Gli uomini dell'età del bronzo praticavano l'agricoltura con utensili di metallo. Sui pavimenti e nelle aree in cui venivano buttati i rifiuti, è stato recuperata una piccola quantità di semi carbonizzati che dimostrano come le specie coltivate per l'alimentazione fossero molte. Tra i cereali c'erano orzo e miglio, tra le leguminose lenticchie e favino, comuni in Friuli e in Veneto.
Gli uomini dell'età del bronzo mangiavano anche frutti e bacche che venivano raccolte nell'ambiente circostante. Tra i frutti selvatici le còrniole erano ricercate per le loro proprietà curative e per ricavarne una bevanda fermentata.
Per quanto riguarda gli strumenti agricoli, veniva usato molto il legno che però si conserva solo in condizioni particolari: bruciato o in ambiente umido.
Era ancora diffuso l’impiego degli utensili fatti in pietra, come macine e macinelli indispensabili per ottenere farine utilizzate per focacce o pane cotti in forni di terracotta.
Gli utensili di metallo venivano fusi più volte e riutilizzati per tanto tempo, perché il metallo era un materiale prezioso.
In un castelliere è stato trovato un frammento di falcetto di bronzo con una decorazione che sembra richiamare la forma dei chicchi della spiga.