logo dell'Istituto Comprensivo di Sedegliano

Istituto Comprensivo di Basiliano e Sedegliano

Scuole statali dei Comuni di Basiliano, Coseano, Flaibano, Mereto di Tomba, Sedegliano (Ud)

Ora sei in: home > scuole > primaria Sedegliano > pagine della scuola > 2012/2013 > programmazione > religione - classe prima

Programmazione didattica

Scuola Primaria di Sedegliano

anno scolastico 2012/2013

Classe prima
insegnanti: Giada Familiari (1A) - Antonia Valeo (1B)

Prima A

Orientamenti generali

La formazione dell’uomo e dell’individuo è un compito educativo e formativo molto importante al quale tutte le discipline sono chiamate a rispondere con impegno e responsabilità.
In virtù di ciò il docente di religione deve individuare anche obiettivi educativi e cognitivi trasversali, con un’ attenzione particolare verso coloro che vivono situazioni di maggiore difficoltà sul piano dell’apprendimento e /o del comportamento.
L’acquisizione di specifici obiettivi sia a livello educativo che cognitivo, si attua attraverso una gradualità di livelli, da minimi ad elevati.

Finalità

L’insegnamento della religione cattolica si colloca nel progetto educativo della scuola ed offre un importante contributo allo sviluppo globale della persona. L’intervento formativo promuove nell’alunno l’acquisizione di uno specifico linguaggio per  rileggere ed interpretare la molteplicità del reale.
Questa proposta formativa, sempre attenta allo sviluppo psicologico, culturale e spirituale dei bambini, è contrassegnata dalle seguenti sollecitazioni:

  • la riflessione critica del bisogno umano di senso e sui riferimenti valoriali dell’agire,
  • l’assunzione di atteggiamenti di apertura e disponibilità al dialogo e necessari per affrontare la problematica religiosa,
  • un approccio oggettivo al fatto cristiano ed il riconoscimento dei valori che incarna.

Metodologia

I nuclei tematici sono riportati secondo lo schema della “matrice progettuale” e sono articolati in cinque sezioni:

  1. I grandi perché della vita aprono alla scoperta di Dio.
  2. Il significato della nascita di Gesù secondo i vangeli.
  3. La vita terrena di Gesù.
  4. La Pasqua: morte e resurrezione di Gesù.
  5. La comunità dei credenti in Gesù Cristo

Lo schema dell’unità d’apprendimento seguirà il percorso della “matrice progettuale” che si suddivide in 4 parti:

  1. La vita e le sue domande
  2. Riferimenti ed altre discipline
  3. Contenuti specifici
  4. Sintesi fondamentale

Questo schema sarà adottato anche per i bambini diversamente abili per i quali si avrà cura di integrare nel progetto educativo le competenze specifiche dell’insegnante di sostegno, con il quale si individueranno le strategie di lavoro utili per favorire l’efficacia dell’intervento.
Si cercherà di stabilire con questi alunni un rapporto che miri ad accrescere la fiducia in se stessi e l’autostima.
Per gli alunni in “difficoltà” invece, si procederà alla semplificazione, se necessario, dei percorsi didattici individuati; al fine di consentire loro il raggiungimento degli obiettivi previsti.
Per le prime classi, si adotterà un linguaggio idoneo per facilitare la comprensione degli argomenti trattati.

Unità di apprendimento - Competenze attese - Obiettivi formativi

Unità di apprendimento Competenze attese Obiettivi formativi

Noi insieme

Realizzare attività di gruppo atte a favorire la conoscenza e l’incontro fra le varie diversità.
Apprendere modalità idonee per esprimersi e rapportarsi agli altri.

Riconoscere le diverse caratteristiche dei componenti il gruppo-classe.
Avviarsi ad apprezzare la diversità come ricchezza.
Saper rapportarsi correttamente con coetanei e adulti.

Il mondo: un dono

Individuare nell’ambiente circostante i segni che richiamano ai cristiani la presenza di un Dio Creatore.

Osservare con stupore e meraviglia il mondo.
Sapere che per molte persone la natura e la vita sono doni di Dio.
Distinguere gli elementi creati dalle cose costruite.
Saper distinguere gesti di tutela dell’ambiente naturale da azioni che lo danneggiano.

Il Natale

Riconoscere i segni della festa del Natale nel proprio ambiente  Conoscere gli avvenimenti più importanti del Natale

Riconoscere gli elementi costitutivi della festa del Natale.
Saper collegare la festività al motivo della celebrazione.
Individuare i protagonisti delle vicende del Natale

Gesù di Nazaret

Descrivere l’ambiente di vita di Gesù nei suoi aspetti quotidiani, familiari, sociali e religiosi.
Conoscere alcuni episodi evangelici in cui Gesù accoglie e ama.

Coglierne il significato religioso ed individuare gli attori delle vicende della Pasqua.
Riconoscere le trasformazioni dell’ambiente legate alla natura.

Strumenti e materiale didattico

Partendo dall’esperienza dei bambini, si cercherà di coinvolgerli mediante la lettura del testo, il gioco, al fine di spingerli alla riflessione personale e di gruppo per  sviluppare le capacità conoscitive, l’ascolto e l’intuizione.
Per favorire la migliore percezione dei messaggi, saranno utilizzate varie tecniche quali:

  • visualizzazione di schemi concettuali
  • lettura e commento di testi biblici
  • ricerche individuali
  • lavori a coppie e di gruppo
  • giochi

gli strumenti utilizzati saranno:

  • libro di testo
  • presentazione di temi di studio da parte dell’insegnante anche dettando appunti sul quaderno personale
  • lettura di brani e passi biblici
  • materiale audio/video quando possibile
  • commento di articoli o tematiche trattate dai mass-media per la scolaresca delle ultime classi.

Valutazione

Si valuteranno tutti gli interventi degli alunni sia spontanei che strutturati dall’insegnante, l’impegno in classe e la capacità di osservazione e di riflessione.
Per i processi cognitivi, verranno valutati le conoscenze acquisite, l’uso corretto del linguaggio religioso, la capacità di riferimento corretto alle fonti ed ai  documenti.
Per gli atteggiamenti  si valuteranno:  la partecipazione, l’attenzione, le risposte agli stimoli, la disponibilità al dialogo, la cooperazione nei lavori di gruppo.
Le verifiche scritte consisteranno in test di profitto a prove oggettive:

  • scelta multipla
  • vero/ falso
  • completamento
  • ricostruzioni simboliche anche grafiche.

torna su

Prima B

Natura e finalità

L'Insegnamento della religione cattolica fa si che gli alunni riflettano e si interroghino sul senso della loro esperienza per elaborare ed esprimere un progetto di vita, che si integri nel mondo reale in modo dinamico, armonico ed evolutivo. L’ Irc si colloca nell’area linguistico-artistico-espressiva in cui, a partire dal confronto interculturale e interreligioso, l’alunno si interroga sulla propria identità e sugli orizzonti di senso verso cui può aprirsi. Al di là di una sua collocazione nell’area linguistica, artistica ed espressiva, si offre anche come preziosa opportunità per l’elaborazione di attività interdisciplinari, proponendo percorsi di sintesi che aiutino gli alunni a costruire mappe culturali permettendogli così una comprensione unitaria della realtà.
Il confronto esplicito con la dimensione religiosa dell’esperienza umana svolge un ruolo insostituibile per la piena formazione della persona. Il confronto con la forma storica della religione cattolica svolge un ruolo fondamentale e costruttivo per la convivenza civile, poiché permette di cogliere importanti aspetti dell’identità culturale di appartenenza e aiuta le relazioni e i rapporti tra persone di culture e religioni differenti.
La religione cattolica è parte costitutiva del patrimonio storico, culturale ed umano della società italiana, per tale motivo, nel rispetto della libertà di coscienza, è offerto a tutti in quanto opportunità preziosa per la conoscenza del cristianesimo e come radice della cultura italiana ed europea.
In tal senso l'IRC si propone come insegnamento che va oltre le personali scelte di fede, è una disciplina scolastica che ha un valore per la crescita della persona e la comprensione della realtà in cui siamo inseriti e si offre come strumento per la realizzazione di finalità educative e formative. Emerge così un ulteriore contributo dell’Irc alla formazione di persone capaci di dialogo e di rispetto delle differenze, di comportamenti di reciproca comprensione, in un contesto di pluralismo culturale e religioso.

Gli obiettivi di apprendimento per ogni fascia d’età sono articolati in quattro ambiti tematici:

  • Dio e l’uomo, con i principali riferimenti storici e dottrinali del cristianesimo;
  • la Bibbia e le fonti, per offrire una base documentale alla conoscenza;
  • il linguaggio religioso, nelle sue declinazioni verbali e non verbali;
  • i valori etici e religiosi, per illustrare il legame che unisce gli elementi religiosi con la crescita del senso morale e lo sviluppo di una convivenza civile, responsabile e solidale.

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria

  • L’alunno riflette su Dio creatore e Padre, sui dati fondanti della vita di Gesù e sa collegare i contenuti principali del suo insegnamento alle tradizioni dell’ambiente in cui vive; riconosce il significato cristiano del Natale e della Pasqua, traendone motivo per interrogarsi sul valore di tali festività nell’esperienza personale, familiare e sociale.
  • Riconosce che la Bibbia è il libro sacro per cristiani ed ebrei e documento fondamentale della nostra cultura, sapendola distinguere da altre tipologie di testi, tra cui quelli di altre religioni; identifica le caratteristiche essenziali di un brano biblico, sa farsi accompagnare nell’analisi delle pagine a lui più accessibili, per collegarle alla propria esperienza.
  • Si confronta con l’esperienza religiosa e distingue la specificità della proposta di salvezza del cristianesimo; identifica nella Chiesa la comunità di coloro che credono in Gesù Cristo e si impegnano per mettere in pratica il suo insegnamento; coglie il significato dei Sacramenti e si interroga sul valore che essi hanno nella vita dei cristiani.

Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria

Dio e l’uomo

  • Scoprire che per la religione cristiana Dio è Creatore e Padre e che fin dalle origini ha voluto stabilire un’alleanza con l’uomo.  
  • Conoscere Gesù di Nazareth, Emmanuele e Messia, crocifisso e risorto e come tale testimoniato dai cristiani.
  • Individuare i tratti essenziali della Chiesa e della sua missione.
  • Riconoscere la preghiera come dialogo tra l’uomo e Dio, evidenziando nella preghiera cristiana la specificità del “Padre Nostro”.

La Bibbia e le altre fonti

  • Conoscere la struttura e la composizione della Bibbia.
  • Ascoltare, leggere e saper riferire circa alcune pagine bibliche fondamentali, tra cui i racconti della creazione, le vicende e le figure principali del popolo d’Israele, gli episodi
  • chiave dei racconti evangelici e degli Atti degli apostoli.

Il linguaggio religioso

  • Riconoscere i segni cristiani in particolare del Natale e della Pasqua, nell’ambiente, nelle celebrazioni e nella pietà tradizione popolare.
  • Conoscere il significato di gesti e segni liturgici propri della religione cattolica (modi di pregare, di celebrare, ecc. ).

I valori etici e religiosi

  • Riconoscere che la morale cristiana si fonda sul comandamento dell’amore di Dio e del prossimo come insegnato da Gesù.
  • Riconoscere l’impegno della comunità cristiana nel porre alla base della convivenza umana la giustizia e la carità.

Metodologia

L’IRC si propone nel rispetto del processo di crescita della persona e con modalità diversificate a seconda della fascia d’età, approfondendo le implicazioni antropologiche, sociali e valoriali, e promuovendo un confronto mediante il quale la persona riflette e si orienta. Emerge così un ulteriore contributo dell’IRC alla formazione di persone capaci di dialogo e di rispetto delle differenze, di comportamenti di reciproca comprensione, in un contesto di pluralismo culturale e religioso. In tal senso l’IRC si offre anche come preziosa opportunità per l’elaborazione di attività interdisciplinari.

Gli strumenti didattici di cui si avvale sono:

  • rappresentazioni grafiche;
  • cooperative-learning;
  • peer-tutoring;
  • conversazioni basate su fatti tratti dall'esperienza quotidiana dell'alunno e del mondo che lo circonda;
  • realizzazione di cartelloni murali;
  • mezzi audiovisivi;
  • favole, canzoni e poesie con testi attinenti agli argomenti svolti;
  • giochi di coinvolgimento, giochi cooperativi, mimi, drammatizzazioni;
  • attività pratiche e manuali;
  • schede da completare.

Metodi e soluzioni organizzative

L’IRC intende porsi in modo da:

  • correlare le esperienze di vita del bambino con i dati religiosi cristiani, attraverso un uso graduale dei principali documenti della religione cattolica (Bibbia, documenti della Chiesa);
  • aiutare gli alunni nella ricerca della propria identità guidandoli ad accostarsi con amore e rispetto al mistero della propria persona;
  • favorire lo sviluppo di persone che sanno accogliersi, dialogare, condividere;
  • presentare le tradizioni cristiana e giudaica come radici portanti della nostra cultura;
  • presentare la fede cristiana in un linguaggio vivo, attuale, capace di recepire ed esprimere le attese e le speranze dell’uomo di oggi;
  • accostarsi con profondo ed intelligente rispetto alle religioni non cristiane, insegnando a vivere in una società multiculturale e multireligiosa;
  • far tesoro di ogni occasione di cooperazione;
  • contribuire ad uno sviluppo di una scuola flessibile, capace di trasmettere sapere e valori;
  • contribuire a preparare persone responsabili al futuro del nostro pianeta.

L’acquisizione delle conoscenze sarà favorita da: lettura testi, conversazioni, ascolto, confronto, riflessioni, esplorazioni dell’ambiente, drammatizzazione, attività di approfondimento e di ricerca personale e di gruppo.

Alunni in difficoltà

Se la «diversità» è un potenziale da valorizzare, ci si chiede allora come poter favorire l'insegnamento/apprendimento degli alunni in difficoltà. Il concetto di uguaglianza molto spesso è sinonimo di «omologazione»; e perciò va ribadito che ciascuno, come persona, è se stessa, «diversa». È l'insieme delle diversità che rende più ricca di umanità e di maturità una classe.
Questo principio deve far pensare ad una didattica per la/le diversità, che consenta di operare un'analisi delle varie «diversità» esistenti nel contesto-classe e programmare percorsi didatticamente percorribili da ciascuno nella misura delle proprie capacità, abilità, potenzialità.
A tal fine, le strategie che l'insegnante intende perseguire, a sostegno degli alunni in difficoltà, sono:

  • educare alla diversità;
  • facilitare un «normale» rapporto con gli altri;
  • gestire adeguatamente il lavoro di gruppo, utilizzando, ad esempio, il cooperative learning o il peer tutoring;
  • individuare gli apprendimenti «consentiti», cioè possibili per la loro capacità di apprendimento;
  • essenzializzare obiettivi e contenuti.

Verifica e valutazione

Modalità di verifica degli apprendimenti.
Al termine di ogni unità formativa verranno verificate le conoscenze acquisite tramite conversazioni, letture, giochi, cartelloni di sintesi, brani o disegni da completare, vignette da riordinare in sequenze, domande, lavori di gruppo. L'acquisizione delle competenze sarà verificata mediante lo svolgimento di un compito di apprendimento.

Modalità di valutazione.
La valutazione, basata sulle conoscenze acquisite, sulla partecipazione, l'impegno e l'attenzione dimostrate nelle attività in classe, sarà orientata ad accertare il grado di apprendimento e le capacità dei bambini di riutilizzare (tenendo conto dell'età), a livello comportamentale e concettuale, quanto appreso (competenza). Il benessere dei bambini e la qualità delle relazioni all’interno del gruppo saranno indicatori della validità del percorso, per cui saranno tenuti in considerazione anche elementi forniti dall’autovalutazione degli alunni.

Criteri di autovalutazione.
L'insegnante baserà la valutazione dei percorsi e dei metodi utilizzando i seguenti criteri: flessibilità e differenziazione didattica; qualità del rapporto con i bambini; rispetto della diversità e delle reali potenzialità degli alunni; controllo dei percorsi di apprendimento per verificare il raggiungimento degli obiettivi programmati, l'efficacia delle strategie didattiche, con possibilità di rivedere le scelte effettuate, modificare le strategie, attuare interventi integrativi e di recupero.

Progettazione annuale

Unità di Apprendimento: Stare bene insieme

Obiettivi di apprendimento

  • Riconoscere l’impegno della comunità cristiana nel porre alla base della convivenza la giustizia e la carità.

Obiettivi specifici

  • Riconoscere le caratteristiche della propria persona.
  • Rendersi conto del valore positivo dello stare insieme agli altri.

Contenuti

  • Identità personale: il valore del nome.
  • Identità sociale: insieme è più bello.
  • L’importanza delle regole.
  • Tanti modi per stare insieme.

Traguardi per lo sviluppo delle competenze

Riflettere sui dati fondamentali della vita di Gesù e collegare i contenuti principali del Suo insegnamento alle tradizioni dell’ambiente in cui vive.

Attività

  • Attività grafico-pittoriche.
  • Esecuzione di schede operative.
  • Conversazione guidata.
  • Produzioni grafico-pittoriche.

Unità di Apprendimento: Fare festa: il Natale

Obiettivi di apprendimento

  • Riconoscere i segni cristiani in particolare del Natale e della Pasqua, nell’ambiente, nelle celebrazioni e nella pietà tradizione popolare.
  • Ascoltare, leggere e saper riferire circa alcune pagine bibliche fondamentali tra cui gli episodi chiave dei racconti evangelici.

Obiettivi specifici

  • Scoprire le diverse feste legate alla propria esperienza di vita.
  • Comprendere la festa come espressione di amicizia, di fraternità e di pace.
  • Individuare i segni della festa del Natale.
  • Comprendere il significato cristiano del Natale.

Contenuti

  • Le mie feste personali.
  • Quando si fa festa e perché.
  • I segni del Natale nell’ambiente
  • Simboli religiosi legati alla festa del Natale.
  • La nascita di Gesù raccontata dai Vangeli.

Traguardi per lo sviluppo delle competenze

Riconoscere il significato cristiano del Natale traendone motivo per interrogarsi sul valore di tali festività nell’esperienza personale, familiare e sociale.

Attività

  • Osservazione dell’ambiente e dei suoi segni.
  • Interazione verbale guidata.
  • Riflessione guidata sul significato della festa.
  • Attività grafico-pittoriche.
  • Narrazione del testo evangelico sulla natività.
  • Proiezione video.
  • Produzione grafico-pittorica.

Unità di Apprendimento: L'ambiente di via di Gesù

Obiettivi di apprendimento

  • Riconoscere i segni cristiani in particolare del Natale e della Pasqua, nell’ambiente, nelle celebrazioni e nella pietà tradizione popolare.
  • Conoscere Gesù di Nazareth,  Emmanuele e Messia, crocifisso e risorto e come tale testimoniato dai cristiani.

Obiettivi specifici

  • Scoprire come ogni primavera la natura si risveglia per una nuova vita.
  • Partendo dal mutamento della natura, cogliere la dimensione della morte e resurrezione di Gesù.
  • Comprendere il significato cristiano della Pasqua.

Contenuti

  • I segni della rinascita nella realtà naturale.
  • La storia del bruco e del chicco di grano.
  • La morte e la resurrezione di Gesù.
  • I segni e i simboli della Pasqua.

Traguardi per lo sviluppo delle competenze

Riconoscere il significato cristiano della Pasqua traendone motivo per interrogarsi sul valore di tali festività nell’esperienza personale, familiare e sociale.

Attività

  • Osservazione dell’ambiente naturale circostante.
  • Conversazione guidata.
  • Produzione grafico-pittoriche.
  • Recitazione di una filastrocca.
  • Narrazione del testo biblico.
  • Esecuzione di schede operative.
  • Videoproiezione.

Unità di Apprendimento: Vita nuova: Pasqua

Obiettivi di apprendimento

  • Riconoscere i segni cristiani in particolare del Natale e della Pasqua, nell’ambiente, nelle celebrazioni e nella pietà tradizione popolare.
  • Conoscere Gesù di Nazareth,  Emmanuele e Messia, crocifisso e risorto e come tale testimoniato dai cristiani.

Obiettivi specifici

  • Scoprire come ogni primavera la natura si risveglia per una nuova vita.
  • Partendo dal mutamento della natura, cogliere la dimensione della morte e resurrezione di Gesù.
  • Comprendere il significato cristiano della Pasqua.

Contenuti

  • I segni della rinascita nella realtà naturale.
  • La storia del bruco e del chicco di grano.
  • La morte e la resurrezione di Gesù.
  • I segni e i simboli della Pasqua.

Traguardi per lo sviluppo delle competenze

Riconoscere il significato cristiano della Pasqua traendone motivo per interrogarsi sul valore di tali festività nell’esperienza personale, familiare e sociale.

Attività

  • Osservazione dell’ambiente naturale circostante.
  • Conversazione guidata.
  • Produzione grafico-pittoriche.
  • Recitazione di una filastrocca.
  • Narrazione del testo biblico.
  • Esecuzione di schede operative. Videoproiezione.

Unità di Apprendimento: Gesù l'Emanuele

Obiettivi di apprendimento

  • Riconoscere che la morale cristiana si fonda sul comandamento dell’amore di Dio e del prossimo come insegnato da Gesù.
  • Riconoscere la preghiera come dialogo tra Dio e l’uomo, evidenziando nella preghiera cristiana la specificità del “Padre Nostro”.

Obiettivi specifici

  • Conoscere Gesù attraverso i suoi insegnamenti.
  • Conoscere il significato profondo del messaggio di Gesù quando chiama Dio “Padre.

Contenuti

  • Il mio sogno, il sogno di Gesù.
  • Gesù, rabbi “speciale”.
  • Amare gli altri.
  • La preghiera insegnata da Gesù: Padre Nostro.

Traguardi per lo sviluppo delle competenze

L’alunno riflette su Dio Padre, sui dati fondamentali della vita di Gesù e collegare i contenuti principali del Suo insegnamento alle tradizioni dell’ambiente in cui vive.

Identifica le caratteristiche essenziali di un brano biblico, sa farsi accompagnare nell’analisi delle pagine a lui più accessibili, per collegarle alla propria esperienza.

Attività

  • Esecuzione di schede operative strutturate.
  • Attività grafico-pittoriche.
  • Ascolto e comprensione di testi evangelici.
  • Analisi del testo del Padre Nostro.

torna su