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Istituto Comprensivo di Basiliano e Sedegliano

Scuole statali dei Comuni di Basiliano, Coseano, Flaibano, Mereto di Tomba, Sedegliano (Ud)

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Programmazione didattica

Scuola Secondaria di primo grado di Sedegliano

anno scolastico 2014/2015

Classe prima (1A, 1B)
insegnante Catia Matiz

Programmazione di Religione

Traguardi di competenza e obiettivi di apprendimento

Competenze

(indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche in situazioni di studio, di lavoro e di vita sociale)

  • L'alunno è aperto alla sincera ricerca della verità e sa interrogarsi sul trascendente e porsi domande di senso cogliendo l'intreccio tra dimensione religiosa e culturale. A partire dal contesto in cui vive, sa interagire con persone di religione differente, sviluppando un'identità capace di accoglienza,m confronto e dialogo.
  • Individua, a partire dalla Bibbia, le tappe essenziali e i dati oggettivi della storia della salvezza della vita e dell'insegnamento di Gesù, del Cristianesimo e li confronta con le vicende della storia civile passata e recente elaborando criteri per avviarne una interpretazione consapevole.
  • Riconosce i linguaggi espressivi della fede (simboli, preghiere, riti, ecc.) ne individua le tracce presenti in ambito locale, italiano, europio e nel mondo, imparando ad apprezzarli dal punto di vista artistico, culturale e spirituale.
  • Coglie le implicazioni etiche della fede cristiana e le rende oggetto di riflessione in vista di scelte di vita progettuali e responsabili. Inizia a confrontarsi con la complessità dell'esistenza e impara a dare valore ai propri comportamenti, per relazionarsi in maniera armoniosa con se stesso, con gli altri, con il mondo che lo circonda.

Obiettivi di apprendimento (insieme di conoscenze e abilità)

L'alunno:

    1. Coglie il significato e il valore dell’IRC;
    2. coglie nelle domande dell'uomo e in tante sue esperienze tracce di una ricerca religiosa;
    3. sa adoperare la Bibbia come documento storico-culturale e apprende che nella fede della Chiesa è accolta come Parola di Dio;
    4. Individua il contenuto centrale di alcuni testi biblici e avvalendosi di adeguati metodi interpretativi;
    5. scopre in alcune esperienze quotidiane che l'uomo si pone interrogativi sul senso della vita;
    6. scopre le caratteristiche delle divinità di alcune religione del passato;
    7. conosce alcune tappe della storia del popolo di Israele;
    8. identifica i tratti fondamentali della figura di Gesù nei Vangeli e confrontarli con i dati della ricerca storica;
    9. analizza alcuni miracoli per coglierne la struttura e il significato;
    10. Riconosce che i miracoli di Gesù sono gesti di salvezza che evocano l'amore di Dio per l'uomo;
    11. apprezza l'esperienza umana di Gesù intuendone il significato di salvezza che ad esso riconoscono i cristiani;
    12. conosce l'origine e la tradizione del presepe e dell'albero di Natale;

Unità di apprendimento e relativi contenuti

L'uomo domanda, le religioni rispondono:

  • in che cosa credevano i primi uomini;
  • la religione degli egizi

Sfogliando la Bibbia .

  • L'origine, il contenuto e la struttura del testo biblico;
  • Come si usa la Bibbia
  • Le lingue della Bibbia;
  • Bibbie diverse;
  • La Bibbia e il Corano;

Chi sei tu, Gesù di Nazareth?

  • L'identità storica di Gesù Cristo;
  • Gesù di Nazareth, la sua vita e il suo ambiente;
  • Il Natale (origine delle tradizioni dell'albero e del presepe);
  • Gesù di Nazareth, le sue opere, le sue parole;
  • Gesù nell'Islam e nell'Ebraismo;
  • Gesù per i cristiani

Metodologie e strategie didattiche da utilizzare

L’IRC, nel tener conto della centralità dell’alunno e della sua esperienza, privilegia un percorso didattico che prende l’avvio dall’individuazione delle conoscenze e delle abilità già in possesso e delle disposizioni (ascolto, comprensione, empatia, pensare flessibile, porre domande e problemi...) sulle quali organizzare i contenuti e processi di apprendimento.

Per “cogliere la portata umanizzante della proposta cristiana”, si adotteranno i seguenti principi didattici:

  • correlazione tra l’esperienza e il dato di fede;
  • confronto con il territorio;
  • essenzialità come fedeltà ai nuclei fondanti del dato cristiano fede,
  • interazione tra discipline e relativi OA;
  • organicità che integri le conoscenze con un accostamento più diretto e partecipato (abilità).

L’accostamento e la comprensione del dato religioso (didattica per concetti) si articola su tre versanti:

  • il versante della dimensione storico-rivelata espressa nel dato cristiano-cattolico;
  • il versante delle fonti, con un’attenzione particolare alla Bibbia e al suo linguaggio,
  • il versante del rispetto e del dialogo con altre confessioni religioni e altre convinzioni.

Per facilitare il conseguimento dei traguardi formativi saranno privilegiati i seguenti metodi:

  • conversazioni esplorative per individuare conoscenze e concetti spontanei degli alunni circa determinati contenuti;
  • esercitazioni su materiali strutturati per l’acquisizione e il consolidamento di abilità strumentali, di concetti e relazioni;
  • attività ordinate all’approfondimento, alla rielaborazione o al trasferimento di schemi operativi, concetti, relazioni già conosciuti,
  • attività per riprodurre vissuti, verbalizzare le proprie esperienze e pensieri; narrazioni, letture guidate e commentate di brani proposti dall’insegnante per problematizzare, approfondire, integrare;
  • realizzazione di disegni e cartelloni.
  • proiezione e commento di audiovisivi (foto, diapositive, video, lucidi, cartelloni);
  • utilizzo di cd-rom interattivi e ricerca su Internet;
  • lavori individuali, a coppie a piccoli gruppi;
  • conversazioni guidate per verbalizzare concetti, formulare ipotesi interpretative, sintetizzare l’attività svolta;
  • incontri diretti con testimoni e realtà del territorio;
  • esercitazioni con il testo biblico;
  • visite guidate.

Recupero e potenziamento

Tenendo conto che per l'IRC è prevista una sola ora settimanale di lezione, le attività di recupero per gli alunni in difficoltà saranno effettuate durante la lezione, mediante un'osservazione costante dell'esecuzione dei lavori assegnati, la riduzione e la semplificazione dei contenuti e delle consegne, la gratificazione dei risultati positivi ottenuti, anche se minimi, la guida da parte dell'insegnante.
Se le problematiche riguarderanno l'area comportamentale, si adotteranno le seguenti strategie: richiamo verbale a un maggiore senso di responsabilità, riflessione sul proprio comportamento, assegnazione di incarichi, incoraggiamento e rinforzo dei comportamenti corretti.

Verifiche

Considerando che la verifica conclude il processo di insegnamento-apprendimento e che, perciò, è strettamente collegato al lavoro effettuato in classe con gli alunni, vengono indicate in linea generale le tipologie di verifica che si possono utilizzare: elaborazioni personali e di gruppo, domande orali, compiti in situazione, simulazioni.

Criteri di valutazione

La valutazione rappresenta un momento importante nel processo educativo e dovrà fondarsi su criteri che permettano:

  • All’insegnante di constatare quali siano i progressi nell’apprendimento e la crescita globale della personalità dell’alunno;
  • All’allievo di cogliere, attraverso lo sviluppo delle proprie capacità, le attitudini particolari che possiede e di potenziarle in vista di una scelta futura;
  • Ai genitori di accompagnare il ragazzo nel suo percorso di crescita.

I criteri per la valutazione, che non sarà mai espressa in termini definitivi, potranno essere.

  • l’oggettività;
  • la verifica periodica.

La valutazione risulterà come la sintesi fra la misurazione di dati quantitativi (verifiche, prove oggettive…) e la descrizione di dati qualitativi (processi, atteggiamenti, stili…)

Si rileveranno quindi nell’alunno, trasformazioni di tipo cognitivo e metacognitivo attraverso osservazioni di processo riferite ai seguenti indicatori:

  • interesse;
  • partecipazione
  • impegno;
  • comportamento;
  • socializzazione;
  • metodo di lavoro (autonomia, efficacia, utilizzo delle procedure);
  • collaborazione;
  • rispetto degli altri.

Inoltre si presterà particolare attenzione alla cura e alla verifica giornaliera del miglioramento dello “stare a scuola”, cioè del vivere questo delicato e difficile momento di crescita, del relazionarsi con se stessi e con gli altri, con i problemi, la cultura e quant’altro si presenterà anche casualmente.

Rapporti con le famiglie

I rapporti con le famiglie sono curati tramite:

  • comunicazioni scritte attraverso libretto personale;
  • colloqui negli orari di ricevimento del docente;
  • colloqui durante i ricevimenti generali dell’Istituto. Sono previsti quattro momenti di incontro generale e ricevimento genitori; ad ottobre, in occasione della presentazione della classe, a dicembre e ad aprile, a febbraio, in occasione della consegna delle schede di valutazione.

I rapporti scuola-famiglia si mantengono sul piano della fiducia e della reciproca collaborazione.

Testo di riferimento

TITOLO: “Un popolo in cammino” volume unico
AUTORI: Carla e Stefano Croci
EDITORE: Elledici - Il Capitello

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