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Programmazione didattica

Scuola Secondaria di primo grado di Coseano

anno scolastico 2011/2012

Classe prima
insegnante Paolo Budai (1A) Catia Matiz (1B)

Periodo di riferimento

Anno scolastico in corso

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Traguardi di competenza e obiettivi di apprendimento

Competenze: indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche in situazioni di studio, di lavoro e di vita sociale

Obiettivi di apprendimento: insieme di conoscenze e abilità

Competenze

  • L'alunno è aperto alla sincera ricerca della verità e sa interrogarsi sul trascendente e porsi domande di senso cogliendo l'intreccio tra dimensione religiosa e culturale. A partire dal contesto in cui vive, sa interagire con persone di religione differente, sviluppando un'identità capace di accoglienza,m confronto e dialogo.
  • Individua, a partire dalla Bibbia, le tappe essenziali e i dati oggettivi della storia della salvezza della vita e dell'insegnamento di Gesù, del Cristianesimo e li confronta con le vicende della storia civile passata e recente elaborando criteri per avviarne una interpretazione consapevole.
  • Riconosce i linguaggi espressivi della fede (simboli, preghiere, riti, ecc.) ne individua le tracce presenti in ambito locale, italiano, europio e nel mondo, imparando ad apprezzarli dal punto di vista artistico, culturale e spirituale.
  • Coglie le implicazioni etiche della fede cristiana e le rende oggetto di riflessione in vista di scelte di vita progettuali e responsabili. Inizia a confrontarsi con la complessità dell'esistenza e impara a dare valore ai propri comportamenti, per relazionarsi in maniera armoniosa con se stesso, con gli altri, con il mondo che lo circonda.

Obiettivi di apprendimento

L'alunno:

  1. individua le differenze tra IRC e catechismo;
  2. coglie nelle domande dell'uomo e in tante sue esperienze tracce di una ricerca religiosa;
  3. sa adoperare la Bibbia come documento storico-culturale e apprende che nella fede della Chiesa è accolta come Parola di Dio;
  4. Individua il contenuto centrale di alcuni testi biblici e avvalendosi di adeguati metodi interpretativi;
  5. scopre in alcune esperienze quotidiane che l'uomo si pone interrogativi sul senso della vita;
  6. scopre le caratteristiche delle divinità di alcune religione del passato;
  7. conosce alcune tappe della storia del popolo di Israele;
  8. identifica i tratti fondamentali della figura di Gesù nei Vangeli e confrontarli con i dati della ricerca storica;
  9. analizza alcuni miracoli per coglierne la struttura e il significato;
  10. Riconosce che i miracoli di Gesù sono gesti di salvezza che evocano l'amore di Dio per l'uomo;
  11. apprezza l'esperienza umana di Gesù intuendone il significato di salvezza che ad esso riconoscono i cristiani;
  12. conosce l'origine e la tradizione del presepe e dell'albero di Natale;

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Unità di apprendimento e relativi contenuti

  • L'uomo domanda, le religioni rispondono:
    • in che cosa credevano i primi uomini;
    • la religione degli egizi e dei greci;
  • Sfogliando la Bibbia.
    • L'origine, il contenuto e la struttura del testo biblico;
    • Come si usa la Bibbia;
    • Bibbie diverse;
    • La Bibbia e il Corano;
  • Chi sei tu, Gesù di Nazareth?
    • L'identità storica di Gesù Cristo;
    • Gesù di Nazareth, la sua vita e il suo ambiente;
    • Il Natale;
    • Gesù di Nazareth, le sue opere, le sue parole;
    • Gesù nell'Islam e nell'Ebraismo;
    • Gesù per i cristiani

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Metodologie e strategie didattiche da utilizzare

L’IRC, nel tener conto della centralità dell’alunno e della sua esperienza, privilegia un percorso didattico che prende l’avvio dall’individuazione delle conoscenze e delle abilità già in possesso e delle disposizioni (ascolto, comprensione, empatia, pensare flessibile, porre domande e problemi...) sulle quali organizzare i contenuti e processi di apprendimento.
Per “cogliere la portata umanizzante della proposta cristiana”, si adotteranno i seguenti principi didattici:
correlazione tra l’esperienza e il dato di fede;
confronto con il territorio;
essenzialità come fedeltà ai nuclei fondanti del dato cristiano fede,
interazione tra discipline e relativi OA;
organicità che integri le conoscenze con un accostamento più diretto e partecipato (abilità).
L’accostamento e la comprensione del dato religioso (didattica per concetti) si articola su tre versanti:

  • il versante della dimensione storico-rivelata espressa nel dato cristiano-cattolico;
  • il versante delle fonti, con un’attenzione particolare alla Bibbia e al suo linguaggio,
  • il versante del rispetto e del dialogo con altre confessioni religioni e altre convinzioni.

Per facilitare il conseguimento dei traguardi formativi saranno privilegiati i seguenti metodi:

  • conversazioni esplorative per individuare conoscenze e concetti spontanei degli alunni circa determinati contenuti;
  • esercitazioni su materiali strutturati per l’acquisizione e il consolidamento di abilità strumentali, di concetti e relazioni;
  • attività ordinate all’approfondimento, alla rielaborazione o al trasferimento di schemi operativi, concetti, relazioni già conosciuti,
  • attività per riprodurre vissuti, verbalizzare le proprie esperienze e pensieri;
  • narrazioni, letture guidate e commentate di brani proposti dall’insegnante per problematizzare, approfondire, integrare;
  • realizzazione di disegni e cartelloni.
  • proiezione e commento di audiovisivi (foto, diapositive, video, lucidi, cartelloni);
  • utilizzo di cd-rom interattivi e ricerca su Internet;
  • lavori individuali, a coppie a piccoli gruppi;
  • conversazioni guidate per verbalizzare concetti, formulare ipotesi
  • interpretative, sintetizzare l’attività svolta;
  • incontri diretti con testimoni e realtà del territorio;
  • esercitazioni con il testo biblico;
  • visite guidate.

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Recupero e potenziamento

Tenendo conto che per l'IRC è prevista una sola ora settimanale di lezione, le attività di recupero per gli alunni in difficoltà saranno effettuate durante la lezione, mediante un'osservazione costante dell'esecuzione dei lavori assegnati, la riduzione e la semplificazione dei contenuti e delle consegne, la gratificazione dei risultati positivi ottenuti, anche se minimi, la guida da parte dell'insegnante.
Se le problematiche riguarderanno l'area comportamentale, si adotteranno le seguenti strategie: richiamo verbale a un maggiore senso di responsabilità, riflessione sul proprio comportamento, assegnazione di incarichi, incoraggiamento e rinforzo dei comportamenti corretti.

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Verifiche

Considerando che la verifica conclude il processo di insegnamento-apprendimento e che, perciò, è strettamente collegato al lavoro effettuato in classe con gli alunni, vengono indicate in linea generale le tipologie di verifica che si possono utilizzare: test oggettivi con item a scelta multipla, e/o vero-falso, a risposta aperta, brani da completare, elaborazioni personali e di gruppo, domande orali.

Ciò permetterà all'insegnante di valutare:

  • la conoscenza dei contenuti essenziali della religione;
  • la capacità di riconoscere e di apprezzare i valori religiosi;
  • il riferimento corretto alle fonti bibliche e ai documenti;
  • la comprensione e l'uso del linguaggio specifico.

Criteri di valutazione

La valutazione rappresenta un momento importante nel processo educativo e dovrà fondarsi su criteri che permettano:

  • All’insegnante di constatare quali siano i progressi nell’apprendimento e la crescita globale della personalità dell’alunno;
  • All’allievo di cogliere, attraverso lo sviluppo delle proprie capacità, le attitudini particolari che possiede e di potenziarle in vista di una scelta futura;
  • Ai genitori di accompagnare il ragazzo nel suo percorso di crescita.

I criteri per la valutazione, che non sarà mai espressa in termini definitivi, potranno essere.

  • l’oggettività;
  • la verifica periodica.

La valutazione risulterà come la sintesi fra la misurazione di dati quantitativi (verifiche, prove oggettive…) e la descrizione di dati qualitativi (processi, atteggiamenti, stili…)

Si rileveranno quindi nell’alunno, trasformazioni di tipo cognitivo e metacognitivo attraverso osservazioni di processo riferite ai seguenti indicatori:

  • interesse;
  • impegno;
  • comportamento;
  • socializzazione;
  • metodo di lavoro (autonomia, efficacia, utilizzo delle procedure);
  • collaborazione;
  • rispetto delle opinioni degli altri.

Inoltre si presterà particolare attenzione alla cura e alla verifica giornaliera del miglioramento dello “stare a scuola”, cioè del vivere questo delicato e difficile momento di crescita, del relazionarsi con se stessi e con gli altri, con i problemi, la cultura e quant’altro si presenterà anche casualmente.

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Rapporti con le famiglie

I rapporti con le famiglie sono  curati tramite:

  • comunicazioni scritte attraverso libretto personale;
  • colloqui negli orari di ricevimento del docente;
  • colloqui durante i ricevimenti generali dell’Istituto. Sono  realizzati quattro momenti di incontro generale e ricevimento genitori; ad ottobre, in occasione della presentazione della classe; a dicembre e ad aprile, in occasione della consegna del rapporto informativo; a febbraio, in occasione della consegna delle schede.

I rapporti scuola-famiglia si mantengono sul piano della fiducia e della reciproca collaborazione.

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Testo di riferimento

Titolo: "Il tesoro che c'è" vol. 1
Autori: Michele Genisio
Editore: Marietti

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