Majd il glorioso

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Titolo: Majd il glorioso

Autore: Pingue Antonino

Editore: Sinnos, 2005

Ubicazione: Sedegliano

“Sorridi al sole tutto il giorno e la notte la luna ti porterà bei sogni”, ricorda sempre la nonna al piccolo Majd. Questo coraggioso ragazzino palestinese è protagonista di un libro scritto dallo sceneggiatore Antonino Pingue e illustrato da Giulia Moroni.

I testi, semplici ma molto curati, sono accompagnati da svariate immagini che stuzzicano la fantasia del lettore. Figure nitide, dai contorni marcati e dai vivaci colori, si alternano a sfumati paesaggi e a ombre scure di militari inquietanti

La guerra secondo Majd. Una bomba è scoppiata a Tel Aviv. Secondo la famiglia di Majd anche il giorno seguente sarebbe meglio non uscire di casa. “Ma io sono Majd il glorioso e non mi arrendo mai. Così decido che è giunto il momento di scappare dalla finestra”. In questo modo ha inizio la nostra avventura in Cisgiordania. Attraverso lo sguardo e le parole del bambino, l’autore vuole farci osservare la guerra da un punto di vista singolare e privilegiato. Avete mai pensato ad un Carro Armato come a un ‘gigante cagone’? Majd sì. Secondo lui i giganti quando hanno il mal di pancia fanno lo stesso fracasso dei Carri Armati quando entrano in città. E i posti di blocco? “Dicono che sono necessari per via delle bombe [..] e siccome la faccenda è bloccata da anni e non si sblocca allora mettono i Posti di Blocco”. Il che per Majd è una grossa contraddizione. E il muro? Quel muro costato al governo israeliano più di un milione di dollari al chilometro? “Chi ha avuto la bella idea di mettere un muro lunghissimo che taglia le colline e il deserto e i prati come se fossero tutti uguali?”, si chiede Majd cercando di oltrepassarlo. Uno dei soldati che ostacola il suo cammino, rimane indelebile nella mente del piccolo per le parole che gli rivolge. Infatti, con sguardo minaccioso e tono sprezzante il militare definisce “il nulla” la zona in cui si trova la casa del bambino. Inorgoglito e arrogante chiarisce invece che al di là del muro, dove il soldato abita,“c’è un… Paese”.

Il sole è tramontato sui campi profughi palestinesi. Il viaggio è terminato e per il ragazzino è giunta l’ora di tornare a casa. Prima di addormentarsi il piccolo riflette. Vorrebbe poter dire a quel militare che “è difficile stabilire chi ha un paese e chi non ce l’ha, chi è un terrorista e chi è un soldato”! Di una cosa invece è sicuro: “I grandi quando fanno la guerra non capiscono nulla ma devono far finta di capirci tutto”.

Un progetto di pace. Nelle ultime pagine del libro, al termine della storia, viene presentata la Library on Wheels for Nonviolence & Peace (LOWNP), fondata nel 1986 da Nafez Assaily. Attraverso la lettura, la biblioteca mobile, che ha sede nel centro storico del vecchio mercato di al- Khalil (Hevron), vuole diffondere tra i ragazzi la cultura della pace e della non violenza. I libri venivano inizialmente portati nelle cittadine e nei villaggi della Cisgiordania da un mulo, sostituito ora da un camioncino bianco. Alcune volte, per la felicità dei bambini, ad accompagnare la biblioteca mobile c’è il cantastorie, che narra leggende e fiabe palestinesi. Altre il “Teatro dei burattini” che racconta loro storie di popoli vicini e lontani. Grazie ad alcuni corsi organizzati dagli operatori della Biblioteca i ragazzi di Hevron, tra le altre cose, hanno anche imparato ad utilizzare internet.

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