insegnante Roberta Schiro | |
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A. Obiettivi
Obiettivi didattici specifici di Corpo Movimento e Sport (dalle Indicazioni per il Curricolo)
Obiettivi formativi per la disciplina
Conoscenze | Abilità |
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B. Attività – metodi – soluzioni organizzative
Le variazioni fisiologiche e la modulazione delle capacità condizionali
La trattazione di questo obiettivo specifico risulta essere rilevante, poiché soprattutto durante l’ultimo anno della scuola primaria si comincia ad avere un quadro, seppur sommario, della consistenza dei giochi di squadra codificati.
Per questo motivo è importante conoscere il proprio corpo e le risposte motorie che questo riesce a dare nelle varie situazioni in cui la persona viene a trovarsi, imparando ad analizzare e organizzare le informazioni in arrivo al corpo e dal corpo per sviluppare la capacità di controllare la propria motricità e fornire una risposta motoria intelligente che permetta di vivere una serena relazione con se stessi, con gli altri, con gli oggetti e gli spazi circostanti.
L’insegnante fornirà le competenze per rilevare correttamente tali parametri ed evidenzierà i cambiamenti durante le diverse attività ed in particolare durante alcuni giochi di squadra.
Il lavoro verrà effettuato in palestra e negli aree aperte tenuto conto anche della necessità di spazi per sviluppare gli sport previsti.
C. Modalità di verifica
Sono previste verifiche a breve, medio e lungo termine che riguarderanno l’ambito relazionale e quello degli apprendimenti. Si procederà ad una osservazione e a una valutazione sia diretta sia sistematica durante prove individuali e giochi di squadra.
A. Obiettivi
Obiettivi didattici specifici di Corpo Movimento e Sport (dalle Indicazioni per il Curricolo)
Obiettivi formativi per la disciplina
Conoscenze | Abilità |
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B. Attività – metodi – soluzioni organizzative
“Il linguaggio del corpo nelle varie modalità espressive” lascia trasparire solo in parte l’obiettivo di questa unità di apprendimento, il cui scopo è di applicare le abilità acquisite nei precedenti anni di scolarizzazione per raggiungere un’adeguata armonia corporea.
L’insegnante dovrà guidare gli alunni affinché, utilizzando gli schemi motori e posturali, siano in grado di eseguire semplici progressioni ricche di codici espressivi. Per facilitarne la comprensione, si potranno per esempio enfatizzare i comportamenti degli allievi durante le attività in palestra, analizzando filmati significativi o atteggiamenti tipici di determinate situazioni.
Tutto ciò sarà utile per correggere gli eventuali comportamenti sbagliati che gli alunni potrebbero manifestare durante i giochi sportivi praticati.
L’attività non dovrebbe essere svolta singolarmente, ma in piccoli gruppi in modo da abituare i ragazzi ad uno spirito di osservazione critico e costruttivo.
C. Modalità di verifica
Sono previste verifiche a breve, medio e lungo termine che riguarderanno l’ambito relazionale e quello degli apprendimenti. Si procederà a una osservazione e a una valutazione sia diretta sia sistematica durante prove individuali e giochi di squadra.
All’inizio dell’unità verrà consegnata ad ogni alunno una scheda con la consegna di osservare il comportamento di un compagno e di annotarne i cambiamenti.A. Obiettivi
Obiettivi didattici specifici di Corpo Movimento e Sport (dalle Indicazioni per il Curricolo)
Obiettivi formativi per la disciplina
Conoscenze | Abilità |
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B. Attività – metodi – soluzioni organizzative
“Creare caos affinché siano gli alunni ad avere l'esigenza di seguire delle regole”.
Questo deve essere il punto di partenza per il rispetto del patto su cui si basano tutte le competizioni.
Attraverso la presentazione di giochi atletici e di sport individuali piuttosto che di squadra, l’insegnante costruirà con gli alunni i regolamenti, portando loro esempi tangibili.
Per esempio se dieci persone si trovassero con un pallone in una palestra dotata di canestri senza alcuna idea del regolamento della pallacanestro, per svolgere una qualsiasi forma di partita dovrebbero essi stessi definire un “contratto”, al quale diventerebbe necessario attenersi.
La regola, dunque, non va vista come una sorta di limitazione o impedimento al gioco, bensì è ciò che permette di giocare ed è connaturata al fatto sportivo: se non c’è va inventata, decisa, organizzata. Ed è ciò che si richiederà ai discenti: divisi in piccoli gruppi si chiederà loro di stabilire ciò che “vale” e ciò che “non vale”, dimostrando ai compagni la praticabilità e l’importanza di quanto stabilito.
Naturalmente tanto più saranno state affinate le capacità coordinative spaziali e temporali, quanto più gli alunni saranno in grado di rispettare le regole, svolgendo in modo preciso ciò che viene loro richiesto.
C. Modalità di verifica
Sono previste verifiche a breve, medio e lungo termine che riguarderanno l’ambito relazionale e quello degli apprendimenti. Si procederà a una osservazione e a una valutazione sia diretta sia sistematica durante prove individuali e giochi di squadra.