Ed oggi giochiamo con le frasi! 🙂
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Non solo numeri
Ora vediamo come ve la cavate con la scrittura delle parole.
In questo gioco avrete a disposizione una tabella con tante lettere messe in ordine casuale.
Dopo aver fatto clic su “avvia”, vedrete comparire una parola nella riga che si trova sopra la tabella.
Dovrete digitare la parola cercando le lettere nella tabella.
Una volta completata una parola ne viene presentata un’altra e cambia la disposizione delle letterine sulla tabella.
Il gioco è a tempo, più si è veloci più si guadagnano punti.
Quanti punti siete riusciti a fare?
E, mi raccomando, continuate a divertirvi.
maestra AnnaMaria
In biblioteca
Ieri siamo andati nell’altra biblioteca, quella più grande, della scuola media.
La bibliotecaria Manuela ci ha letto tre libri bellissimi; il primo era “L’albero magico”: c’era un bambino che era timido e aveva paura, ma finisce che affronta la sua paura.
Il secondo parlava di un riccio che chiedeva abbracci piccoli piccoli e nessuno glieli dava, perché era troppo spinoso, e poi c’era un coccodrillo che chiedeva un bacio a tutti e nessuno lo baciava perché era troppo brutto. Alla fine il bacio glielo dà il riccio e il coccodrillo gli dà un abbraccio. E si intitola “Voglio un abbraccio”.
Il terzo si intitola “A caccia dell’orso” dove c’era un cane, una bambina, un bambino, una mamma e un papà, che andavano a caccia di orsi e dicevano sempre “andiamo a caccia dell’orso ,di un orso grande e grosso. Ma che bella giornata, paura non abbiamo!”
E quando attraversavano qualcosa, c’era scritto “cric croc” oppure “splash splash”.
Alla fine trovano l’orso e riattraversano tutto quello che hanno attraversato e vanno a casa, dimenticando di chiudere la porta; tornano giù a chiudere la porta, poi vanno nel lettone e poi dicono che non andranno mai più a caccia di orsi.
E mi sono divertito molto.
Riccardo
Il gioco dei se
Cari i miei cucciolotti di seconda, io non sono brava come la maestra Annamaria a trovare giochini, ma ho trovato una bellissima filastrocca. Eccola qui:
Il gioco dei se
di Gianni Rodari
Se comandasse Arlecchino
il cielo sai come lo vuole?
A toppe di cento colori
cucite con un raggio di sole.
Se Gianduia diventasse
ministro dello Stato,
farebbe le case di zucchero
con le porte di cioccolato.
Se comandasse Pulcinella
la legge sarebbe questa:
a chi ha brutti pensieri
sia data una nuova testa.
Sarebbe proprio bellissimo, ho pensato, se anche voi inventaste un “se” come quelli della filastrocca.
Comincio io e ci provo:
Se Colombina potesse fare
la maestra elementare
insegnerebbe a tutti i bambini
a fare dolci e pasticcini.
Vi piace? Ora provateci voi, magari con i nomi dei personaggi da cui vi travestirete a Carnevale …
Baciottoni!!!!!!!!
Maestra Cristina
Filastrocca di un giorno di festa
Cari bambini di seconda, vi mando una bellissima filastrocca per farvi tanti auguri di Buon Natale.
Mi è proprio piaciuta, quando l’ho letta, e così ho pensato di mandarla anche a voi per sapere se anche a voi piacerà.
Chissà chi sarà la Fata Magia?
Magari, ho pensato io, è quella sensazione di attesa per le belle giornate di festa che ci aspettano, o quella voglia di essere buoni che prende tutti a Natale … magari anche voi ne siete già stati contagiati!!!
Baciottoni a tutti proprio sul nasino!
“Filastrocca di un giorno di festa”
Filastrocca di un giorno di festa
Mamma che bello mi gira la testa
C’è Babbo Natale che viene da lontano
Ma adesso è vicino e mi prende per mano.
C’è il fiocco di neve che danza nel cielo
Disegna ricami di ghiaccio e di gelo
C’è Fuoco che brilla da dentro il camino:
Fa freddo di fuori, ma qui c’è caldino.
E poi c’è una fata lucente e leggera
Che arriva a Natale un po’ prima di sera
Nessuno l’ha vista o sa come sia
Ma tutti l’aspettano. È Fata Magia.
Andamento dell’interrogazione sui verbi
Nella classe quinta oggi a scuola è successo uno scandalo. Solo alcuni bambini si sono ricordati come si analizzano i verbi.
Per la maestra quel momento è stato da impazzire. L’interrogazione è stata proprio una sorpresa per loro, perchè tutti avevano solo ripassato le voci dei verbi. Ma l’analisi era da ripassare durante l’estate!
La maestra in quel momento è diventata verde, i suoi capelli non più neri ma bianchi, sembrava Crudelia de Moon.
Era ancora più spaventosa della maestra Annamaria arrabbiata. Faceva paura.
Nessuno osava avvicinarsi alla maestra.
Panico totale. In quel momento si sentiva solo “Portami il quaderno”, ecco le uniche parole che ha detto in quei minuti.
Le valutazioni negative si facevano sempre più numerose, sempre di più, e nessuno osava dire nemmeno a.
Durante la ricreazione tutti parlavamo del fatto accaduto, non si sentiva niente altro che “Ma dai, ma come, ma come mai …”
E tutto questo è successo, perchè alcuni non si sono esercitati di nuovo dopo le vacanze.
Beatrice
Una tragica interrogazione
Ci sono stati momenti di panico per la maestra, durante l’interrogazione del 5 novembre sui verbi studiati l’anno scorso. 😯
Quasi tutti gli alunni della classe non sapevano coniugare o analizzare i verbi che lei chiedeva.
La maestra ritirava a ciascuno il quaderno, per scrivere la valutazione. Quando qualcuno non aveva dimostrato di sapere, lei sembrava scrivere la valutazione con il broncio sul viso. 😡
Nessuno sa perché si verifica questa situazione, ma noi possiamo fare delle ipotesi.
Ipotesi numero uno: hanno studiato con superficialità.
Ipotesi numero due: non hanno studiato neanche un po’. 👿
Il 6 novembre, cioè il giorno dopo, solo pochi hanno alzato la mano per rispondere alle domande sui verbi che la maestra faceva. 🙄
La maestra può tirare comunque un sospiro di sollievo, perché c’è qualcuno che si ricorda i lavori dell’anno scorso o che comunque studia. 😆
Matteo
Una notte paurosa
Il tuono del temporale fa tremare,
sembra un fantasma che viene a bussare.
Arrivano i mostri a gridare
e un vampiro che ci fa strillare.
Nel buio un pipistrello fa rabbrividire
mentre le persone vanno a dormire.
Sofia e Alessia E.
La notte di Halloween!
La notte di Halloween i bambini vuol spaventare,
con un lupo mannaro che li vuole sbranare.
C’è anche uno squalo a
terrorizzare
persone da mangiare.
Mentre senti le streghe urlare,
i fantasmi si mettono a ululare.
Daniele e Arion
Uno scorpione e uno stregone
C’era una volta uno scorpione
che voleva mordere uno stregone.
Lo stregone voleva farne una pozione
con ragni, mosconi,
vermi, cimici e calabroni.
Alla fine lo scorpione
morse lo stregone.
Lorenzo, Silvia e Hadam
Una caccia al tesoro
Quest’anno abbiamo partecipato a una caccia al tesoro, organizzata dalle maestre Annamaria e Marina.
Partendo dalla lettera di un extraterrestre, abbiamo individuato i luoghi in cui si svolgeva la caccia al tesoro.
La settimana seguente è cominciata: le maestre ci hanno divisi in gruppi di tre bambini ciascuno e dopo una breve spiegazione siamo partiti a caccia di un pezzo di poesia, nascosto nei luoghi precedentemente individuati.
Per trovare questi frammenti abbiamo dovuto leggere e risolvere degli indovinelli scritti in rima.
Quando ci siamo ritrovati nella nostra aula, ciascun gruppo col frammento rinvenuto, abbiamo ricostruito la poesia.
Dopo averla letta abbiamo notato che c’erano tre parole sottolineate grazie alle quali avremmo potuto individuare il luogo in cui si trovava il tesoro.
Massimiliano è riuscito a risolvere questo enigma e così abbiamo intuito il luogo dove si trovava il tesoro. Dopo aver rifflettuto ci siamo diretti nell’aula delle maestre dove l’abbiamo trovato.
Il tesoro era composto da tante cose: patatine, pop-corn, giochi e un quadernone ad anelli con dei fogli per scrivere il nostro diario di classe.
Tutta la classe si è divertita molto, speriamo di rifarla.
Patrick, Gaia, Alessia e Debora
La grotta
C’ era una bambina che urlava
e per paura tremava.
Si trovava in una grotta
dove le mummie facevano lotta.
La bambina si mise a camminare
e un pipistrello la fece volare.
Serena, Alessia ed Elisa
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