

Esercizi linguistici

La maestra ci ha proposto alcuni esercizi in forma di gioco. Due di essi sono stati proposti anche in versione semplificata, per  chi tra noi non parla il friulano e non lo sente nemmeno parlare dai familiari.

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prove a scuvierzi lis peraulis Unis cuntune linie il disen a la frase Complete lis frasis