La direttiva ministeriale del 27/12/2012 e la Circolare Ministeriale n°8 del 6/8/2013 includono nei BES le seguenti situazioni: la disabilità, certificata in base alla Legge 104/1992; i disturbi specifici di apprendimento (DSA) certificati in base alla Legge 170/2010; le situazioni di svantaggio socio-economico, linguistico e culturale, per le quali non è prevista certificazione, ma che devono comunque godere del diritto alla personalizzazione dell’apprendimento.

L’inserimento degli alunni con disabilità richiede che la scuola elabori un progetto di integrazione volto a promuovere lo sviluppo delle potenzialità dei singoli.
Per ciascun alunno la scuola, in collaborazione con la famiglia e gli specialisti dei servizi socio-sanitari, predispone un apposito piano educativo individualizzato (PEI). L’elaborazione del documento e l’attuazione degli interventi da esso previsti sono operazioni che richiedono la corresponsabilità di tutti i docenti curricolari, i quali concorrono, insieme all’insegnante specialista, alla realizzazione del progetto educativo individuato.
L’insegnante per le attività di sostegno rappresenta una risorsa qualificata che garantisce il necessario supporto specialistico all’alunno disabile e, insieme, offre all’intera classe maggiori opportunità di risposta ai bisogni educativi.
Pertanto, l’insegnante di sostegno assume la contitolarità delle classi in cui opera ed è corresponsabile dell’andamento complessivo dell’attività didattica, così come la programmazione del percorso individualizzato è di competenza di tutti i docenti del team, anche nelle ore curricolari in cui l’insegnante specialista non è presente nella classe.
Di norma, l’intervento di sostegno ha luogo in classe e comporta l’adozione di metodologie e strategie organizzate in funzione dei diversi stili e delle diverse attitudini cognitive, la suddivisione  della classe in piccoli gruppi o per attività di laboratorio, senza, però,  tralasciare l’insegnamento  individualizzato (uno a uno) da programmare in funzione di obiettivi e finalità specifici e in relazione ai bisogni dell’ alunno.
È escluso il rapporto uno a uno con la sola assistente.

Al fine dell’inclusione scolastica degli alunni con disabilità, la scuola si attiva per:

La valutazione, espressa in decimi, si riferisce ai processi e agli obiettivi di apprendimento indicati nel Piano Educativo Individualizzato

L’Istituto si attiva per

Agli alunni con diagnosi di DSA l’Istituto provvede a garantire:

Per aiutare gli alunni in situazioni di svantaggio la scuola mette in atto un modello organizzativo e didattico flessibile, usa metodologie pluralistiche, favorisce l’uso di linguaggi diversi, organizza laboratori, attività varie, gite, visite guidate nel territorio.