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Programmazione didattica

anno scolastico 2010/2011

Classe Quarta
insegnante Flavia Di Narda

La programmazione si fonda sui principi enunciati nel Curricolo d’Istituto e fa riferimento ai traguardi di competenza in esso definiti, in ottemperanza alle Indicazioni per il Curricolo emanate dal Ministero nel 2007.

Premessa

Questo curricolo è stato pensato per perseguire alcune finalità formative generali che ne rappresentano il punto di riferimento:

  • per  promuovere la formazione di cittadini consapevoli del proprio ruolo e delle proprie responsabilità sociali;
  • per affermare l’idea di una prospettiva di convivenza civile, fondata sui valori dell’uguaglianza, della giustizia e del rispetto delle diversità;
  • per lo sviluppo di un’intelligenza duttile che non si limita a conservare passivamente una memoria consolidata, ma che sappia diventare protagonista della costruzione del proprio sapere, che sappia imparare ad imparare.

Il punto di partenza per l’avvio allo studio della storia sarà quello di attivare nei bambini forti motivazioni alla conoscenza del passato e sollecitare l’interesse verso la lettura e la comprensione storica del presente.
Il percorso storico che continua quello intrapreso nel precedente  anno scolastico e si completerà in classe quinta si fonda sull’analisi dei contributi formativi che l’educazione storica fornisce allo sviluppo del pensiero in termini di:

  • progressivo sviluppo di una positiva coscienza di sè
  • interesse per problemi e soluzioni attuali e del passato
  • acquisizione di conoscenze che diventano la base della rappresentazione della realtà;
  • acquisizione di capacità di base quali quelle di analisi, di sintesi, di inferenza, di concettualizzazione;
  • progressivo  sviluppo del pensiero complesso inteso come capacità di formulare ipotesi, di controllarle per dedurre conseguenze;
  • occasione per riflettere sul mondo dei valori;
  • responsabilità come disposizione a valorizzare il presente;
  • memoria, come capacità di comprendere e valorizzare il passato;
  • progettazione, come propensione a pensare in termini di responsabilità e partecipazione al futuro.

È evidente che l’educazione alla storia riveste un’importanza fondamentale nella formazione del cittadino di domani inteso come soggetto responsabile, partecipe e consapevole delle sue scelte, dei suoi diritti e dei suoi doveri rispetto alla comunità.
Infine è importante tenere presente la trasversalità interdisciplinare che diventa una condizione irrinunciabile per realizzare un sistema integrato dell’apprendimento. Essa si realizza nell’incontro di conoscenze mutuabili da contesti diversi, nella capacità di utilizzare competenze generabili in altri campi disciplinare e, importantissimo, nella comunicazione tra linguaggi e codici diversi.

Infatti, senza conoscenze la trasversalità sarebbe priva di contenuti e la competenza non potrebbe esercitarsi, così come senza procedure operazionali, linguaggi e codici le competenze non si trasferiscono da un campo all’altro restando confinate al sapere cui sono state generate. Per questo le tre aree disciplinari sono considerate in  stretta correlazione tra loro rispetto alle operazioni cognitive che concorrono a sviluppare, ma anche rispetto alle conoscenze e ai contenuti oggetto di studio.

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Obiettivi

Obiettivo formativo

Avvio di un percorso di riflessione sui processi storici finalizzato alla costruzione delle categorie spazio-temporali e alla produzione di una rete di conoscenze sul passato del mondo attraverso la contestualizzazione spazio-temporale di fatti, di avvenimenti e fenomeni.

Obiettivi di apprendimento

Sviluppare e consolidare le capacità

1. di operare con gli strumenti elementari della cronologia per organizzare e analizzare le informazioni sul passato

Contenuti

  • Le componenti del tempo fisico (successione, contemporaneità …)
  • I caratteri del tempo storico (disomogeneità, epoche, durate…)
  • Il tempo nella narrazione storica

Abilità e conoscenze

  • Operazioni sulle componenti del tempo fisico e storico (linea del tempo, successione, contemporaneità, ciclicità, durata, convenzionalità della misurazione del tempo).
  • Collocazione nello spazio e nel tempo di eventi, fatti e informazioni secondo una sequenza temporale.
  • Operazioni sul tempo storico: riconoscere le durate, individuare le congiunture, la sequenzialità degli avvenimenti; usare gli elementi di base della cronologia.
  • Comprendere e usare i termini cronologici convenzionali.
  • Organizzare temporalmente piccole quantità di informazioni sul passato

2. di avvicinarsi alle categorie costitutive della storia per comprendere che non tutti gli avvenimenti del passato diventano storia e che ciò che studiamo è il risultato di una selezione.

Contenuti

  • l’irreversibilità del tempo rispetto al passato: la realtà del passato non esiste, ma può essere ricostruita attraverso un processo fondato sulla ricerca, scoperta e elaborazione di tracce, fonti e documenti .
  • riconoscere le principali operazioni per costruire conoscenze sul passato: tematizzazione, analisi e uso delle fonti, elaborazione di informazioni;
  • analisi e comprensione di un testo storico

Abilità e conoscenze

  • riconoscere tipi di fonte e il loro utilizzo
  • cogliere aspetti problematici sui quali svolgere un’indagine
  • costruire e verificare ipotesi di ricerca
  • individuare relazioni causali tra i fenomeni e loro rappresentazione discorsiva (ricostruzione e spiegazione)
  • analizzare un testo, individuare i concetti di fondo, produrre una semplice rielaborazione personale del discorso storico)

3. di elaborare e rielaborare le conoscenze sul passato del mondo, storicizzabile mediante la strutturazione di quadri di civiltà per imparare a vedere il passato come sorgente del nostro presente.

Contenuti

  • ogni periodo storico deve essere contestualizzato nello spazio e nel tempo e riferito a determinati fattori ambientali;
  • approccio alla definizione e strutturazione degli indicatori storici: economia e vita materiale, organizzazione sociale, organizzazione politica, cultura (religione, arte, letteratura…);
  • categorie che riguardano i soggetti storici e le loro relazioni: l’uomo del Neolitico, le civiltà dei fiumi.

Abilità e conoscenze

Riconoscere:

  • il rapporto uomo-ambiente e le risposte che l’uomo ha trovato per soddisfare i propri bisogni di sussistenza e sopravvivenza della specie;
  • il modo in cui sono regolati i rapporti tra gli uomini ;
  • le modalità secondo cui si articola il potere;
  • le espressioni della fantasia e della spiritualità degli uomini;

 

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Metodologia

Ciò che si intende proporre agli alunni in questo anno scolastico non è la storia generalizzata intesa come somma di tutto ciò che è avvenuto in tutti i tempi e in tutti i luoghi secondo una narrazione cronologica, bensì un itinerario organizzato per moduli tematici secondo una connessione reticolare a nodi sempre più complessi, per mezzo dei quali il passato si va sempre più approfondendo nella durata e in uno spazio sempre più ampio. Il punto di partenza sarà il “vicino” della realtà locale e dell’esperienza vissuta nella comunità, per allargare l’orizzonte verso il più lontano e il lontanissimo nel tempo e nello spazio. Sarà un ripercorrere, a dimensione semplificata, il metodo della ricerca storica attraverso la delimitazione del campo di indagine, la formulazione di ipotesi che guideranno la ricognizione, la lettura e l’analisi delle fonti per imparare a raccontare brevi parti del discorso storico.

Si fisserà l’attenzione prima sulle permanenze proprie di ogni civiltà, per poi identificare le differenze essenziali di pochi grandi modelli di società. Si cercherà anche di avviare la collaborazione con i musei e le associazioni presenti sul territorio

L’intreccio con la geografia e le altre scienze sarà importante per ampliare il campo di indagine e sviluppare una sempre più ricca concezione del tempo e dello spazio come categorie generali di lettura della realtà.

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Modalità si verifica e valutazione

La valutazione degli apprendimenti indagherà sul percorso formativo degli alunni e si fonderà sulle osservazioni sistematiche degli atteggiamenti e dei metodi di lavoro messi in atto dagli alunni, affiancate da un limitato numero di verifiche somministrate in itinere e/o a conclusione dell’unità didattica attraverso prove strutturate volte a valutare l’acquisizione di abilità e conoscenze. La valutazione di queste prove sarà espressa in forma discorsiva ed evidenzierà gli aspetti positivi e le difficoltà rilevate nello svolgimento del compito.
Si valuterà anche la ricaduta delle attività proposte nei  termini della partecipazione e dell’interesse manifestati dagli alunni e del miglioramento delle capacità comunicativa del gruppo.

Ogni venerdì, inoltre, gli alunni si cimenteranno in un compito di autovalutazione nel quale ripenseranno alle attività svolte durante la settimana nei diversi ambiti disciplinari ed esprimeranno un giudizio rispetto alla loro partecipazione, all’impegno profuso e al livello di applicazione raggiunto. L’insegnante completerà con le sue osservazioni il resoconto che sarà fatto firmare dalle famiglie.

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