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Descrizione dell'esperienza

Percorso

L'esperienza si è sviluppata in continuità tra le classi quinte della scuola primaria e le classi prime della scuola secondaria di primo grado. Sono state coinvolte nel percorso l'insegnante di religione della scuola primaria e l'insegnante di religione della scuola secondaria di primo grado.

Fasi di lavoro

Fase 1: introduzione del percorso e dell'argomento alle singole classi.

Le insegnanti espongono agli alunni delle classi quinte e delle classi prime il percorso previsto dal progetto di continuità tra scuola primaria e scuola secondaria di primo grado. Illustrano le finalità del percorso, gli ambiti in cui lo stesso si svolgerà e i contenuti che verranno trattati. I ragazzi si sono subito dimostrati entusiasti.

Fase 2: il cristianesimo arriva in Friuli, spiegazione delle insegnanti.

Schema fase 2

Gli alunni apprendono, attraverso i dati storici forniti dalla spiegazione dell’insegnante, quali siano state le tappe dell’arrivo del cristianesimo in Friuli. Riflettendo e discutendo assieme comprendono l’importanza e il prestigio dell’antica Chiesa aquileiese. A coppie i ragazzi raccolgono sul quaderno le osservazioni emerse.

Conclusioni degli alunni
Ad Aquileia, importante centro commerciale posto tra l'Oriente e l'Occidente, erano giunte molte religioni, un po' da tutto l'impero.
La comunità cristiana di Aquileia dovrebbe essere nata verso la fine del II secolo dopo Cristo, ma, fino al III secolo, la religione ufficiale è ancora quella politeista dei romani.
La Chiesa aquileiese viene nominata, per la prima volta, in un documento del 314 dopo Cristo, dove si parla di lei come di una delle comunità più importanti dell'Occidente.
Sempre nel 314, l'influenza della Chiesa aquileiese, grazie alla sua opera missionaria, si sarebbe estesa dal Veneto, dal Friuli e dall'Istria fino alla Baviera, la Svizzera e l'Ungheria.

Fase 3: la leggenda dei santi Ermacora e Fortunato, racconto

Questa fase di lavoro è svolta a classi aperte: i gruppi/classe sono costituiti da ragazzi delle classi quinte e delle classi prime. Entrambe le insegnanti sono presenti e le attività vengono svolte nei locali della scuola secondaria di primo grado.

La maestra di religione comincia la lezione chiedendo ai ragazzi cos’è una leggenda. Questi rispondono in modo corretto, così lei prosegue spiegando loro che nella leggenda che si apprestano a conoscere ci sono anche delle informazioni sulle origini del cristianesimo in Friuli. La professoressa di religione racconta poi agli alunni le gesta dei santi Ermacora e Fortunato, interrompendo di tanto in tanto la narrazione per chiedere ai ragazzi quali, secondo loro, potevano essere gli avvenimenti successivi. Infine le insegnanti video-proiettano le immagini degli affreschi che, nella basilica di Aquileia, rievocano la vita dei due santi, invitando gli alunni a indovinare quale fosse la parte di leggenda rappresentata.

I ragazzi, a coppie miste (un alunno di quinta e uno di prima), riordinano le sequenze della leggenda (presenti negli strumenti) e provano a ri-raccontarla, utilizzando anche le immagini degli affreschi presenti nella cripta della basilica aquileiese appese in aula.

Fase 4: struttura della basilica di Aquileia

Anche questa fase di lavoro è svolta a classi aperte: i gruppi/classe sono costituiti da ragazzi delle classi quinte e delle classi prime. Entrambe le insegnanti sono presenti e le attività vengono svolte nei locali della scuola secondaria di primo grado. Questa lezione, come la seguente, è preparatoria alla visita guidata alla basilica.

Utilizzando la lavagna luminosa, le insegnanti mostrano ai ragazzi la pianta attuale della basilica di Aquileia e indicano loro dove si trovano gli affreschi che raffigurano i santi Ermacora e Fortunato.

Mostrano poi la pianta della basilica teodoriana illustrando le funzioni delle varie sale: aula dei catecumeni, aula battesimale (che univa le altre due), aula per la celebrazione eucaristica.

Sovrappongono poi le due immagini e chiedono ai ragazzi quali parti dell’antica basilica siano giunte sino a noi.

Pianta della Basilica PopponianaPianta aule teodorianePiante a confronto

Fase 5: il significato dei mosaici aquileisi

Anche questa fase di lavoro è svolta a classi aperte. Entrambe le insegnanti sono presenti e le attività vengono svolte nei locali della scuola secondaria di primo grado. Questa lezione, come la precedente, è preparatoria alla visita guidata alla basilica.
Le insegnanti spiegano agli alunni che nella basilica molti pavimenti sono ricoperti di mosaici che raffigurano simboli cristiani e scene bibliche e video-proiettano le foto di alcuni di essi.
I ragazzi, a coppie miste, completano una scheda di lavoro in cui devono, utilizzando dei testi messi a disposizione dalle insegnanti, indicare il significato di alcuni simboli presenti nei mosaici aquileiesi.

Scheda di lavoro - pagina 1Scheda di lavoro - pagina 2

Conclusioni degli alunni
I mosaici della basilica di Aquileia servivano da catechismo alle persone che non sapevano leggere e scrivere (ed erano molte a quei tempi). Osservandoli imparavano il catechismo.

I mosaici sono pieni di simboli e significati che, proprio come avviene nei fumetti, raccontavano le storie della Bibbia e gli insegnamenti di Gesù.

FASE 6: uscita didattica ad Aquileia

Le quattro classi si recano in gita ad Aquileia.

Foto della visita ad Aquileia 1Foto della visita ad Aquileia 2Foto della visita ad Aquileia 3Foto della visita ad Aquileia 4Foto della visita ad Aquileia 5Foto della visita ad Aquileia 6

Durante la visita alla basilica i ragazzi compilano le schede di lavoro (inserite tra gli strumenti): le insegnanti non fanno da guida, sono presenti per aiuti e suggerimenti; sono gli alunni a cercare le informazioni percompletare il lavoro assegnato. Non sempre il compito è semplice, bisogna rispondere a domande, disegnare, ricordare le nozioni apprese a scuola, ma lavorano tutti con impegno e pongono un sacco di domande. I ragazzi vengono incoraggiati a collaborare per completare il più possibile le schede.

Scheda di lavoro completata 1Scheda di lavoro completata 2Scheda di lavoro completata 3Scheda di lavoro completata 4Scheda di lavoro completata 5Scheda di lavoro completata 6

La lezione successiva all’uscita gli alunni riprendono in mano le schede di lavoro e, leggendole insieme ad insegnanti e compagni, le concludono.
Nella rilettura delle schede, viene analizzato in particolar modo il ciclo di Giona e le insegnanti ne approfittano per illustrare ai ragazzi (attraverso uno schema che mette a confronto la Pasqua di Gesù, la Pasqua del cristiano –battesimo - e il racconto del libro di Giona, riletto nelle tre scene musive di Aquileia da loro disegnate sulle schede di lavoro) il suo significato battesimale.

Schema sul significato del BattesimoScheda sul Battesimo

Conclusioni degli alunni
Nel ciclo di Giona
Giona che non obbedisce a Dio e fugge da Ninive rappresenta Gesù che muore in croce e la persona non ancora battezzata.
Giona che rimane tre giorni nella pancia del mostro rappresenta Gesù che rimane tre giorni nel sepolcro e colui che viene battezzato.
Giona che obbedisce a Dio e si reca a Ninive rappresenta Gesù risorto e il battezzato che inizia la sua nuova vita da cristiano.

Fase 7: approfondimenti e rielaborazione

A questo punto del percorso le attività si differenziano.

Le classi prime approfondiscono, con l’aiuto dell’insegnante ed i testi messi a loro disposizione, i dati storici dell’arrivo del cristianesimo ad Aquileia. Creano, poi, al computer, un testo di sintesi in lingua italiana e lo traducono in friulano, realizzando, così le prime pagine di un fascicolo bilingue.

Le classi quinte rileggono e ri-raccontano a voce la leggenda dei santi Ermacora e Fortunato, utilizzando le immagini, fornite dall’insegnante, degli affreschi presenti in basilica. Ne ricavano le sequenze principali, che vengono trascritte alla lavagna.

Fasi di costruzione dei fumetti - pagina 1Fasi di costruzione dei fumetti - pagina 2

Divisi in piccoli gruppi, realizzano i fumetti della leggenda utilizzando più lingue (italiano, friulano e croato – gli alunni hanno scelto quelle parlate nelle loro classi -) e più stili (racconto realistico, racconto rivisto in chiave comica). A lavoro completato scelgono alcuni tra questi fumetti, anche utilizzando disegni e testi di più gruppi, li riordinano e l’insegnante riporta sui loro disegni i ballons scritti a computer (non è stato possibile farlo fare agli alunni a causa di problemi sorti con le attrezzature della scuola). I fumetti completi costituiscono le ultime pagine del suddetto fascicolo.

Lavori di gruppo 1Lavori di gruppo 2Lavori di gruppo 3Lavori di gruppo 4