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Istituto Comprensivo di Basiliano e Sedegliano

Scuole statali dei Comuni di Basiliano, Coseano, Flaibano, Mereto di Tomba, Sedegliano (Ud)

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Programmazione didattica

Scuola Primaria di Flaibano

anno scolastico 2012/2013

Classe Quinta
insegnante Roberta Schiro

Unità 1 – Luci ed ombre: i volumi

A. Obiettivi

Obiettivi di apprendimento di Arte e immagine (dalle Indicazioni per il Curricolo)

  • Guardare e osservare con consapevolezza un’immagine e gli oggetti presenti nell’ambiente descrivendo gli elementi formali e utilizzando le regole della percezione visiva e l’orientamento nello spazio.
  • Riconoscere in un testo iconico-visivo gli elementi grammaticali e tecnici del linguaggio visuale (linee, colori, forme, volume, spazio) e del linguaggio audiovisivo ( piani, campi, sequenze, struttura narrativa, movimento, ecc.) individuando il loro significato espressivo.
  • Leggere in alcune opere d’arte di diverse epoche storiche e provenienti da diversi Paesi i principali elementi compositivi, i significati simbolici, espressivi e comunicativi.
  • Utilizzare strumenti e regole per produrre immagini grafiche, pittoriche, plastiche tridimensionali, attraverso processi di manipolazione, rielaborazione e associazione di codici, di tecniche e materiali diversi tra loro.

Obiettivi formativi per la disciplina

  • I volumi.
  • L’espressività della luce.
  • Le ombre.
  • La tecnica del chiaroscuro.
  • Leggere e descrivere immagini.
  • Riconoscere e disegnare volumi, usando la tecnica del chiaroscuro.
  • Creare sfumature di luci ed ombre con i colori
  • Disegnare copiando dal vero.
  • Utilizzare i pastelli acquerellabili
  • Utilizzare il carboncino

B. Attività – metodi – soluzioni organizzative

Luci, ombre e volumi
Si richiederà agli alunni di ricercare nell’ambiente i volumi, notando che noi percepiamo le forme tridimensionali dal modo in cui la luce batte sulla superficie degli oggetti.
Gli alunni saranno invitati a sperimentare le tecniche con cui si può ottenere graficamente il chiaroscuro (per pressione diversa con matite o pastelli, per addensamento o rarefazione di segno, con penne o matite, per diluizione dei colori, con colori a tempera). Gli alunni disegneranno alcune forme (vasi, bottiglie, caraffe, appoggiate su un piano) su carta ruvida. Ripeteranno il disegno, in modo da ottenere tre copie su cui sperimentare le varie tecniche di chiaro scuro. Un disegno sarà colorato con i pastelli: i bambini partiranno a stendere il colore dal centro delle forme, lasciando molto chiara questa zona, che risulterà in luce. Sui margini delle forme i pastelli saranno utilizzati con maggiore pressione, in modo da ottenere una tonalità più scura. Il secondo disegno sarà colorato con le tempere: stenderanno all’interno delle forme disegnate un primo strato di colore omogeneo di tempera diluita. Una volta decisa la direzione della luce, si ripasseranno con i colori a tempera meno diluiti le zone che devono apparire in mezza ombra. Le zone totalmente in ombra saranno ulteriormente ripassate con una mano di tempera non diluita. Il terzo disegno sarà colorato con la matita: le zone chiare saranno riempite di tratti meno fitti, quelle scure di tratti fittamente ravvicinati.
Agli alunni sarà richiesto di osservare le ombre degli oggetti colpiti dalla luce per scoprire che l’oggetto illuminato produce le ombre in relazione alla direzione da cui proviene la luce, che ci sono due tipi di ombre: ombre proprie (le ombre che si creano sugli oggetti, dalla parte opposta rispetto alla fonte di luce) e ombre riportate (le ombre proiettate sui piani di appoggio o sul terreno). Gli alunni saranno guidati a riflettere sul fatto che le ombre danno realismo e spessore all’immagine, rafforzando l’idea di tridimensionalità dell’oggetto.
Agli alunni sarà quindi proposto di sperimentare il disegno delle ombre. I bambini sceglieranno un oggetto di piccole dimensioni (un frutto, una bottiglietta di profumo, una scatola…), lo appoggeranno sul banco e lo illumineranno con una torcia elettrica da più lati, osservando le ombre proprie e riportate che la luce crea. Divideranno quindi un foglio di carta ruvida in tre sezioni: nei diversi spazi disegneranno l’oggetto osservato, tracciando le ombre in posizioni diverse, in base alla direzione della luce proiettata dalla torcia elettrica. Coloreranno figure ed ombre scegliendo una delle tre tecniche di chiaro scuro precedentemente presentate.
In seguito gli alunni si eserciteranno su fogli di recupero per disegnare direttamente con il pennello e i colori a tempera la sagoma di un oggetto, di un animale o di una figura umana. Quando si sentiranno sicuri, riprodurranno la sagoma su un foglio di carta bianca o colorata (beige, gialla, arancione o azzurra) con un colore scuro (blu, marrone o nero) e la coloreranno al suo interno. Aggiungeranno quindi l’ombra riportata che, partendo dalla parte inferiore della figura, si allunga verso il basso. Per colorare l’ombra utilizzeranno il colore scelto per la figura in gradazione più chiara. Ripeteranno l’esercizio con figure differenti, con colori vari su diversi sfondi.
Infine si proporrà agli alunni di copiare dal vero una natura morta, da loro ideata e composta sul banco, scegliendo la tecnica di chiaroscuro che preferiscono.

Il disegno in bianco e nero
Gli alunni saranno invitati ad osservare alcune riproduzioni di opere e schizzi in bianco e nero sovrapposizione di tratti eseguiti con inclinazioni diverse e che si utilizza per dare alla figura il senso del volume attraverso il contrasto fra zone di luce e di ombra.
Agli alunni sarà quindi proposto di sperimentare l’uso del carboncino (o fusaggine), che lascia segni morbidi, permette di raggiungere intense tonalità di nero e di realizzare rapidamente un disegno a chiaroscuro. I bambini sperimenteranno le proprietà dello strumento su fogli di carta di recupero, notando che, se usato di piatto, lascia tratti ampi e uniformi, se usato di punta, produce tratti fini, se ripassato con un pennello bagnato dà un effetto sfumato. Gli alunni, quindi, cercheranno un’immagine in bianco e nero di proprio gradimento (fotografie o immagini tratte da giornali) che riprodurranno su un foglio bianco di carta ruvida, usando il carboncino, sfruttandone le varie possibilità.
Saranno infine raccolte a scuola fotografie in bianco e nero di ambienti e vari oggetti (vasi, penne, penne, barche, lampade…). Ciascun alunno sceglierà due immagini a proprio piacere: una che rappresenti un ambiente ed una con un oggetto. I bambini riprodurranno il disegno dell’oggetto dell’immagine scelta a matita su un foglio da disegno liscio, segnando leggeri tratti per indicare le zone di ombra e i cambi di sfumatura. L’immagine sarà colorata con  la penna a china, utilizzando tratti corti molo ravvicinati per le zone scure, meno ravvicinati per le zone di luce. Quindi disegneranno, sempre su un foglio da disegno liscio, l’ambiente rappresentato nell’immagine, che verrà colorato con punti molto ravvicinati nelle zone scure e gradualmente più lontani per le zone più chiare.

Infine gli alunni sceglieranno un soggetto a loro piacere e lo disegneranno in bianco e nero, utilizzando il carboncino o la matita a china, secondo la propria preferenza.

C. Modalità di verifica

La verifica si effettuerà sugli elaborati degli alunni e sulle loro risposte durante le attività di lettura di immagini.

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Unità 2 –la figura umana

A. Obiettivi

Obiettivi di apprendimento di Arte e immagine (dalle Indicazioni per il Curricolo)

  • Guardare e osservare con consapevolezza un’immagine e gli oggetti presenti nell’ambiente descrivendo gli elementi formali e utilizzando le regole della percezione visiva e l’orientamento nello spazio.
  • Utilizzare strumenti e regole per produrre immagini grafiche, pittoriche, plastiche tridimensionali, attraverso processi di manipolazione, rielaborazione e associazione di codici, di tecniche e materiali diversi tra loro.
  • Sperimentare l’uso delle tecnologie della comunicazione audiovisiva per esprimere, con codici visivi, sonori e verbali, sensazioni, emozioni e realizzare produzioni di vario tipo.

Obiettivi formativi per la disciplina

  • La figura umana.
  • Il volto e le espressioni
  • Rappresentare la figura umana.
  • Rappresentare il volto e le espressioni.
  • Manipolare fotografie.

B. Attività – metodi – soluzioni organizzative

La figura umana nell’arte
Si proporranno quindi agli alunni alcune riproduzioni di opere in cui siano presenti figure umane (I giocatori di carte di Paul Cezanne, L’attesa di Felice Casorati, L’attesa di Gustav Klimt, La Danza e La musica di Henri Matisse, Canzone Meridionale e Canto d’amore di Giorgio De Chirico, Weeping Woman, The dream e Donna allo specchio di Pablo Picasso, Uomini con baffi di Fortunato Depero) e fotografie di sculture moderne (Nana Blue Debout di Niki Saint-Phalle, Donna di Juan Mirò, Piccola Donna con le braccia aperte di Pablo Picasso, Cavaliere di Marino Marini, Il bevitore e La famiglia di Henry Moore). Gli alunni saranno invitati a descrivere le opere osservate, cogliendo le principali caratteristiche e confrontandole con le opere delle antiche civiltà greca e romana.
Si proporrà quindi agli alunni di prendere spunto dalle riproduzioni di quadri osservate e di disegnare una figura umana riprendendo lo stile di un autore, in base alle preferenze degli alunni. I disegni saranno tracciati su fogli da disegni ruvidi e colorati con i colori a tempera.
In seguito sarà proposto agli alunni di costruire un’opera tridimensionale prendendo spunto da Piccola Donna con le braccia aperte di Pablo Picasso: gli alunni disegneranno una figura umana stilizzata a loro piacimento su un foglio di catoncino abbastanza rigido, ritaglieranno il cartoncino in modo da seguire la sagoma della figura disegnata solo per alcuni tratti , lasciando nelle altre parti uno spazio attorno alla figura, che cui coloreranno con le tempere del colore gradito. All’interno della sagoma disegnata, tracceranno gli elementi della figura che riterranno significativi. Piegheranno il cartoncino in tre parti, in modo da dare movimento alla figura e lo fisseranno su un cartoncino di appoggio, piegando la parte inferiore della sagoma. Le opere saranno titolate ed esposte in classe accanto alla riproduzione della scultura di Picasso.

Il volto e le espressioni
Si raccoglieranno a scuola diverse riproduzioni di ritratti ed autoritratti di varie epoche storiche (Ritratto femminile di Piero del Pollaiolo, Ritratto di giovane uomo di Lorenzo Lotto, Ritratto di Maddalena Doni e Autoritratto di Raffaello, Autoritratto di Paul Cezanne, Ritratto di fanciulla in nero di Andrè Derain, Autoritratto con aureola di Paul Gauguin, Autoritratto di Vincent Van Gogh, Autoritratto di Pablo Picasso, Ritratto di Lunja Czechowska di Amedeo Modigliani, Ritratto di ragazzina di Juan Mirò) e si inviteranno gli alunni a descrivere le opere osservate, con particolare attenzione alle espressioni dei visi e alla postura della testa.
Gli alunni eseguiranno su un foglio da disegno il ritratto di una persona da loro conosciuta (partendo dall’osservazione di una fotografia) usando la tecnica preferita: in bianco e nero con il carboncino o con la penna a china, con i pastelli colorati, con i colori a tempera, con i pennarelli…
In seguito si osserveranno allo specchio e produrranno il proprio autoritratto su foglio da disegno ruvido, usando la tecnica del chiaroscuro con i pastelli.

 Con l’uso delle tempere, produrranno un’opera personale in cui rappresenteranno, con colori differenti ed espressioni del volto adatte, varie emozioni (gioia, tristezza, delusione, ira

C. Modalità di verifica

La verifica si effettuerà sugli elaborati degli alunni e sulle loro risposte durante le attività di lettura di immagini.

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