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Curiosando nel Friuli Protostorico

Ambiente naturale in Friuli

CarpinoNel secondo millennio a.C. la pianura friulana e la zona collinare erano ricoperte da estesi boschi che fornivano legname in abbondanza per uso domestico e artigianale (metallurgia). Studiando i frammenti di carbone di legna rinvenuti sia nel terreno di riempimento delle buche di palo, sia nei focolari degli insediamenti abitativi, gli studiosi sono riusciti a ricostruire il tipo di legname utilizzato per gli edifici e gli arredi e quindi anche il tipo di vegetazione che ricopriva la media pianura friulana.

Per l'intelaiatura delle case erano usati soprattutto diversi tipi di quercia: rovere, farnia, roverella, dal cui legno si ricavavano pali, assi, travi.

In misura minore per la produzione di tavole veniva usato l'olmo. Altre specie come noccioli, cornioli, carpini, fornivano rami e ramaglie per i graticci delle pareti. Per altre necessità si adoperava legno di frassino, ontano, melo, pero, biancospino, sorbo sia selvatico che coltivato.

Oltre che come combustibile, il legno era molto prezioso per la fabbricazione di: arredi, contenitori e vari altri oggetti che non si sono conservati.

L'area circostante al villaggio fortificato (castelliere) era dunque ricca di vegetazione: querceti, zone di boscaglia (cornioli e noccioli) e boschi su terreni ricchi di acqua (ontani e olmi).

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classe IV - Scuola Primaria di Cisterna