Dono di Dio
L’acqua per il mondo islamico è dispensatrice di vita e sostentamento di vita. È all’origine di tutti gli esseri viventi sulla terra, la sostanza con cui Allah ha creato l’uomo.
L’acqua è un dono di Dio, ogni credente ha diritto ad essa così come agli altri elementi fondamentali per la sussistenza: il fuoco e l’erba (intesa come pascoli che, in ambiente desertico, simboleggiano il necessario sostentamento per gli animali). Nessuno può appropriarsi di un bene creato da Dio.
La Dichiarazione Universale Islamica Dei Diritti Umani del 1981 afferma che “tutte le persone hanno il diritto a godere dei benefici della natura e delle sue risorse. Queste sono benedizioni che Dio ha creato a beneficio dell'intera umanità”.
Abluzioni
Al centro di ogni moschea si trova una vasca o una fontana dove i musulmani possono lavarsi prima della preghiera (abluzioni): l’acqua deve essere rigorosamente corrente.
È necessario che i fedeli eseguano con attenzione le abluzioni prima di ogni preghiera e, in casi particolari o nei casi di impurità maggiore, il lavaggio. Abluzioni e lavaggi si eseguono con acqua pura non mescolata ad altre sostanze che ne alterino colore, odore o sapore.
Fonte di Zamzam
Il pozzo di Zamzam si trova a La Mecca, sulla spianata della Grande Moschea, in un edificio di fronte alla Ka’ba e i pellegrini vi si dissetano durante il pellegrinaggio (hajj). Fu costruito per ricordare il luogo in cui Agar, madre di Ismaele, vide l’acqua sgorgare dalla terra. Suo figlio stava dando calci nella sabbia, quando la madre gli disse “zam zam”, che significa “basta basta” e fu allora che Agar vide sgorgare l’acqua da sotto i piedi di Ismaele. Scavò e fece un bacino per trattenerla, poi dissetò Ismaele, se stessa, riempì l’otre e ringraziò Dio. Mise delle pietre attorno al pozzo. Allah aveva fatto sgorgare la fonte di Zamzam.
Molti pellegrini portano a casa con sé acqua dal pozzo di Zamzam, per poi condividerla con familiari e amici.