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Istituto Comprensivo di Basiliano e Sedegliano

Scuole statali dei Comuni di Basiliano, Coseano, Flaibano, Mereto di Tomba, Sedegliano (Ud)

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Programmazione didattica

Scuola Primaria di Flaibano

anno scolastico 2016/2017

Classe Prima
insegnante Monica Cucchiaro

Progettazione Insegnamento della Religione Cattolica

Curricolo disciplinare

Natura e finalità dell'IRC

L'Insegnamento della Religione Cattolica è una disciplina scolastica a tutti gli effetti. Non è mossa da finalità catechistiche, ma si qualifica come proposta culturale offerta a tutti, in quanto opportunità preziosa per la conoscenza del cristianesimo, radice di tanta parte della cultura italiana ed europea. Ha una notevole rilevanza per la comprensione del patrimonio storico-artistico italiano e contribuisce a dare una risposta specifica al bisogno di significato che ciascuno ha in sé.

La scuola riconosce il valore della realtà religiosa come un dato storicamente, culturalmente e moralmente incarnato nella realtà sociale, in cui il bambino vive.
In tal senso l'IRC si propone come insegnamento che va oltre le personali scelte di fede, è una disciplina scolastica che ha un valore per la crescita della persona e la comprensione della realtà in cui siamo inseriti e si offre come strumento per la realizzazione di finalità educative e formative.
Partendo, perciò, dall'esperienza acquisita dall'alunno e anche al fine di consentirgli un rapporto consapevole e completo con l'ambiente, è compito della scuola promuovere:

  • lo sviluppo socio-affettivo e psicologico dell'alunno;
  • la conoscenza degli elementi essenziali per la graduale riflessione sulla realtà religiosa nella sua espressione storica, culturale, sociale;
  • la conoscenza e il rispetto delle posizioni che le persone variamente adottano in ordine alla realtà religiosa;
  • la comprensione e l'apprezzamento dei valori del messaggio cristiano;
  • la valorizzazione della conoscenza e del dialogo con altre tradizioni religiose presenti nella società multietnica e multireligiosa;

ovvero:

  • il riconoscimento dei valori religiosi nella vita dei singoli e della società;
  • il rispetto e la garanzia del pluralismo religioso;
  • il rispetto e la garanzia della libertà di coscienza di ogni persona.

NUCLEI FONDANTI dell'IRC

  • Dioeluomo, con i principali riferimenti antropologici e storici del cristianesimo;
  • laBibbiaelefonti, per offrire una base documentale alla conoscenza;
  • illinguaggioreligioso,nelle sue declinazioni verbali e non verbali;
  • ivalorieticiereligiosi, per illustrare il legame che unisce gli elementi religiosi con la crescita del senso morale e lo sviluppo di una convivenza civile e responsabile.

METODOLOGIA

L’IRC si propone nel rispetto del processo di crescita della persona e con modalità diversificate a seconda della fascia d’età, approfondendo le implicazioni antropologiche, sociali e valoriali e promuovendo un confronto mediante il quale la persona riflette e si orienta. Emerge così un ulteriore contributo dell’IRC alla formazione di persone capaci di dialogo e di rispetto delle differenze, di comportamenti di reciproca comprensione, in un contesto di pluralismo culturale e religioso. In tal senso l’IRC si offre anche come preziosa opportunità per l’elaborazione di attività interdisciplinari.

Gli strumenti didattici di cui si avvale sono:

  • rappresentazioni grafiche;
  • cooperative-learning; peer-tutoring;
  • conversazioni basate su fatti tratti dall'esperienza quotidiana dell'alunno e del mondo che lo circonda;
  • realizzazione di cartelloni murali;
  • mezzi audiovisivi;
  • favole, canzoni e poesie con testi attinenti agli argomenti svolti;
  • giochi di coinvolgimento, giochi cooperativi, mimi, drammatizzazioni;
  • attività pratiche e manuali;
  • schede da completare;
  • utilizzo del libro di testo.

ALUNNI IN DIFFICOLTÀ

Se la «diversità» è un potenziale da valorizzare, ci si chiede allora come poter favorire l'insegnamento/apprendimento degli alunni in difficoltà. Il concetto di uguaglianza molto spesso è sinonimo di «omologazione»; e perciò va ribadito che ciascuno, come persona, è se stessa, «diversa». È l'insieme delle diversità che rende più ricca di umanità e di maturità una classe.
Questo principio deve far pensare ad una didattica per la/le diversità, che consenta di operare un'analisi delle varie «diversità» esistenti nel contesto-classe e programmare percorsi didatticamente percorribili da ciascuno nella misura delle proprie capacità, abilità, potenzialità.
A tal fine, le strategie che l'insegnante intende perseguire, a sostegno degli alunni in difficoltà, sono:

  • educare alla diversità;
  • facilitare un «normale» rapporto con gli altri;
  • gestire adeguatamente il lavoro di gruppo, utilizzando, ad esempio, il cooperative learning o il peer tutoring;
  • individuare gli apprendimenti «consentiti», cioè possibili per la loro capacità di apprendimento;
  • essenzializzare obiettivi e contenuti.

VERIFICA E VALUTAZIONE

Modalità di verifica degli apprendimenti.
Al termine di ogni unità formativa verranno verificate le conoscenze acquisite tramite conversazioni, letture, giochi, cartelloni di sintesi, brani o disegni da completare, vignette da riordinare in sequenze, domande e lavori di gruppo. L'acquisizione delle competenze sarà verificata mediante lo svolgimento di un compito di apprendimento.

Modalità di valutazione.
La valutazione, basata sulle conoscenze acquisite, sulla partecipazione, l'impegno e l'attenzione dimostrate nelle attività in classe, sarà orientata ad accertare il grado di apprendimento e le capacità dei bambini di riutilizzare (tenendo conto dell'età), a livello comportamentale e concettuale, quanto appreso (competenza). Il benessere dei bambini e la qualità delle relazioni all’interno del gruppo saranno indicatori della validità del percorso, per cui saranno tenuti in considerazione anche elementi forniti dall’autovalutazione degli alunni.

Criteri di autovalutazione.
L'insegnante baserà la valutazione dei percorsi e dei metodi utilizzando i seguenti criteri: flessibilità e differenziazione didattica; qualità del rapporto con i bambini; rispetto della diversità e delle reali potenzialità degli alunni; controllo dei percorsi di apprendimento per verificare il raggiungimento degli obiettivi programmati, efficacia delle strategie didattiche con possibilità di rivedere le scelte effettuate, modificazione in itinere delle strategie adottate, attuazione di interventi integrativi e di recupero.

Progettazione annuale

Unità tematica n.1

Traguardi per lo sviluppo delle competenze

L'alunno:

  • sa comportarsi correttamente in ogni circostanza attribuendo valore al rispetto e alla collaborazione

Obiettivi di apprendimento

DIO E L'UOMO:

  • individuare i tratti essenziali della Chiesa e della sua missione

VALORI ETICI E RELIGIOSI:

  • riconoscere che la morale cristiana si fonda sul comandamento dell’amore di Dio e del prossimo come insegnato da Gesù

Contenuti

  • non sono solo
  • mi piace... so fare...
  • con l'aiuto di tutti... si può!
  • condividere
  • collaborare

Attività

  • racconti, drammatizzazioni, giochi e disegni che ci insegnano a stare bene insieme, a condividere e a collaborare

Unità tematica n.2

Traguardi per lo sviluppo delle competenze

L'alunno:

  • riconosce il significato cristiano del Natale e della Pasqua

Obiettivi di apprendimento

DIO E L'UOMO:

  • conoscere Gesù di Nazareth

LA BIBBIA E LE ALTRE FONTI:

  • ascoltare alcune pagine bibliche fondamentali

IL LINGUAGGIO RELIGIOSO:

  • riconoscere i segni cristiani del Natale e della Pasqua nell’ambiente

Contenuti

  • le mie feste personali
  • quando si fa festa e perché
  • simboli religiosi legati alla festa del Natale e della Pasqua
  • la nascita, la morte e la resurrezione di Gesù

Attività

  • conversazione guidata sugli elementi che compongono una festa
  • analisi sull’ambiente circostante e riflessione sul significato degli addobbi natalizi/dei segni religiosi legati alla Pasqua
  • narrazione degli avvenimenti evangelici
  • riflessione sul significato cristiano del Natale e della Pasqua

Unità tematica n.3

Traguardi per lo sviluppo delle competenze

L'alunno:

  • conosce le tradizioni e l'ambiente di vita al tempo di Gesù. Sa confrontali con quelli odierni

Obiettivi di apprendimento

DIO E L'UOMO:

  • conoscere Gesù di Nazareth

LA BIBBIA E LE ALTRE FONTI:

  • ascoltare alcune pagine bibliche fondamentali

Contenuti

  • le feste di Gesù
  • il mio paese e il paese di Gesù
  • l'abbigliamento oggi e al tempo di Gesù
  • i giochi oggi e al tempo di Gesù
  • la scuola oggi e al tempo di Gesù

Attività

  • gli alunni impareranno a conoscere la festa ebraica di Purim e saranno invitati a confrontarla con la festa di Carnevale
  • i bambini costruiranno, poi, una casa tipica palestinese del tempo di Gesù che sarà confrontata con la propria
  • la stessa modalità verrà utilizzata per l'abbigliamento, i giochi e la scuola

 

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