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Favole

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Pasticci in famiglia

In una bella casa di città viveva una famiglia numerosa composta dalla mamma, dal papà, dalla nonna, dal nonno e da quattro bambini, tre femmine e un maschio.

La mammaIl papàI nonni

La bambina che si chiamava Alessia era la più grande e aveva 14 anni.

Poi c'erano due gemelle: Simona e Michela di 9 anni, e infine c'era Giacomo, il più piccolo, di 5 anni.

Alessia, Simona, Michela e Giacomo

La mamma faceva la casalinga, teneva tutto in ordine ed era un po' severa.

Il papà si chiamava Maurizio e faceva il preside in una scuola, era molto comprensivo con i bambini.

Alessia era molto carina ma un po' prepotente e sempre irritabile con le sue sorelle. Invece con il fratellino era più paziente.

Simona e Michela erano molto birichine e si divertivano a prendere i vestiti di Alessia facendola andare su tutte le furie.

Giacomo era il più tranquillo e il più coccolato.

Un brutto giorno la mamma pulì il pavimento della cucina, Simona entrò prima che fosse asciutto e scivolò battendo la testa per terra.

scivolò battendo la testa per terra

La mamma la soccorse immediatamente e assieme al papà la portò all'ospedale.

Il dottore disse che non era molto grave, che però aveva perso la memoria.

Infatti non si ricordava più né il suo nome, né quanti anni aveva e neppure riconosceva i suoi familiari.

Tornati a casa Simona si sentiva un'estranea e continuamente chiedeva informazioni su tutto e tutti.

Un giorno la bambina uscì di casa da sola e non seppe più ritornarvi.

Gira e rigira arrivò in un villaggio strano dove tutti mangiavano solo dolci.

Come potete immaginare, tutti gli abitanti erano ciccioni, sdentati e avevano sempre il mal di pancia.

Simona, appena arrivata, si fece una bella scorpacciata di dolci, che gli abitanti di quel paese chiamato "Tiramisù", le avevano gentilmente offerto.

tutti gli abitanti erano ciccioni

Per due settimane Simona si rimpinzò di: tiramisù, torte al cioccolato, profiteroles, pasticcini, bignè, crostate, gelati krapfen, eccetera.

Simona si rimpinzò di: tiramisù, torte al cioccolato, profiteroles, pasticcini, bignè, crostate, gelati krapfen, eccetera

Un bel giorno la bambina pensò tra sé e sé: "Se continuo a mangiare solo dolci diventerò un pallone gonfiato e non assomiglierò più alla mia gemellina e il papà e la mamma non mi riconosceranno".

Allora Simona smise di mangiare solo dolci e si nutrì soprattutto di verdure, frutta e pesce.

Il bello fu che col mangiare cibi sani riacquistò la memoria e poté ritrovare la strada di casa e riabbracciare la sua famiglia.

Ma quando rivide i suoi familiari ebbe una brutta sorpresa: tutti erano diventati delle palle di lardo.

La mammaI nonniIl papà

GiacomoAlessiaMichela

Era successo che, quando Simona era sparita, tutta la sua famiglia si era messa a mangiare tanti dolci per consolarsi della sua mancanza.

Simona vedendo la sua famiglia ridotta così disse loro agitata: "Ma voi sapete che se continuate in questo modo diventerete come gli abitanti di Tiramisù: ciccioni, senza denti e con il mal di pancia?"

Preoccupati per quelle parole si misero subito tutti a dieta e tornarono in piena forma.

Un tranquillo pomeriggio d'inverno Simona, Michela e Giacomo, che si stavano annoiando, andarono nella camera di Alessia a rovistare negli armadi, lei naturalmente non c'era.

andarono nella camera di Alessia a rovistare negli armadi

Cominciarono ad indossare i vestiti di Alessia.

Michela si mise un bel vestito color azzurro. Poi si volle mettere anche lo smalto rosso, ma disgraziatamente le si rovesciò addosso.

La gattaCome dirlo ad Alessia?…

Michela pensò bene di dare la colpa alla gatta e quando Alessia tornò le raccontò questa storia:
"La gatta è entrata dalla finestra e io l'ho sentita mentre ero in bagno e sono corsa nuda per mandarla via. Siccome la finestra era aperta e avevo freddo ho messo il tuo vestito azzurro. Poi la gatta è saltata sull'armadietto e ha fatto cadere lo smalto; io ho cercato di prenderlo, ma si è rovesciato sul vestito".

Poi la gatta è saltata sull'armadietto

Alessia non credette alla frottola di Michela, ma fece finta di esserci cascata.

Poi prese in disparte il fratellino Giacomo e gli disse: "Se mi racconti la verità ti faccio giocare con il mio computer".

Giacomo, che non vedeva l'ora, le svelò tutta la verità.

Alessia immediatamente andò da Michela e la rimproverò: "D'ora in poi tu riordinerai ogni settimana la mia camera".

Michela si rifiutò, ma la sorella minacciò: "Se non lo farai, puoi scordarti che io ti aiuti a fare i temi di italiano!"

Michela, che non poteva sopportarli e non sapeva mai cosa scrivere, dovette accettare.

Michela dovette accettare

Un bel giorno papà Maurizio comprò una macchina nuova fiammante. Tutto contento portò a fare un giro la sua famiglia.

una macchina nuova fiammanteTornati a casa tutti scesero, tranne il papà che rimase a godersi ancora un po' la macchina dentro il garage.

Senza accorgersene si addormentò e ci rimase tutta la notte.

Il mattino dopo, al risveglio, si trovò nel letto.

Subito pensò che i suoi familiari lo avessero spostato.

Chiese alla moglie, ma quella rispose di no. Chiese anche ai nonni e ai figli, ma anche loro risposero di no.

Allora arrivò alla conclusione di essere sonnambulo.

Allora arrivò alla conclusione di essere sonnambulo

I familiari lo portarono dal dottore, il quale disse: "Caro signor Maurizio, lei è stressato, si prenda qualche giorno di vacanza".

Era vero perché i bambini della scuola erano troppo monelli e lui doveva continuamente richiamarli ad un comportamento corretto.

Fu così che il signor Maurizio, ogni fine settimana, andò a pescare con la famiglia e riuscì a rilassarsi moltissimo.

Il lunedì tornava a scuola calmo e sereno, scherzava con gli alunni che diventarono più buoni e tranquilli.

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Scuola Primaria di Sedegliano