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Istituto Comprensivo di Basiliano e Sedegliano

Scuole statali dei Comuni di Basiliano, Coseano, Flaibano, Mereto di Tomba, Sedegliano (Ud)

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Programmazione didattica

Scuola dell'Infanzia di Coseano

anno scolastico 2015/2016

Programmazione annuale di Religione cattolica Scuola dell'infanzia
insegnante Sonia Serafini

Programmazione annuale di Religione cattolica

Le Indicazioni Nazionali presentano il profilo psicologico del bambino dai 3 ai 5 anni come quello di un bambino culturale, relazionale, capace di comunicare, competente conoscitore dell’altro e del mondo. Le Indicazioni per l’IRC approfondiscono poi gli aspetti che riguardano la sua dimensione religiosa, dove il bambino elabora le domande di senso e le prime risposte ad esse, aprendosi così all’intuizione di un Altro che, prima viene identificato con i genitori, ma che poi li trascende come Qualcuno di più grande. In molte esperienze infantili raccontate da adulti l’intuizione dell’esistenza di Dio è accompagnata da sentimenti di sicurezza e di fiducia nella vita.

Il percorso educativo per l’anno scolastico 2015-2016 avrà come filo conduttore il tema “ Un arcobaleno di relazioni “. Questo percorso avrà come centralità il tema della famiglia intesa come palestra di legami che facilitano appartenenza e identificazione, non legata al contenuto ma al rapporto tra le persone. Famiglia è dove ci sono delle persone che si vogliono bene, è dove si creano relazioni positive. Infatti il bambino proietta sui genitori tutte le sue emozioni perché li percepisce come assoluti ed onnipotenti ed è importante la risposta che questi forniscono, perché essi hanno un’influenza enorme sul bambino ed è bello e buono se sono positivi, armonici e vicini al figlio perché la loro presenza rappresenta la base del pensiero sul futuro e sulla gestione delle emozioni. Famiglia è anche comunità dove si vivono emozioni, si creano legami che ci permettono di cogliere il buono e il positivo che c’è nell’altro per diffondere la cultura dell’accoglienza, della tolleranza e del perdono com’è nel messaggio cristiano.

I traguardi sono:

  1. Sviluppare la conoscenza di sé e costruirne un’immagine positiva attraverso la conquista dell’autonomia.
  2. Esprimere emozioni, sentimenti, bisogni, in maniera adeguata.
  3. Esprimere con il corpo la propria esperienza religiosa per cominciare a manifestare adeguatamente con i gesti le proprie interiorità, emozioni e immaginazione.
  4. Accorgersi se, e in che senso, pensieri, azioni e sentimenti degli altri mostrino differenze rispetto a sé; porsi dei perché e tenerne conto con rispetto.
  5. Accettare regole di comportamento per una convivenza pacifica.
  6. Lavorare in gruppo, discutendo per darsi regole di azione, progettando insieme e imparando sia a valorizzare le collaborazioni, sia ad affrontare eventuali defezioni.
  7. Assumersi delle responsabilità negli incarichi e nelle attività.
  8. Conoscere la propria realtà territoriale (luoghi, storie, tradizioni) per sviluppare il senso di appartenenza e incontrare quella di altri bambini (vicini e lontani) per un confronto sereno.
  9. Interrogarsi su temi esistenziali come: l’origine della vita e del cosmo, il ruolo dell’uomo nell’universo, dell’esistenza di Dio, a partire dalle diverse risposte elaborate e testimoniate in famiglia e nelle comunità di appartenenza.

L’osservazione occasionale e sistematica dei bambini, la documentazione delle loro attività, consentiranno di cogliere e valutare le loro esigenze, di riequilibrare le proposte educative in base alla qualità delle loro risposte e di condividerle con le famiglie.

E’ finalizzata alla comprensione e interpretazione dei comportamenti e li contestualizza e analizza nei loro significati.
Compito della scuola e dell’insegnamento è infatti quello di identificare processi aperti da promuovere, sostenere e rafforzare per consentire ad ogni bambino di esprimere al meglio le sue capacità nelle diverse situazioni. Punto centrale dell’educazione religiosa è la storia di Gesù. Un itinerario attraverso la sua vita ed i suoi insegnamenti,
ci permette la valorizzazione di quanto vi è di spontaneamente religioso e morale nell’esperienza concreta di ogni bambino e una motivazione all’assunzione di atteggiamenti adeguati. Verranno di conseguenza approfonditi atteggiamenti di accoglienza, perdono, rispetto, pace, aiuto, ascolto e collaborazione reciproci che emergono come indicazioni etiche e valoriali dai racconti e dai gesti di Gesù.

Obiettivi specifici di apprendimento I.R.C.

  1. Osservare il mondo che viene riconosciuto dai cristiani e da tanti uomini religiosi come dono di Dio Creatore.
  2. Scoprire la persona di Gesù di Nazareth come viene presentata dai Vangeli e come viene celebrata nelle feste cristiane.
  3. Individuare i luoghi di incontro della comunità cristiana e le espressioni del comandamento dell’amore testimoniato dalla Chiesa.

Piano annuale IRC - Scuola dell'infanzia

Bambino

LINGUAGGI, CREATIVITA’, ESPRESSIONE.

Riconosce alcuni linguaggi simbolici e figurativi caratteristici delle tradizioni e della vita dei cristiani (segni, feste, preghiere, canti, gestualità, spazi, arte), per poter esprimere con creatività il proprio vissuto religioso.

I DISCORSI E LE PAROLE.

Impara alcuni termini del linguaggio cristiano, ascoltando semplici racconti biblici, ne sa narrare i contenuti riutilizzando i linguaggi appresi, per sviluppare una comunicazione significativa anche in ambito religioso.

IL SE’ E L’ALTRO.

Scopre nei racconti del Vangelo la persona e l’insegnamento di Gesù, da cui apprende che Dio è Padre di tutti e che la Chiesa è la comunità di uomini e donne unita nel suo nome, per sviluppare un positivo senso di sé e sperimentare relazioni serene con gli altri, anche appartenenti a differenti tradizioni culturali e religiose.

IL CORPO E IL MOVIMENTO.

Riconosce nei segni del corpo l’esperienza religiosa propria e altrui per cominciare a manifestare anche in questo modo la propria interiorità, l’immaginazione e le emozioni.

LA CONOSCENZA DEL MONDO.

Osserva con meraviglia ed esplora con curiosità il mondo, riconosciuto dai cristiani e da tanti uomini religiosi come dono di Dio Creatore, per sviluppare sentimenti di responsabilità nei confronti della realtà, abitandola con fiducia e speranza.

Criteri metodologici

  1. L’accoglienza, in quanto favorisce nel bambino la percezione positiva di sé e la costruzione dell’identità, inoltre promuove l’incontro con gli altri.
  2. La valorizzazione dell’esperienza, dei vissuti e riflessione sugli stessi.
  3. La valorizzazione delle capacità.
  4. La ricerca, l’analisi, la comunicazione.
  5. Privilegiare attività di gruppo, giochi spontanei.
  6. Attraverso le attività di gruppo rinforzare i contenuti.
  7. Approfittare di situazioni occasionali e non, per favorire sentimenti di bontà, perdono, donazione.

Le attività educative saranno organizzate per livelli di età. Verrà dato risalto al linguaggio dei segni perché consono al cristianesimo e perché agevola l’intuizione del messaggio evangelico. Ci serviremo dei:

Segni relazionali:
attraverso il vissuto quotidiano, il bambino sperimenta la gioia dello stare insieme, i gesti d'affetto, il valore del rispetto e della condivisione.

Segni creaturali:
il bambino sta scoprendo il mondo che lo circonda, gli si farà gustare la bellezza del creato e delle creature sentite dai cristiani come riflessi della bellezza, presenza, gratuità di Dio.

Segni biblici:
la PARABOLA che offre elementi di meditazione del messaggio evangelico.

Segni liturgici:
la LUCE, il PANE, i GESTI elementi sensibili che per i cristiani rimandano al rapporto di comunione con Gesù.

Strumenti e mezzi

Le modalità concrete d'intervento, sono quelle proprie della scuola dell’infanzia. ATTIVITA’ LUDICHE: giochi finalizzati a precise esperienze (es. far scoprire concetti di fratellanza, perdono, pace, festa...)
ATTIVITA’ DI OSSERVAZIONE: dell’ambiente circostante anche con uscite dagli ambienti scolastici.
ATTIVITA' DI ASCOLTO: dei brani dell’antico e nuovo testamento.
ATTIVITA' ESPRESSIVE: interiorizzazioni di esperienze fatte con dialoghi, canti, drammatizzazioni.
ATTIVITA' GRAFICO- PITTORICHE – MANIPOLATIVE. ATTIVITA’ DI RICERCA.

Tempi e spazi

I tempi e gli spazi verranno determinati collegialmente all’interno della programmazione didattica delle sedi. Una curiosità, una domanda, possono sorgere improvvisamente, l’insegnante sarà attenta a cogliere e ad offrire risposte pertinenti, onde non eludere l'istanza "religiosa" dei piccoli.
Tutti gli spazi presenti nella scuola quali: aula, salone, giardino, sala motoria, angolo della pittura e altri angoli eventualmente strutturati potranno essere utilizzati per svolgere le attività d’I.R.C.
L'educazione religiosa è prevista in ore 1,30 settimanali per sezione durante l'arco dell'anno.

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