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Parole per ...

Gli alunni della classe 3 A, al termine di un percorso inerente i diritti dell'infanzia e i diritti umani, hanno letto una parte del discorso tenuto da Martin Luther King nel 1963 "Io ho davanti a me un sogno".
Sono stati poi invitati dall'insegnante di italiano Aidi Conz a scrivere un testo in cui parlare del proprio desiderio per il mondo di oggi e del futuro.
Ecco alcune loro produzioni.

Giovanni D'Alessi
Ho davanti a me un sogno: in futuro, nelle strade circoleranno solo automobili ecologiche, che consumeranno pochissimo e la benzina costerà molto meno. L'economia procederà meglio e ci saranno posti di lavoro per tutti. Gli immigrati non esisteranno più, perché anche in Africa, in Albania, in Serbia, … i problemi saranno risolti. La mafia non esisterà più perché sarà stata tutta scoperta e sventata. In più al governo ci sarà una persona giusta per tutti ed onesta, e ci saranno solo tre partiti: uno a destra, uno a sinistra ed uno al centro. Anche le guerre saranno finite e tutti i paesi saranno in pace l'uno con l'altro.

Sara Klavora
Ho davanti a me un sogno: quello di vedere una missione di pace che non abbia altro fine se non portare aiuti medici, istruzione e cibo. Vorrei vedere i militari, tutti, vestiti di bianco senza armi, pronti ad aiutare indiscriminatamente tutta la popolazione in difficoltà. Ho davanti a me un sogno: che tutti i capi di stato riescano a trovare una soluzione alle varie guerre del nostro pianeta, senza pensare solo ai propri interessi.

Damiano Pigoni
Ho davanti a me un sogno: un mondo più pulito, un mondo più vero. Un giorno questa nostra umanità capirà che negli ultimi anni ha sbagliato. Ha sbagliato prosciugando ferocemente il nostro debole e instabile pianeta; ha sbagliato costruendo macchine che consumavano troppo, ha sbagliato producendo plastica in quantità enormi, tagliando alberi per avere sempre la carta nuova e non riciclata, buttando i rifiuti nella natura invece di impegnarsi a smaltirli correttamente. Un giorno nuovo calerà sulla terra quando le potenze si renderanno conto di quello che hanno fatto, di quello che stanno facendo e soprattutto di quando avranno paura di quello che succederà. Ho davanti a me un sogno: una città verde e colorata, una città pulita, macchine elettriche, andare con calma per le strade, rifiuti smaltiti correttamente; un mondo migliore, un mondo più vivo!

Annamaria Ferrazzutti
Ho davanti a me un sogno, un sogno di pace, niente armi nel mondo e niente sangue. Ho davanti a me un sogno, che le persone si vogliano bene reciprocamente, anche se sono diversi per cultura e lingua, diversi per la religione o per la razza di appartenenza. Tutti devono essere amati e tutti devono amare. Ho davanti a me un sogno di libertà, cioè ogni uomo deve vedere rispettati i suoi diritti.

Nicholas Lorenzon
Ho davanti a me un sogno, oggi, che la Corea del Nord e la Corea del Sud possano unirsi e parlare un'unica lingua e venire riconosciute sotto un'unica bandiera; che le donne islamiche e gli uomini possano avere gli stessi diritti così come gli aborigeni australiani. Ho davanti a me un sogno, che la spazzatura a Napoli possa essere tolta dalle strade e che la mafia possa essere eliminata dall'Italia, che in qualunque stato del mondo le dittature possano essere eliminate e i corrotti spediti in prigione. Ho davanti a me un sogno, che paesi come Usa e Cina aboliscano la pena di morte e la tortura e altri paesi come Cipro e Francia smettano di produrre strumenti di tortura. Ho davanti a me un sogno, oggi.

Insegnare ai ragazzi di oggi ad amare la poesia non è facile, perché ha un suo modo di essere lontano dal genere di comunicazione attuale, che è veloce, concreto, semplice.
Eppure due ragazzi di 3 B hanno prodotto due poesie, ad imitazione di quelle classiche da loro studiate.
Emerge una sensibilità che fa tenerezza ….

L'Incanto della Poesia

Il tempo consueto della fantasia
Che nel fragore diventa utopia,
nel silenzio della mia mente
si scatena assai grandemente.

Il mio ego si stende nel vespertino
Ma persino al grigiore del mattino.
Ciò che la mente attira e pure ispira
Non è ciò che la mia vista mira.
Ma la creazione mi desta il canto
Come rugiada sull'erboso manto

Elia Peloso

Il Mattino

Io lavoro quando il sole rinasce
Dalla sua morte,
quando gli augelli cinguettano felici
e i fiori riaprono alla luce i loro magnifici petali dorati.

Io lavoro alla rosea luce dell'alba,
come il fagiano dal manto rubato all'arcobaleno
o la forte formica dall'indomito spirito.

Ed è ora che mi senta carico e pronto
Per affrontare le sfide della vita.

Cristiano Giovanatto