Programmazione didattica
Scuola Secondaria di primo grado di Sedegliano
anno scolastico 2012/2013
Classe Seconda (2A, 2B, 2C)
insegnanti Catia Matiz |
|
|
Periodo di riferimento
Traguardi di competenza e obiettivi di apprendimento
Competenze: indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche in situazioni di studio, di lavoro e di vita sociale
Obiettivi di apprendimento: insieme di conoscenze e abilità
Competenze
- L'alunno è aperto alla sincera ricerca della verità e sa interrogarsi sul trascendente e porsi domande di senso cogliendo l'intreccio tra dimensione religiosa e culturale. A partire dal contesto in cui vive, sa interagire con persone di religione differente, sviluppando un'identità capace di accoglienza,m confronto e dialogo.
- Individua, a partire dalla Bibbia, le tappe essenziali e i dati oggettivi della storia della salvezza della vita e dell'insegnamento di Gesù, del Cristianesimo e li confronta con le vicende della storia civile passata e recente elaborando criteri per avviarne una interpretazione consapevole.
- Riconosce i linguaggi espressivi della fede (simboli, preghiere, riti, ecc.) ne individua le tracce presenti in ambito locale, italiano, europio e nel mondo, imparando ad apprezzarli dal punto di vista artistico, culturale e spirituale.
- Coglie le implicazioni etiche della fede cristiana e le rende oggetto di riflessione in vista di scelte di vita progettuali e responsabili. Inizia a confrontarsi con la complessità dell'esistenza e impara a dare valore ai propri comportamenti, per relazionarsi in maniera armoniosa con se stesso, con gli altri, con il mondo che lo circonda.
Obiettivi di apprendimento
L'alunno:
- conosce l'origine della Chiesa
- approfondisce l'identità storica di Gesù e la correla alla fede cristiana che, nella prospettiva dell'evento pasquale, riconosce in lui il Figlio di Dio fatto uomo;
- conosce l'origine e le finalità del cammino ecumenico della chiesa.;
- sa adoperare la Bibbia come documento storico-culturale e apprende che nella fede della Chiesa è accolta come Parola di Dio,
- individua il contenuto centrale di alcuni testi biblici, utilizzando tutte le informazioni necessarie ed avvalendosi correttamente di adeguati metodi interpretativi.;
- riconosce il ruolo di alcuni santi e di alcuni martiri e la loro relativa iconografia;
- comprende il significato principale di alcune celebrazioni liturgiche e di alcuni sacramenti della Chiesa;
- sa esporre l'origine del Cristianesimo in Friuli secondo la tradizione e i documenti storici.
- Focalizza le strutture e i significati dei luoghi sacri cristiani e anche il loro significato spirituale, come espressione della fede di una comunità;
- l'alunno conosce la realtà attuale del Cristianesimo, come religione divisa ma, impegnata in un cammino di dialogo.
torna su
Unità di apprendimento e relativi contenuti
- Le radici della Chiesa
- L'evento della Pentecoste.
- Caratteristiche della chiesa primitiva.
- I Santi e i martiri.
- L'origine del Cristianesimo in Friuli.
- Un luogo per incontrare Dio:
- origine ed evoluzione della struttura dell'edificio chiesa;
- gli elementi interni di una chiesa e loro funzione;
- Il Cristianesimo arriva in Friuli:
- la leggenda di Ermacora e Fortunato;
- l'origine del Cristianesimo in Friuli secondo i dati storici;
- la basilica di Aquileia.
- Un solo Cristo, tante chiese: perchè?
- Le confessioni cristiane.
- Le caratteristiche di una chiesa ortodossa e di una chiesa protestante.
- Le caratteristiche del Cristianesimo ortodosso e protestante.
- l'Ecumenismo.
torna su
Metodologie e strategie didattiche da utilizzare
L’IRC, nel tener conto della centralità dell’alunno e della sua esperienza, privilegia un percorso didattico che prende l’avvio dall’individuazione delle conoscenze e delle abilità già in possesso e delle disposizioni (ascolto, comprensione, empatia, pensare flessibile, porre domande e problemi...) sulle quali organizzare i contenuti e processi di apprendimento.
Per “cogliere la portata umanizzante della proposta cristiana”, si adotteranno i seguenti principi didattici:
correlazione tra l’esperienza e il dato di fede;
confronto con il territorio;
essenzialità come fedeltà ai nuclei fondanti del dato cristiano fede,
interazione tra discipline e relativi OA;
organicità che integri le conoscenze con un accostamento più diretto e partecipato (abilità).
L’accostamento e la comprensione del dato religioso (didattica per concetti) si articola su tre versanti:
- il versante della dimensione storico-rivelata espressa nel dato cristiano-cattolico;
- il versante delle fonti, con un’attenzione particolare alla Bibbia e al suo linguaggio,
- il versante del rispetto e del dialogo con altre confessioni religioni e altre convinzioni.
Per facilitare il conseguimento dei traguardi formativi saranno privilegiati i seguenti metodi:
- conversazioni esplorative per individuare conoscenze e concetti spontanei degli alunni circa determinati contenuti;
- esercitazioni su materiali strutturati per l’acquisizione e il consolidamento di abilità strumentali, di concetti e relazioni;
- attività ordinate all’approfondimento, alla rielaborazione o al trasferimento di schemi operativi, concetti, relazioni già conosciuti,
- attività per riprodurre vissuti, verbalizzare le proprie esperienze e pensieri;
- narrazioni, letture guidate e commentate di brani proposti dall’insegnante per problematizzare, approfondire, integrare;
- realizzazione di disegni e cartelloni.
- proiezione e commento di audiovisivi (foto, diapositive, video, lucidi, cartelloni);
- utilizzo di cd-rom interattivi e ricerca su Internet;
- lavori individuali, a coppie a piccoli gruppi;
- conversazioni guidate per verbalizzare concetti, formulare ipotesi
- interpretative, sintetizzare l’attività svolta;
- incontri diretti con testimoni e realtà del territorio;
- esercitazioni con il testo biblico;
- visite guidate.
torna su
Recupero e potenziamento
Tenendo conto che per l'IRC è prevista una sola ora settimanale di lezione, le attività di recupero per gli alunni in difficoltà saranno effettuate durante la lezione, mediante un'osservazione costante dell'esecuzione dei lavori assegnati, la riduzione e la semplificazione dei contenuti e delle consegne, la gratificazione dei risultati positivi ottenuti, anche se minimi, la guida da parte dell'insegnante.
Se le problematiche riguarderanno l'area comportamentale, si adotteranno le seguenti strategie: richiamo verbale a un maggiore senso di responsabilità, riflessione sul proprio comportamento, assegnazione di incarichi, incoraggiamento e rinforzo dei comportamenti corretti.
torna su
Verifiche
Considerando che la verifica conclude il processo di insegnamento-apprendimento e che, perciò, è strettamente collegato al lavoro effettuato in classe con gli alunni, vengono indicate in linea generale le tipologie di verifica che si possono utilizzare: test oggettivi con item a scelta multipla, e/o vero-falso, a risposta aperta, brani da completare, elaborazioni personali e di gruppo, domande orali.
Ciò permetterà all'insegnante di valutare:
- la conoscenza dei contenuti essenziali della religione;
- la capacità di riconoscere e di apprezzare i valori religiosi;
- il riferimento corretto alle fonti bibliche e ai documenti;
- la comprensione e l'uso del linguaggio specifico.
Criteri di valutazione
La valutazione rappresenta un momento importante nel processo educativo e dovrà fondarsi su criteri che permettano:
- All’insegnante di constatare quali siano i progressi nell’apprendimento e la crescita globale della personalità dell’alunno;
- All’allievo di cogliere, attraverso lo sviluppo delle proprie capacità, le attitudini particolari che possiede e di potenziarle in vista di una scelta futura;
- Ai genitori di accompagnare il ragazzo nel suo percorso di crescita.
I criteri per la valutazione, che non sarà mai espressa in termini definitivi, potranno essere.
- l’oggettività;
- la verifica periodica.
La valutazione risulterà come la sintesi fra la misurazione di dati quantitativi (verifiche, prove oggettive…) e la descrizione di dati qualitativi (processi, atteggiamenti, stili…)
Si rileveranno quindi nell’alunno, trasformazioni di tipo cognitivo e metacognitivo attraverso osservazioni di processo riferite ai seguenti indicatori:
- interesse;
- impegno;
- comportamento;
- socializzazione;
- metodo di lavoro (autonomia, efficacia, utilizzo delle procedure);
- collaborazione;
- rispetto delle opinioni degli altri.
Inoltre si presterà particolare attenzione alla cura e alla verifica giornaliera del miglioramento dello “stare a scuola”, cioè del vivere questo delicato e difficile momento di crescita, del relazionarsi con se stessi e con gli altri, con i problemi, la cultura e quant’altro si presenterà anche casualmente.
torna su
Rapporti con le famiglie
I rapporti con le famiglie sono curati tramite:
- comunicazioni scritte attraverso libretto personale;
- colloqui negli orari di ricevimento del docente;
- colloqui durante i ricevimenti generali dell’Istituto. Sono realizzati quattro momenti di incontro generale e ricevimento genitori; ad ottobre, in occasione della presentazione della classe; a dicembre e ad aprile, in occasione della consegna del rapporto informativo; a febbraio, in occasione della consegna delle schede.
I rapporti scuola-famiglia si mantengono sul piano della fiducia e della reciproca collaborazione.
torna su
Testo di riferimento
Titolo: "Il tesoro che c'è" vol. 2
Autori: Michele Genisio
Editore: Marietti
torna su