logo dell'Istituto Comprensivo di Sedegliano

Istituto Comprensivo di Basiliano e Sedegliano

Scuole statali dei Comuni di Basiliano, Coseano, Flaibano, Mereto di Tomba, Sedegliano (Ud)

Ora sei in: home > insegnanti > programmazione 2014/2015 > Scuola Primaria di Flaibano > religione - classe quarta

Programmazione didattica

Scuola Primaria di Flaibano

anno scolastico 2014/2015

Classe quarta
insegnante Monica Cucchiaro

Programmazione di Religione

Natura e finalità dell'IRC

L'Insegnamento della Religione Cattolica è una disciplina scolastica a tutti gli effetti. Non è mossa da finalità catechistiche, ma si qualifica come proposta culturale offerta a tutti, in quanto opportunità preziosa per la conoscenza del cristianesimo, radice di tanta parte della cultura italiana ed europea. Ha una notevole rilevanza per la comprensione del patrimonio storico-artistico italiano e contribuisce a dare una risposta specifica al bisogno di significato che ciascuno ha in sé.

La scuola riconosce il valore della realtà religiosa come un dato storicamente, culturalmente e moralmente incarnato nella realtà sociale, in cui il bambino vive.
In tal senso l'IRC si propone come insegnamento che va oltre le personali scelte di fede, è una disciplina scolastica che ha un valore per la crescita della persona e la comprensione della realtà in cui siamo inseriti e si offre come strumento per la realizzazione di finalità educative e formative.
Partendo, perciò, dall'esperienza acquisita dall'alunno e anche al fine di consentirgli un rapporto consapevole e completo con l'ambiente, è compito della scuola promuovere:

  • lo sviluppo socio-affettivo e psicologico dell'alunno;
  • la conoscenza degli elementi essenziali per la graduale riflessione sulla realtà religiosa nella sua espressione storica, culturale, sociale;
  • la conoscenza e il rispetto delle posizioni che le persone variamente adottano in ordine alla realtà religiosa;
  • la comprensione e l'apprezzamento dei valori del messaggio cristiano;
  • la valorizzazione della conoscenza e del dialogo con altre tradizioni religiose presenti nella società multietnica e multireligiosa;

ovvero:

  • il riconoscimento dei valori religiosi nella vita dei singoli e della società;
  • il rispetto e la garanzia del pluralismo religioso;
  • il rispetto e la garanzia della libertà di coscienza di ogni persona.

Nuclei fondanti dell'IRC

  • Dio e l’uomo, con i principali riferimenti antropologici e storici del cristianesimo;
  • la Bibbia e le fonti, per offrire una base documentale alla conoscenza;
  • il linguaggio religioso, nelle sue declinazioni verbali e non verbali;
  • i valori etici e religiosi, per illustrare il legame che unisce gli elementi religiosi con la crescita del senso morale e lo sviluppo di una convivenza civile e responsabile.

Metodologia

L’IRC si propone nel rispetto del processo di crescita della persona e con modalità diversificate a seconda della fascia d’età, approfondendo le implicazioni antropologiche, sociali e valoriali e promuovendo un confronto mediante il quale la persona riflette e si orienta. Emerge così un ulteriore contributo dell’IRC alla formazione di persone capaci di dialogo e di rispetto delle differenze, di comportamenti di reciproca comprensione, in un contesto di pluralismo culturale e religioso. In tal senso l’IRC si offre anche come preziosa opportunità per l’elaborazione di attività interdisciplinari.

Gli strumenti didattici di cui si avvale sono:

  • rappresentazioni grafiche;
  • cooperative-learning; peer-tutoring;
  • conversazioni basate su fatti tratti dall'esperienza quotidiana dell'alunno e del mondo che lo circonda;
  • realizzazione di cartelloni murali;
  • mezzi audiovisivi;
  • favole, canzoni e poesie con testi attinenti agli argomenti svolti;
  • giochi di coinvolgimento, giochi cooperativi, mimi, drammatizzazioni;
  • attività pratiche e manuali;
  • schede da completare;
  • utilizzo del libro di testo.

Alunni in difficoltà

Se la «diversità» è un potenziale da valorizzare, ci si chiede allora come poter favorire l'insegnamento/apprendimento degli alunni in difficoltà. Il concetto di uguaglianza molto spesso è sinonimo di «omologazione»; e perciò va ribadito che ciascuno, come persona, è se stessa, «diversa». È l'insieme delle diversità che rende più ricca di umanità e di maturità una classe.
Questo principio deve far pensare ad una didattica per la/le diversità, che consenta di operare un'analisi delle varie «diversità» esistenti nel contesto-classe e programmare percorsi didatticamente percorribili da ciascuno nella misura delle proprie capacità, abilità, potenzialità.
A tal fine, le strategie che l'insegnante intende perseguire, a sostegno degli alunni in difficoltà, sono:

  • educare alla diversità;
  • facilitare un «normale» rapporto con gli altri;
  • gestire adeguatamente il lavoro di gruppo, utilizzando, ad esempio, il cooperative learning o il peer tutoring;
  • individuare gli apprendimenti «consentiti», cioè possibili per la loro capacità di apprendimento;
  • essenzializzare obiettivi e contenuti.

Verifica e valutazione

Modalità di verifica degli apprendimenti.
Al termine di ogni unità di lavoro verranno verificate le conoscenze acquisite tramite conversazioni, letture, giochi, cartelloni di sintesi, brani o disegni da completare, vignette da riordinare in sequenze, domande, lavori di gruppo. L'acquisizione delle competenze sarà verificata mediante lo svolgimento di un compito di apprendimento.

Modalità di valutazione.
La valutazione, basata sulle conoscenze acquisite, sulla partecipazione, l'impegno e l'attenzione dimostrate nelle attività in classe, sarà orientata ad accertare il grado di apprendimento e le capacità dei bambini di riutilizzare (tenendo conto dell'età), a livello comportamentale e concettuale, quanto appreso (competenza). Il benessere dei bambini e la qualità delle relazioni all’interno del gruppo saranno indicatori della validità del percorso, per cui saranno tenuti in considerazione anche elementi forniti dall’autovalutazione degli alunni.

Criteri di autovalutazione.
L'insegnante baserà la valutazione dei percorsi e dei metodi utilizzando i seguenti criteri: flessibilità e differenziazione didattica; qualità del rapporto con i bambini; rispetto della diversità e delle reali potenzialità degli alunni; controllo dei percorsi di apprendimento per verificare il raggiungimento degli obiettivi programmati, l'efficacia delle strategie didattiche, con possibilità di rivedere le scelte effettuate, modificare le strategie, attuare interventi integrativi e di recupero.

Unità tematica n.1 - Guardare oltre le apparenze

Traguardi per lo sviluppo delle competenze

L'alunno:

  • si confronta con l’esperienza religiosa e distingue la specificità della proposta del cristianesimo;
  • confronta la propria esperienza religiosa con quella di altre persone.

Obiettivi di apprendimento

DIO E L'UOMO:

  • riconoscere avvenimenti, persone e strutture fondamentali della Chiesa cattolica sin dalle origini e metterli a confronto con quelli delle altre confessioni cristiane.

LA BIBBIA E LE ALTRE FONTI:

  • saper attingere informazioni sulla religione cristiana anche dalla vita della Chiesa: l'impegno della Chiesa per la giustizia e la pace.

IL LINGUAGGIO RELIGIOSO:

  • rendersi conto che la comunità esprime, attraverso vocazioni e ministeri differenti, la propria fede e il proprio servizio all’uomo.

VALORI ETICI E RELIGIOSI:

  • sviluppare la sensibilità verso i valori della vita: altruismo, pace, giustizia, servizio, rispetto e amore reciproco.

Contenuti:

  • io e gli altri nella nostra classe;
  • pregiudizio, diversità, collaborazione;
  • la discriminazione.

Attività:

  • schede di lavoro e di confronto su me stesso ed il mio carattere;
  • gioco di ruolo sul pregiudizio: il basilisco;
  • riflessione ed analisi dei comportamenti emersi nel gioco di ruolo;
  • brainstorming sul testo della canzone Il mostro di Samuele Bersani;
  • racconto della storia di Rosa Parks, approfondimento della situazione storica e conversazione guidata.

Unità tematica n.2 – I segni delle religioni

Traguardi per lo sviluppo delle competenze

L'alunno:

  • scopre nell'ambiente i segni che richiamano ai cristiani e a tanti credenti la presenza di Dio;
  • confronta la propria esperienza religiosa con quella di altre persone.

Obiettivi di apprendimento

DIO E L'UOMO:

  • riconoscere i segni della tradizione religiosa cristiana;
  • conoscere i principali segni religiosi espressi dai diversi popoli.

LA BIBBIA E LE ALTRE FONTI:

  • confrontare la Bibbia con i testi sacri delle altre religioni.

IL LINGUAGGIO RELIGIOSO:

  • saper definire la categoria “segno”;
  • leggere ed interpretare i principali segni religiosi espressi dai diversi popoli;
  • leggere ed interpretare i principali segni del cristianesimo presenti nell'ambiente;
  • individuare significative espressioni d'arte cristiana, per rilevare come la fede sia interpretata e comunicata dagli artisti nel corso dei secoli.

VALORI ETICI E RELIGIOSI:

  • interpretare lo stupore e la meraviglia nei confronti della vita come sentimenti religiosi;
  • apprezzare l'apporto della religione nella storia dell'umanità.

Contenuti:

  • lo stupore e la meraviglia;
  • i segni del cristianesimo intorno a noi;
  • i segni del cristianesimo nell'arte;
  • i segni delle religioni antiche;
  • i segni delle religioni mondiali.

Attività:

  • Brainstorming sullo stupore e la meraviglia di fronte alle bellezze della natura.
  • Riflessione sugli atteggiamenti dei popoli antichi, che, iniziando a guardare oltre le apparenze, scoprono la presenza delle divinità;
  • brainstorming sulla presenza, nell'ambiente, di edifici religiosi del presente e del passato;
  • spiegazione e lavoro di gruppo sulle antiche religioni mesopotamiche;
  • spiegazione e scheda di lavoro sulla vita oltre la morte nell'antico Egitto;
  • visualizzazione e riproduzione di opere d'arte sacra;
  • lettura sul testo e approfondimento di gruppo sui luoghi di culto delle principali religioni mondiali.

Unità tematica n.3 – Le religioni per la pace

Traguardi per lo sviluppo delle competenze

L'alunno:

  • identifica nella Chiesa la comunità di coloro che credono in Gesù e cercano di mettere in pratica il suo insegnamento;
  • confronta la propria esperienza religiosa con quella di altre persone.

Obiettivi di apprendimento

DIO E L'UOMO:

  • conoscere gli avvenimenti principali della storia, della vita e del magistero della chiesa;
  • conoscere alcuni elementi essenziali delle principali religioni mondiali.

LA BIBBIA E LE ALTRE FONTI:

  • saper attingere informazioni sulla religione cattolica ed anche dalla vita della Chiesa: il dialogo interreligioso.

IL LINGUAGGIO RELIGIOSO:

  • rendersi conto che la comunità esprime, attraverso vocazioni e ministeri differenti, la propria fede e il proprio servizio all’uomo.

VALORI ETICI E RELIGIOSI:

  • scoprire la risposta della Bibbia alle domande di senso dell'uomo e confrontarla con quella delle altre religioni;
  • scoprire l'importanza del dialogo interreligioso come contributo per un mondo fraterno e pacifico.

Contenuti:

  • religioni e testi sacri;
  • il messaggio di pace presente in ogni religione;
  • il dialogo interreligioso;
  • l'ebraismo;
  • l'hinduismo;
  • il buddhismo.

Attività:

  • lettura sul testo e approfondimento di gruppo sui testi sacri delle principali religioni mondiali;
  • lavoro di ricerca (utilizzando brani dei testi sacri scelti dall'insegnante) del messaggio di pace di presente nelle religioni;
  • spiegazione e conversazione guidata sull'importanza del dialogo tra le religioni;
  • studio, attraverso il libro di testo, di alcune religioni, nella loro evoluzione storica;
  • attività di cooperative learning sulle religioni studiate.

torna su