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Impara l'arte

Teatro insieme

Scuola primaria di Ciconicco - Istituto Comprensivo di Fagagna
Anno scolastico 2014/2015

Autore

Insegnanti della scuola primaria di Ciconicco referenti: Urtamonti Laura, Saro Martina e Cecutti Federico
Hanno collaborato, a vario titolo, tutti gli altri insegnanti del plesso.

Descrizione generale di argomento e contenuto

Realizzazione di uno spettacolo teatrale con il coinvolgimento di tutte le cinque classi della scuola primaria.

Discipline coinvolte

L’attività si svolge in modo da coinvolgere trasversalmente diverse discipline: italiano, friulano, inglese, musica, educazione all’ immagine, tecnologia e motoria.

Obiettivi formativi diretti e indiretti (conoscenze/abilità/competenze)

  • Educare all’ascolto per la condivisione di un progetto
  • Educare al dialogo
  • Acquisire la capacità di entrare in un ruolo
  • Migliorare la capacità di esprimersi in più lingue nel parlato e nel cantato
  • Migliorare la percezione del proprio sé corporeo anche in relazione agli altri
  • Muoversi nel ballo eseguendo semplici coreografie
  • Partecipare con un contributo personale alla costruzione dei costumi e delle scenografie
  • Cogliere la dimensione laboratoriale e l’impegno che concorrono alla realizzazione di un progetto condiviso anche dalla comunità locale che partecipa come uditorio e mettendo a disposizione delle risorse (impianto audio e relativa assistenza, riprese, realizzazione di una parte dei costumi).

Strategia e tecnica didattica

Gli insegnanti referenti, supportati dagli altri insegnanti, hanno lavorato nelle singole classi per la preparazione iniziale di dialoghi e canti. Successivamente le classi (due o tre classi) si sono riunite, a seconda del contenuto, per provare insieme. Per quanto riguarda il ballo le classi coinvolte hanno provato insieme cercando di utilizzare la disponibilità della palestra.
Per le scenografie gli alunni hanno lavorato per gruppi e in maniera autonoma coordinati da un' insegnante.

Articolazione del progetto (tempi fasi materiali/elaborati prodotti logistica)

Dopo una prima stesura del testo ad opera degli insegnanti, a partire da fine gennaio la classe quinta, che ha il ruolo principale, ha cominciato a studiare la caratterizzazione dei personaggi ed il significato della storia. In particolare i ragazzi sono partiti da una lettura espressiva per imparare poi ad esprimersi con la voce e con il corpo.
A partire da febbraio tutte le classi hanno cominciato la preparazione dei canti sfruttando le ore di musica e l’esperienza dell’esperta Lisa Friziero. Nello stesso periodo in ambito motorio è cominciata la costruzione delle tre coreografie in palestra che hanno visto protagonisti tre gruppi di alunni a classi aperte.
Le insegnanti con l’aiuto della collaboratrice scolastica hanno cominciato lo studio dei costumi e la loro realizzazione. In particolare per buona parte dei costumi hanno lavorato la collaboratrice scolastica ed una madre di classe quinta a casa.
A partire dal mese di marzo sono cominciate le prove generali in palestra per legare tutte le varie parti preparate.

Dotazione tecnologica e altri materiali necessari

Gli insegnanti hanno utilizzato la dotazione tecnologica della scuola: stereo, Lim.
Con il contributo economico dell’Istituto sono state acquistate le stoffe per la realizzazione dei costumi.
L’impianto audio per la realizzazione dello spettacolo è stato prestato da un genitore che ha seguito l’ultima prova e le due rappresentazioni.
Per le scenografie abbiamo utilizzato le strutture della palestra dove si è svolto lo spettacolo.

Valutazione

  • Gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti.
  • L’interesse suscitato ha fatto sì che si realizzasse una replica; abbiamo rinunciato ad una seconda replica per motivi organizzativi e tempistici.

 

Materiali di riferimento (bibliografia, sitografia e allegati)

Lo spettacolo teatrale dal titolo “La frute savie” si basa sulla traduzione in friulano del racconto “La bambina saggia” di Nicolaevič Afanasiev (tratta dal libro”Racconti popolari russi”).
Per le musiche è stata utilizzata una canzone dello Zecchino d’oro e si è fatta una ricerca sulle musiche tradizionali russe.
Per i costumi si è fatto riferimento a dei video prestati dal gruppo folcloristico “Lis primulis” di Zampis.

Il racconto

Clic sulle immagini per ingrandirle

Il pont Zûc la linie

Il testo

INTRODUZIONE VENTO...

BAN CAVALLI

SCENA 1

(Rimangono i due fratelli e i loro cavalli... Stanno andando al mercato)

DIMITRI: O ce fret! Ivan spesee.. simpri in daur cun chel clostri di ronzin!

IVAN: O rivi o rivi.. fradi.

DIMITRI: Sperin di fa afars doman tal marcjat!

IVAN: Ferminsi ta chel toblat lajù che il gno vecjo cà al a propite bisogne di polsa.. puare la me besteute!!

(Camminano e arrivano nel fienile dove si mettono a dormire..)

DIMITRI: Buine gnot fradi e no sta ronceà come al solit! Anzit tu podaresis da un cuc a lis bestiis tu che tu vas a dormi simpri come lis gjalinis e tu ti sveis adore.

IVAN: Buine gnot ancje a ti! (subito si mette a russare)

NARRATORE Il giorno dopo di buon ora Ivan si sveglia e grande è la sua sorpresa quando vede che i cavalli non sono più due ma tre. Il nuovo arrivato è un puledrino nato durante la notte.

IVAN: Dimitri ven!! Cjale! Un cjavalut?

DIMITRI: E sì, al è gno! Al è il picùl dal gno stalon!

IVAN: Ce? Par me al è il fi dal gno!

DIMITRI: Ma ce ditu, cjalilu, al somee al gno!

IVAN: Ma lui ai viudut jo par prin!

DIMITRI: Al è biel e fuart. Al è Gno

IVAN: Al è simpri dut to..

DIMITRI: Gno..

(Se lo contendono)

IVAN: Alore puartin la question in tribunal!

NARRATORE Quello però era un giorno speciale, perchè era lo stesso zar ad amministrare la legge.

SCENA 2

(Siamo nella corte del zar)

ONORE E GLORIA AL NOSTRO ZAR! E LUNGA VITA ALLA BELLISSIMA ZARINA

(Entrano e si siedono sui troni zar e zarina)

ZARINA: Lo zar desida che si aprano le danze in suo onore.

BALLETTO DEI COSACCHI (classe III maschi e maschi II)

NARRATORE: (fratelli con il cappello in mano)

I due fratelli, aspettano con timore la sentenza dello zar che deciderà a chi dei due spetti il puledrino nato.

Lo zar sta per dichiararsi in favore del fratello povero, quando di colpo a Ivan sfortunatamente sfugge uno starnuto.

(IVAN starnutisce e spaventato si porta la mano alla bocca)

Lo zar, offeso dalla sua impertinenza decide di punirlo per tale mancanza di rispetto.

Per questo dopo aver ascoltato le due versioni della storia dichiara che è difficile per non dire impossibile, indicare esattamente chi sia il vero proprietario del puledro. E dato che vuole divertirsi e ama porre domande annuncia solennemente.

ZAR: Non posso decidere chi di voi dei due debba avere il puledro, così premierò chi risolverà i seguenti quattro indovinelli.

SERVI Ena (al cenno)

ZAR Qual è la cosa più veloce al mondo?

SERVI Dva

ZAR Qual è la più grossa?

SERVI: Tria

ZAR Qual è la più leggera?

SERVI Tettara

ZAR: Infine la più preziosa?

SERVI: OOOOOOO

ZAR (sguardo di ghiaccio, zittisce i servi) Vi ordino di tornare al palazzo tra una settimana con le vostre risposte!

SERVI: Viva lo zar! Viva lo zar! Viva la zarina! Viva la zarina!

NARRATORE Dimitri e Ivan iniziano a pensare alle risposte subito dopo aver lasciato la corte.

(musica di sottofondo)

(si mettono a pensare ai lati della scena.. dove incontreranno la vecchia e la bambina)

NARRATORE Dimitri si rende conto che nessuno può aiutarlo, tuttavia si ricorda che la sua vicina di casa gli deve dei favori e allora decide di chiedere a lei un aiuto.

DIMITRI: Mandi Katiusha! O vares di domandati un plasè. Savarestu dimi la robe plui svelte, chè plui gruesse, la plui fofe e chè plui preziose?

KATIUSHA: UUUUh sigur che lu sai! La plui svelte al è il cjaval dal gno om. Nissun al po cjapalu! La plui gruesse al è il nestri purcit. No ai mai vjodut une bestie cossì grande! La plui fofe e e je la cuvierte ch'o ai fat pal gno jet, doprant lis plumis de me ocje. Ducj i mei amîs la voressin. La robe plui preziose al è il gno nevodut di tre mês. No lu cambiares par nuje al mont. Al e la me gjonde.

DIMITRI: Grazie!

(Rivolto al pubblico) Mah!

NARRATORE Dimitri dubita molto delle risposte della donna. D'altro canto deve presentare una soluzione allo zar e sa che, se non lo facesse, sarebbe punito.

Anche Ivan, che è vedovo, è tornato alla piccola casa dove vive con la figlioletta. La bambina pur avendo solo sette anni, è spesso lasciata sola e di conseguenza è molto intelligente (sveglia) per la sua età.

(Entra in scena il gomitolo che colpisce il papà pensieroso.. lo segue la bimba)

FRUTE: Ce astu papà, astu pinsîrs?

IVAN: Il zar mi à dite ch'o so ai voe di vê il cjavalut o ai di savê rispundi a cuatri induvinei: quale ch'e je la la robe plui svelte, chè plui gruesse, la plui fofe e chè plui preziose.

FRUTE: Disi al nestri zar che la robe plui svelte tal mont al è l'aiar frêt dal nord in tal unvier; la plui gruesse e je la tiere dai nestris cjamps, tiere ch'a da di mangjâ a oms e bestîs; la plui fofe e je la cjarece di un frut. La plui preziose e je l'onestât.

IVAN: Grazie!

(rivolto al pubbblico) Aio une frute di sintiment?!

CAMBIO SCENA

MUSICA DI INTRODUZIONE: i quattro cignetti.

NARRATORE: Viene il giorno in cui i due fratelli devono tornare dallo zar. Vengono condotti in sua presenza.

GUARDIE: Sua Maestà illustrissima, lo ZAR!! Sua Grazia Magnifica la ZARINA!

NARRATORE: L'imperatore è curioso di sapere che cosa abbiano da dire, ma si mette a ridere alle assurde risposte di Dimitri.

Quando è il turno di Ivan, lo zar aggrotta le ciglia. Le sagge risposte del fratello povero lo turbano, soprattutto l'ultima.

ZAR: Qual è la cosa più preziosa, allora?

IVAN: L'onestât, Vuestre Maestat

NARRATORE: Lo zar sa perfettamente di essere stato disonesto con il povero Ivan perchè gli ha negato giustizia ma non può ammetterlo di fronte ai suoi consiglieri, così preso dalla rabbia seguita a far domande.

ZAR: Chi ti ha consigliato queste risposte?

IVAN: E je stade me fie..

ZARINA: Dovrebbe essere ricompensato per avere una figlia così intelligente. Dovrebbe avere il puledro che suo fratello chiede, con cento ducati d'argento.

CORTE: Cento! Cento!

ZAR: La zarina ha ragione, ma dovrà tornare qui tra una settimana con sua figlia. E se è così intelligente, dovrà venire da me nè nuda nè vestita, nè a piedi nè a cavallo, nè con doni nè a mani vuote. Se farà questo otterrai la tua ricompensa. Altrimenti, avrai la testa tagliata.

MUSICA TRISTE.. Valzer del lago dei cigni.

ULTIMA SCENA.

NARRATORE: Ivan torna casa disperato. Ma sua figlia gli parla e lo sorprende.

FRUTE: Doman, cjolimi un gneur e une colombe. Ducj e doi vifs. Tu varas cussì il cjavalut e i bes come premi. Lasse fa a me!

NARRATORE: Ivan fece quello che sua figlia gli ha detto. Non ha idea di quali siano le sue intenzioni, ma ha fiducia nella saggezza della bambina.

NARRATORE: È giunto il grande giorno. Lo zar e la zarina danno udienza!!

Arriva la bambina vestita con una rete di pesca, cavalcando la lepre e tenendo la pernice in mano. Non è nè nuda nè vestita, nè a piedi nè a cavallo.

ZAR: Avevo detto niente regali nè a mani nude! Guardie, arrestate quell'uomo!!

FRUTE: Un moment, Vuestre Majestat..

(la bambina lascia andare la colomba. Lo zar cerca di afferrarla ma la colomba fugge)

ZARINA (sorridendo) hai visto? Tutte le condizioni da te richieste sono state rispettate.

ZAR: (Rivolto alla bambina con ammirazione) Tuo padre è povero e ha bisogno del puledro?

FRUTE: Sì, Vuestre Majestat, o vivin dai gneurs ch'a pescje tal flum e dai pes ch'al cjape su tai lens

ZAR: Ah ah.. non sei poi così intelligente! Chi ha mai sentito di lepri nei fiumi e di pesci sugli alberi?

FRUTE: Cui al à mai sintut di un cjavalut nassut di un stalon mascjo?

MUSICA

ZAR: shh shh .. Un momento un momento! Silenzio! Consegnate il puledrino e i ducati a Ivan il povero.

Solo nel mio regno poteva nascere una bambina così intelligente!

ZARINA: E ben intindut.. achi a Cicunins!!

CANZONE FINALE

Immagine della testata in alto: Panorama da Arcano Superiore
Per gentile concessione dell'autore, Vittorio Sgoifo socio del Circolo Fotografico "Ernesto Battigelli" di San Daniele del Friuli