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Martedì 16 aprile 2024

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Il Piano dell'Offerta Formativa

anno scolastico 2007/2008

4. Decisioni organizzative: criteri di funzionamento

4.1 Utilizzazione delle risorse

L'Istituto garantisce che:

  • l'utilizzazione delle risorse (umane, economiche, di spazi, di attrezzature) è finalizzata a soddisfare i bisogni dell'utenza;
  • l'utilizzazione di tutte le risorse presenti nell'Istituto avviene in un'ottica di razionalizzazione per evitare sprechi e sovrapposizioni, per attivare scambi (lavoro in rete);
  • l’eventuale contributo finanziario richiesto alle famiglie in occasione di visite d’istruzione, attività sportive o altro non costituirà motivo di esclusione dall’iniziativa programmata;
  • i locali scolastici sono dotati degli arredi adeguati, gli stessi sono usati secondo principi di sicurezza e rispetto ambientale;
  • si è provveduto all'eliminazione di barriere architettoniche ed è possibile l'installazione di eventuali apparecchiature richieste dalla presenza di portatori di handicap;
  • è data priorità nell'utilizzo degli spazi alle iniziative promosse dall’Istituto.

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4.2 Formazione delle sezioni e delle classi

Per la costituzione delle sezioni di Scuola dell’infanzia si tiene conto dell’esigenza di formare gruppi omogenei per anno di nascita o annate contigue e per numero. Il criterio suindicato può essere adattato nelle fasi iniziali dell’anno scolastico dal Collegio dei docenti.

Le classi prime delle Scuole Primarie e Secondaria di Primo grado vengono costituite prima dell'inizio delle lezioni da una commissione costituita da almeno tre Insegnanti a ciò delegati dal Dirigente scolastico utilizzando le informazioni ricevute dai Docenti del ciclo precedente e cercando di:

  • formare gruppi equilibrati dal punto di vista numerico, distribuendo equamente maschi e femmine;
  • creare gruppi omogenei con un’equa distribuzione di alunni dei diversi livelli;
  • inserire nello stesso gruppo - classe almeno due alunni provenienti dallo stesso paese o, dove non sia possibile, dalla stessa scuola;
  • inserire nella sezione di provenienza gli alunni ripetenti, salvo diversa indicazione (motivata).

Tali criteri sono applicati anche in caso di formazione di nuove classi o sezioni (sdoppiamento); Dove è previsto l'insegnamento di due diverse lingue straniere, l'assegnazione alle classi, dopo aver rispettato i criteri già illustrati, avviene per sorteggio.

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4.3 Assegnazione docenti alle sedi, alle classi, alle sezioni ed alle aree disciplinari

Criteri per l’assegnazione dei docenti ai plessi e alle attività

Il Dirigente scolastico assegna i docenti ai plessi e alle attività tenendo conto dei seguenti criteri:

  • garantire, considerata la progettazione didattico – educativa, la continuità didattica;
  • considerare, nell’assegnazione dei docenti, le esigenze delle sedi: numero degli alunni, tempo scuola, situazioni di disagio, progetti didattici;
  • procedere tenendo conto delle seguenti esigenze in ordine di priorità: confermare l’assegnazione alla sede, fatta salva la possibilità, da parte dei docenti, di chiedere una sede diversa all’interno dell'Istituto; valorizzare le competenze professionali; tenere conto delle opzioni. A parità dei criteri di continuità, competenza e preferenza, si ricorre alla graduatoria formulata in base alle tabelle di valutazione dei titoli riguardanti la mobilità;
  • qualora, dopo la definizione del numero degli insegnanti assegnati alle sedi dell'Istituto, vi siano casi di esubero di docenti in una sede, il Dirigente Scolastico gradua i docenti precedentemente assegnati alla sede stessa utilizzando il punteggio della graduatoria per l’individuazione dei docenti soprannumerari.

Criteri per l’assegnazione degli Insegnanti alle classi/sezioni

Il Dirigente Scolastico assegna gli insegnanti alle classi e alle sezioni dell’Istituto tenendo conto nell’ordine, dei seguenti criteri:

  • continuità didattica;
  • precedenza nella scelta da parte degli insegnanti con maggiore punteggio nella graduatoria per l’individuazione dei docenti soprannumerari;
  • competenze riconosciute o documentate nelle singole discipline.

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4.4 Stesura dell'orario delle lezioni

Nel mese di settembre in ogni sede i docenti, coordinati da un insegnante incaricato, definiscono la distribuzione delle attività e del proprio orario di servizio su base settimanale o quindicinale all'interno dell'orario di funzionamento di ogni scuola.

È opportuno che:

  • l’orario di servizio dei docenti sia distribuito in modo razionale per il funzionamento della scuola;
  • le discipline siano distribuite in modo armonico nell'arco della giornata e della settimana per offrire agli alunni un carico di lavoro equilibrato;
  • almeno una volta alla settimana alle materie che prevedono una verifica scritta sono assegnate le prime due ore; ◊ l'orario dei docenti che operano su più sedi sia definito con priorità e ci sia un accordo preventivo sui turni di utilizzo delle strutture comuni;
  • siano adottate soluzioni idonee ad evitare ai ragazzi un carico eccessivo di libri e materiali;
  • nella scuola Secondaria di Primo grado gli insegnanti che devono completare l'orario di cattedra, siano utilizzati nel servizio di interscuola o in supplenze indicate nel piano orario in base alle esigenze della scuola.

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4.5 Criteri per la sostituzione dei docenti assenti (scuole secondarie di primo grado)

Per la sostituzione dei docenti assenti, nelle scuole Secondarie di Primo grado si utilizzano i seguenti criteri, indicati in ordine di priorità:

  • insegnante che completa l’orario;
  • insegnante di sostegno, nella sua classe e in orario di servizio;
  • insegnante di sostegno, se manca il suo alunno;
  • insegnante in ora libera disponibile a pagamento, su richiesta specifica;
  • sdoppiamento della compresenza, per l’utilizzo di uno di entrambi gli insegnanti;
  • sorveglianza dell’insegnante in ora di ricevimento;
  • divisione degli alunni della classe scoperta (3-4 per classe con annotazione sul giornale di classe).

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4.6 Gite e visite d’istruzione

Le visite d'istruzione rappresentano un'opportunità in più per il conseguimento di alcuni obiettivi formativi (socializzazione, attuazione di comportamenti adeguati in situazioni diverse) e didattici. Le iniziative proposte:

  • trovano giustificazione nella programmazione;
  • sono preparate in modo da realizzare un'esperienza formativa;
  • richiedono la presenza degli insegnanti che hanno proposto l'iniziativa;
  • prevedono il contenimento delle spese richieste alle famiglie per evitare di creare disagio e/o situazioni discriminatorie.

Per qualsiasi tipo di uscita (anche a piedi e in paese) è obbligatoria l'autorizzazione generale scritta dai genitori rilasciata all'inizio dell'anno scolastico; la mancanza di tale documento comporterà l'esclusione dell'alunno dalle attività. È necessario inoltre, che gli alunni portino con sé il tesserino di riconoscimento rilasciato dalla scuola.

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4.7 La formazione

L’aggiornamento professionale dei docenti è un importante elemento di qualità del servizio scolastico; esso è finalizzato a fornire loro strumenti culturali e scientifici per sostenere la sperimentazione e le innovazioni didattiche. Ha come obiettivo l'arricchimento professionale in relazione alle modifiche di ordinamento previste dal nuovo contesto dell’autonomia, lo sviluppo dei contenuti dell’insegnamento (saperi essenziali, curricoli disciplinari, linguaggi non verbali, tematiche trasversali), il miglioramento dei metodi e dell’organizzazione dell’insegnare, l’integrazione delle tecnologie nella didattica e la valutazione degli esiti formativi.

Numerosi sono i corsi di formazione promossi in provincia da scuole, Università, IRRE ed enti e associazioni, con riconoscimento dell’Amministrazione: di essi viene data ampia informazione; è possibile inoltre partecipare a corsi organizzati dalla rete di scuole della quale il nostro Istituto fa parte.

È riconosciuta la partecipazione a tutte queste iniziative di aggiornamento.

Nel corrente anno scolastico l’Istituto si propone di organizzare le seguenti iniziative di formazione e aggiornamento:

  • Corso sui disturbi dell’attenzione e sul bullismo;
  • Nuove indicazioni nazionali;

Si prevede inoltre una buona partecipazione alle iniziative organizzate dalla rete con capofila l’Istituto Comprensivo di Majano, di cui l’Istituto fa parte:

  • Il disagio mentale dei docenti;
  • Nuove indicazioni nazionali;
  • Educazione interculturale.

Nella pianificazione delle attività di aggiornamento si cercherà di valorizzare le risorse interne dell'Istituto e di estendere la diffusione di "buone pratiche didattiche" esistenti in ambito regionale.

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4.8 Valutazione complessiva del servizio scolastico

Riteniamo che gli indicatori di un buon modo di fare scuola siano:

  • la condivisione e la chiarezza degli obiettivi dell’azione didattica
  • la collaborazione tra gli insegnanti
  • il raccordo tra scuola dell’infanzia e scuola primaria
  • il considerare la valutazione come un’operazione formativa finalizzata all’adeguamento costante dell’azione didattica alle esigenze formative degli alunni
  • la disponibilità degli insegnanti a sperimentare, innovare, aggiornarsi sul piano professionale
  • il rapporto costante con i genitori ed il loro coinvolgimento attivo nel processo educativo.

Sulla base di questi indicatori saranno utilizzati strumenti di verifica e di valutazione dei progetti previsti dal presente piano dell’offerta formativa.

Per la fine dell’anno scolastico saranno inoltre strutturati appositi questionari rivolti agli alunni e ai genitori per misurare il grado di conoscenza e gradimento dell’organizzazione didattica e del servizio in generale dell’organizzazione didattica.

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Ultima modifica: 21 07 2010