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Programmazione didattica

Scuola Primaria di Sedegliano

anno scolastico 2011/2012

Classe prima (1A, 1B)
insegnante Monica Cucchiaro

Natura e finalità

L'Insegnamento della Religione Cattolica è una disciplina scolastica a tutti gli effetti. Non è mossa da finalità catechistiche, ma si qualifica come proposta culturale offerta a tutti, in quanto opportunità preziosa per la conoscenza del cristianesimo, radice di tanta parte della cultura italiana ed europea. Ha una notevole rilevanza per la comprensione del patrimonio storico-artistico italiano e contribuisce a dare una risposta specifica al bisogno di significato che ciascuno ha in sé.

La scuola riconosce il valore della realtà religiosa come un dato storicamente, culturalmente e moralmente incarnato nella realtà sociale, in cui il bambino vive.
In tal senso l'IRC si propone come insegnamento che va oltre le personali scelte di fede, è una disciplina scolastica che ha un valore per la crescita della persona e la comprensione della realtà in cui siamo inseriti e si offre come strumento per la realizzazione di finalità educative e formative.
Partendo, perciò, dall'esperienza acquisita dall'alunno e anche al fine di consentirgli un rapporto consapevole e completo con l'ambiente, è compito della scuola promuovere:

  • lo sviluppo socio-affettivo e psicologico dell'alunno;
  • la conoscenza degli elementi essenziali per la graduale riflessione sulla realtà religiosa nella sua espressione storica, culturale, sociale;
  • la conoscenza e il rispetto delle posizioni che le persone variamente adottano in ordine alla realtà religiosa;
  • la comprensione e l'apprezzamento dei valori del messaggio cristiano;
  • la valorizzazione della conoscenza e del dialogo con altre tradizioni religiose presenti nella società multietnica e multireligiosa;

ovvero:

  • il riconoscimento dei valori religiosi nella vita dei singoli e della società;
  • il rispetto e la garanzia del pluralismo religioso;
  • il rispetto e la garanzia della libertà di coscienza di ogni persona.

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Nuclei fondanti

  • Dio e l’uomo, con i principali riferimenti antropologici e storici del cristianesimo;
  • la Bibbia e le fonti, per offrire una base documentale alla conoscenza;
  • il linguaggio religioso, nelle sue declinazioni verbali e non verbali;
  • i valori etici e religiosi, per illustrare il legame che unisce gli elementi religiosi con la crescita del senso morale e lo sviluppo di una convivenza civile e responsabile.

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Competenze al termine della scuola primaria

  • Riconoscere la presenza delle religioni nell’ambiente in cui si vive: in particolare saper cogliere come si esprime ed opera la comunità cristiana.
  • Riconoscere che le religioni testimoniano la dimensione della trascendenza e l’incontro con l’unico Dio, invocato con nomi diversi.
  • Riconoscere che il bisogno più profondo di una persona è quello di essere accolto e amato e comprendere che il Vangelo porta l’annuncio di un Padre buono che vuole che ogni uomo cresca e si realizzi stabilendo rapporti di amore fraterno.
  • Riconoscere i segni presenti anche se spesso nascosti della solidarietà e del servizio che rivelano il desiderio di pace che anima gli uomini di ogni popolo e di ogni cultura.
  • Saper decodificare i messaggi veicolati; diventare capaci di dare senso a immagini e segni religiosi: simboli, riti, sacramenti.
  • Riconoscere che nel cuore della realtà c’è un mistero che si manifesta nel bisogno di cercare, domandare, conoscere e che l’uomo non vive solo di ciò che può toccare, possedere e manipolare, ma dell’esperienza della gratuità e del dono.
  • Riconoscere che il rispetto e la cura per il mondo che ci circonda non è solo condizione di sopravvivenza, ma, per il credente, è risposta all’impegno affidatogli da Dio suo creatore.

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Obiettivi

Classi prima, seconda e terza:

  • Scoprire nell'ambiente i segni che richiamano ai cristiani e a tanti credenti la presenza di Dio.
  • Descrivere l'ambiente di vita di Gesù nei suoi aspetti quotidiani, familiari, sociali e religiosi.
  • Conoscere il messaggio di Gesù Cristo, centro della religione cristiana.
  • Ricostruire le principali tappe della storia della salvezza, attraverso personaggi biblici e figure significative.
  • Cogliere i segni cristiani del Natale e della Pasqua.
  • Rilevare la continuità della Pasqua cristiana rispetto alla Pasqua ebraica.
  • Apprezzare l'impegno della comunità umana e cristiana nel porre alla base della convivenza l'amicizia e la solidarietà.
  • Dimostrare rispetto nei confronti delle persone che vivono scelte religiose diverse.

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Contenuti e conoscenze essenziali

Classi prima, seconda e terza:

io con gli altri;
Gesù bambino come te;
Gesù ama tutti;
la fiducia di Abramo;
Mosè e l'Esodo;
i segni del Natale e della Pasqua;
la festa del Natale;
il rapporto tra Pasqua ebraica e Pasqua cristiana.

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Metodologia

L’IRC si propone nel rispetto del processo di crescita della persona e con modalità diversificate a seconda della fascia d’età, approfondendo le implicazioni antropologiche, sociali e valoriali e promuovendo un confronto mediante il quale la persona riflette e si orienta. Emerge così un ulteriore contributo dell’IRC alla formazione di persone capaci di dialogo e di rispetto delle differenze, di comportamenti di reciproca comprensione, in un contesto di pluralismo culturale e religioso. In tal senso l’IRC si offre anche come preziosa opportunità per l’elaborazione di attività interdisciplinari.

Gli strumenti didattici di cui si avvale sono:

  • rappresentazioni grafiche;
  • cooperative-learning; peer-tutoring;
  • conversazioni basate su fatti tratti dall'esperienza quotidiana dell'alunno e del mondo che lo circonda;
  • realizzazione di cartelloni murali;
  • mezzi audiovisivi;
  • favole, canzoni e poesie con testi attinenti agli argomenti svolti;
  • giochi di coinvolgimento, giochi cooperativi, mimi, drammatizzazioni;
  • attività pratiche e manuali;
  • schede da completare;
  • utilizzo del libro di testo.

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Unità di lavoro 1 - Insieme

Competenza

L'alunno/a sa comportarsi correttamente in ogni circostanza attribuendo valore al rispetto e alla collaborazione.

Obiettivi di apprendimento

Riconoscere che la morale cristiana si fonda sul comandamento dell’amore di Dio e del prossimo come insegnato da Gesù.

Obiettivi

Scoprire l’importanza del vivere insieme.

Contenuti

Non sono solo.
Mi piace... so fare...
Con l'aiuto di tutti... si può!
Condividere.
Collaborare.

Attività

Racconti, drammatizzazioni, giochi e disegni che ci insegnano a stare bene insieme, a condividere e a collaborare.

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Unità di lavoro 2 - Fare festa

Competenze

L'alunno/a riconosce il significato cristiano del Natale e della Pasqua.

Compito di apprendimento

Realizza gli addobbi di Natale/Pasqua per la tua classe

Obiettivi di apprendimento

Riconoscere i segni cristiani del Natale e della Pasqua nell’ambiente.

Obiettivi

Riscoprire le diverse feste legate alla propria esperienza di vita.
Comprendere la festa come espressione di amicizia, di fraternità e di pace.
Comprendere il significato cristiano del Natale e della Pasqua.

Contenuti

Le mie feste personali.
Quando si fa festa e perché.
Simboli religiosi legati alla festa del Natale e della Pasqua.
La nascita, la morte e la resurrezione di Gesù.

Attività

Conversazione guidata sugli elementi che compongono una festa.
Analisi sull’ambiente circostante e riflessione sul significato degli addobbi natalizi/dei segni religiosi legati alla Pasqua.
Narrazione degli avvenimenti evangelici.
Riflessione sul significato cristiano del Natale e della Pasqua.

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Unità di lavoro 3 - Il Paese di Gesù

Competenze

L'alunno/a conosce le tradizioni e l'ambiente di vita al tempo di Gesù. Sa confrontali con quelli odierni.

Compito di apprendimento

Realizza con i tuoi compagni il plastico del paese di Gesù e del tuo paese.

Obiettivi di apprendimento

Conoscere Gesù di Nazareth, Emmanuele e Messia, crocifisso e risorto e come tale testimoniato dai cristiani.

Obiettivi

Conoscere le caratteristiche dell’ambiente di vita di Gesù.
Conoscere gli usi e i costumi principali al tempo di Gesù Cogliere analogie e differenze tra la propria vita e quella di Gesù.

Contenuti

Le feste di Gesù.
Il mio paese e il paese di Gesù.
L'abbigliamento oggi e al tempo di Gesù.
I giochi oggi e al tempo di Gesù.
La scuola oggi e al tempo di Gesù.

Attività

Gli alunni impareranno a conoscere la festa ebraica di Purim e saranno invitati a confrontarla con la festa di Carnevale.
I bambini costruiranno, poi, una casa tipica palestinese del tempo di Gesù che sarà confrontata con la propria; la stessa modalità verrà utilizzata per l'abbigliamento, i giochi e la scuola.

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Alunni in difficoltà

Se la «diversità» è un potenziale da valorizzare, ci si chiede allora come poter favorire l'insegnamento/apprendimento degli alunni in difficoltà. Il concetto di uguaglianza molto spesso è sinonimo di «omologazione»; e perciò va ribadito che ciascuno, come persona, è se stessa, «diversa». È l'insieme delle diversità che rende più ricca di umanità e di maturità una classe.
Questo principio deve far pensare ad una didattica per la/le diversità, che consenta di operare un'analisi delle varie «diversità» esistenti nel contesto-classe e programmare percorsi didatticamente percorribili da ciascuno nella misura delle proprie capacità, abilità, potenzialità.
A tal fine, le strategie che l'insegnante intende perseguire, a sostegno degli alunni in difficoltà, sono:

  • educare alla diversità;
  • facilitare un «normale» rapporto con gli altri;
  • gestire adeguatamente il lavoro di gruppo, utilizzando, ad esempio, il cooperative learning o il peer tutoring;
  • individuare gli apprendimenti «consentiti», cioè possibili per la loro capacità di apprendimento;
  • essenzializzare obiettivi e contenuti.

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Verifica e valutazione

Modalità di verifica degli apprendimenti.
Al termine di ogni unità di lavoro verranno verificate le conoscenze acquisite tramite conversazioni, letture, giochi, cartelloni di sintesi, brani o disegni da completare, vignette da riordinare in sequenze, domande, lavori di gruppo. L'acquisizione delle competenze sarà verificata mediante lo svolgimento di un compito di apprendimento.

Modalità di valutazione.
La valutazione, basata sulle conoscenze acquisite, sulla partecipazione, l'impegno e l'attenzione dimostrate nelle attività in classe, sarà orientata ad accertare il grado di apprendimento e le capacità dei bambini di riutilizzare (tenendo conto dell'età), a livello comportamentale e concettuale, quanto appreso (competenza). Il benessere dei bambini e la qualità delle relazioni all'interno del gruppo saranno indicatori della validità del percorso, per cui saranno tenuti in considerazione anche elementi forniti dall'autovalutazione degli alunni.

Criteri di autovalutazione.
L'insegnante baserà la valutazione dei percorsi e dei metodi utilizzando i seguenti criteri: flessibilità e differenziazione didattica; qualità del rapporto con i bambini; rispetto della diversità e delle reali potenzialità degli alunni; controllo dei percorsi di apprendimento per verificare il raggiungimento degli obiettivi programmati, l'efficacia delle strategie didattiche, con possibilità di rivedere le scelte effettuate, modificare le strategie, attuare interventi integrativi e di recupero.

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