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Istituto Comprensivo di Basiliano e Sedegliano

Scuole statali dei Comuni di Basiliano, Coseano, Flaibano, Mereto di Tomba, Sedegliano (Ud)

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Programmazione didattica

Scuola Primaria di Sedegliano

anno scolastico 2013/2014

classe seconda
insegnante Antonia Valeo

Curricolo disciplinare e programmazione didattica Insegnamento della Religione Cattolica

Curricolo disciplinare

Natura e finalità

L'Insegnamento della religione cattolica (IRC) fa si che gli alunni riflettano e si interroghino sul senso della loro esperienza di vita per elaborare ed esprimere un proprio progetto esistenziale, che si integri nel mondo reale in modo dinamico, armonico ed evolutivo.
L’ IRC si colloca nell’area linguistico-artistico-espressiva in cui, a partire dal confronto interculturale e interreligioso, l’alunno si pone interrogativi sulla propria identità e sugli orizzonti di senso verso cui può aprirsi e orientarsi.  Al di là di questa sua collocazione nell’area linguistica, artistica ed espressiva, offre anche una preziosa opportunità per l’elaborazione di attività interdisciplinari, proponendo percorsi di sintesi che aiutino gli alunni a costruire mappe culturali permettendo così una comprensione unitaria della realtà.
Il confronto esplicito con la dimensione religiosa dell’esperienza umana è un aspetto insostituibile per la piena formazione della persona. Il confronto con la forma storica della religione cattolica svolge un ruolo fondamentale e costruttivo per la convivenza civile, poiché permette di cogliere importanti aspetti dell’identità culturale di appartenenza e aiuta le relazioni e i rapporti tra persone di culture e religioni differenti.
La religione cattolica è parte costitutiva del patrimonio storico, culturale ed umano della società italiana, per tale motivo, nel rispetto della libertà di coscienza, è offerta a tutti in quanto opportunità preziosa per la conoscenza del Cristianesimo e come radice della cultura italiana ed europea.
In tal senso l'IRC si propone come insegnamento che va oltre le personali scelte di fede, è una disciplina scolastica che ha un valore per la crescita della persona, la comprensione della realtà in cui siamo inseriti e si offre come strumento per la realizzazione di finalità educative e formative. Emerge così un ulteriore contributo dell’IRC alla formazione di persone capaci di dialogo e di rispetto delle differenze, di comportamenti di reciproca comprensione in un contesto di pluralismo culturale e religioso.

Gli obiettivi di apprendimento per ogni fascia d’età sono articolati in quattro ambiti tematici:

  • Dio e l’uomo, con i principali riferimenti storici e dottrinali del Cristianesimo;
  • la Bibbia e le fonti, per offrire una base documentale alla conoscenza;
  • il linguaggio religioso, nelle sue declinazioni verbali e non verbali;
  • i valori etici e religiosi, per illustrare il legame che unisce gli elementi religiosi con la crescita del senso morale e lo sviluppo di una convivenza civile, responsabile e solidale.

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria

  • L’alunno riflette su Dio creatore e Padre, sui dati fondanti della vita di Gesù e sa collegare i contenuti principali del suo insegnamento alle tradizioni dell’ambiente in cui vive; riconosce il significato cristiano del Natale e della Pasqua, traendone motivo per interrogarsi sul valore di tali festività nell’esperienza personale, familiare e sociale.
  • Riconosce che la Bibbia è il libro sacro per Cristiani ed Ebrei e documento fondamentale della nostra cultura, sapendola distinguere da altre tipologie di testi, tra cui quelli di altre religioni; identifica le caratteristiche essenziali di un brano biblico, sa farsi accompagnare nell’analisi delle pagine a lui più accessibili, per collegarle alla propria esperienza.
  • Si confronta con l’esperienza religiosa e distingue la specificità della proposta di salvezza del Cristianesimo; identifica nella Chiesa la comunità di coloro che credono in Gesù Cristo e si impegnano per mettere in pratica il suo insegnamento; coglie il significato dei Sacramenti e si interroga sul valore che essi hanno nella vita dei cristiani.

Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria

Dio e l’uomo

  • Scoprire che per la religione cristiana Dio è Creatore e Padre e che fin dalle origini ha voluto stabilire un’alleanza con l’uomo.  
  • Conoscere Gesù di Nazareth, Emmanuele e Messia, crocifisso e risorto e come tale testimoniato dai cristiani.
  • Individuare i tratti essenziali della Chiesa e della sua missione.
  • Riconoscere la preghiera come dialogo tra l’uomo e Dio, evidenziando nella preghiera cristiana la specificità del “Padre Nostro”.

La Bibbia e le altre fonti

  • Conoscere la struttura e la composizione della Bibbia.
  • Ascoltare, leggere e saper riferire circa alcune pagine bibliche fondamentali, tra cui i racconti della Creazione, le vicende e le figure principali del popolo d’Israele e gli episodi chiave dei racconti evangelici e degli Atti degli Apostoli.

Il linguaggio religioso

  • Riconoscere i segni cristiani in particolare del Natale e della Pasqua, nell’ambiente, nelle celebrazioni e nella pietà tradizione popolare.
  • Conoscere il significato di gesti e segni liturgici propri della religione cattolica (modi di pregare, di celebrare, ecc.).

I valori etici e religiosi

  • Riconoscere che la morale cristiana si fonda sul comandamento dell’amore di Dio e del prossimo come insegnato da Gesù.
  • Riconoscere l’impegno della comunità cristiana nel porre alla base della convivenza umana la giustizia e la carità.

Metodologia

L’IRC si propone nel rispetto del processo di crescita della persona e con modalità diversificate a seconda della fascia d’età, approfondendo le implicazioni antropologiche, sociali e valoriali, e promuovendo un confronto mediante il quale la persona riflette e si orienta. Emerge così un ulteriore contributo dell’IRC alla formazione di persone capaci di dialogo e di rispetto delle differenze, di comportamenti di reciproca comprensione, in un contesto di pluralismo culturale e religioso. In tal senso l’IRC si offre anche come preziosa opportunità per l’elaborazione di attività interdisciplinari.

Gli strumenti didattici di cui si avvale sono:

  • rappresentazioni grafiche;
  • cooperative-learning;
  • peer-tutoring;
  • conversazioni basate su fatti tratti dall'esperienza quotidiana dell'alunno e del mondo che lo circonda;
  • realizzazione di cartelloni murali;
  • mezzi audiovisivi;
  • favole, canzoni e poesie con testi attinenti agli argomenti svolti;
  • giochi di coinvolgimento, giochi cooperativi, mimi, drammatizzazioni;
  • attività pratiche e manuali;
  • schede da completare.

Metodi e soluzioni organizzative

L’IRC intende porsi in modo da:

  • correlare le esperienze di vita del bambino con i dati religiosi cristiani, attraverso un uso graduale dei principali documenti della religione cattolica (Bibbia, documenti della Chiesa);
  • aiutare gli alunni nella ricerca della propria identità guidandoli ad accostarsi con amore e rispetto al “mistero” della propria persona;
  • favorire lo sviluppo di persone che sanno accogliersi, dialogare, condividere;
  • presentare la tradizione cristiana e giudaica come radici portanti della nostra cultura;
  • presentare la fede cristiana in un linguaggio vivo, attuale, capace di recepire ed esprimere le attese e le speranze dell’uomo di oggi;
  • accostarsi con profondo rispetto alle religioni non cristiane, insegnando a vivere in una società multiculturale e multireligiosa;
  • far tesoro di ogni occasione di cooperazione;
  • contribuire ad uno sviluppo di una scuola flessibile, capace di trasmettere sapere e valori;
  • contribuire a preparare persone responsabili al futuro del nostro pianeta

L’acquisizione delle conoscenze sarà favorita da: lettura testi, conversazioni, ascolto, confronto, riflessioni, esplorazioni dell’ambiente, drammatizzazione, attività di approfondimento e di ricerca personale e di gruppo.

Alunni in difficoltà

Se la «diversità» è un potenziale da valorizzare, ci si chiede allora come poter favorire l'insegnamento/apprendimento degli alunni in difficoltà. Il concetto di uguaglianza molto spesso è sinonimo di «omologazione»; va ribadito perciò che ciascuno, come persona, è se stessa, «diversa». È l'insieme delle diversità che rende più ricca di umanità e di maturità una classe.
Questo principio deve far pensare ad una didattica per la/le diversità, che consenta di operare un'analisi delle varie «diversità» esistenti nel contesto-classe e programmare percorsi didatticamente percorribili da ciascuno nella misura delle proprie capacità, abilità e potenzialità.

A tal fine, le strategie che l'insegnante intende perseguire, a sostegno degli alunni in difficoltà, sono:

  • educare alla diversità;
  • facilitare un «normale» rapporto con gli altri;
  • gestire adeguatamente il lavoro di gruppo, utilizzando, ad esempio, il cooperative learning o il peer tutoring;
  • individuare gli apprendimenti «consentiti», cioè possibili per la loro capacità di apprendimento;
  • essenzializzare obiettivi e contenuti.

Verifica e valutazione

Modalità di verifica degli apprendimenti.
Al termine di ogni unità formativa verranno verificate le conoscenze acquisite tramite conversazioni, letture, giochi, cartelloni di sintesi, brani o disegni da completare, vignette da riordinare in sequenze, domande e lavori di gruppo. L'acquisizione delle competenze sarà verificata mediante lo svolgimento di un compito di apprendimento.

Modalità di valutazione.
La valutazione, basata sulle conoscenze acquisite, sulla partecipazione, l'impegno e l'attenzione dimostrate nelle attività in classe, sarà orientata ad accertare il grado di apprendimento e le capacità dei bambini di riutilizzare (tenendo conto dell'età), a livello comportamentale e concettuale, quanto appreso (competenza). Il benessere dei bambini e la qualità delle relazioni all’interno del gruppo saranno indicatori della validità del percorso, per cui saranno tenuti in considerazione anche elementi forniti dall’autovalutazione degli alunni.

Criteri di autovalutazione.
L'insegnante baserà la valutazione dei percorsi e dei metodi utilizzando i seguenti criteri: flessibilità e differenziazione didattica; qualità del rapporto con i bambini; rispetto della diversità e delle reali potenzialità degli alunni; controllo dei percorsi di apprendimento per verificare il raggiungimento degli obiettivi programmati, efficacia delle strategie didattiche con possibilità di rivedere le scelte effettuate, modificazione in itinere delle strategie adottate, attuazione di interventi integrativi e di recupero.

Progettazione annuale

Unità di apprendimento: I colori della natura

Obiettivi di apprendimento

  • Scoprire che per la religione cristiana Dio è Creatore, Padre e che fin dalle origini
    ha stabilito un’alleanza con l’uomo.
  • Ascoltare, leggere e saper riferire circa alcune pagine bibliche fondamentali tra cui i racconti della creazione

Obiettivi specifici

  • Scoprire che i credenti vedono nelle manifestazioni di vita della natura l’intervento di Dio.
  • Intuire il concetto biblico della Creazione.
  • Conoscere significative figure di cristiani come esempi di tutela e amore per il creato
  • Comprendere l’importanza di rispettare e custodire con responsabilità il creato che, per i Cristiani, è dono di Dio

Contenuti

  • Ciò che è vivo intorno a me.
  • Per i credenti ogni vita viene da Dio.
  • Il racconto della creazione nella Bibbia.
  • Il Cantico delle Creature.
  • Il problema dell’inquinamento.
  • La raccolta differenziata come comportamento di rispetto e di tutela del creato

Traguardi per lo sviluppo delle competenze

L’alunno riflette su Dio Creatore

Identifica le caratteristiche essenziali di un brano biblico, sa farsi accompagnare nell’analisi delle pagine a lui più accessibili, per collegarle alla propria esperienza

Attività

  • Attività grafico-pittoriche
  • Conversazione guidata
  • Esecuzione di schede operative
  • Ascolto e rielaborazione dei testi narrati
  • Ascolto e canto di “Fratello Sole e Sorella Luna” (C. Baglioni)
  • Attività multimediale
  • Attività su scheda strutturata.

Unità di apprendimento: I colori del Natale

Obiettivi di apprendimento

  • Riconoscere i segni cristiani in particolare del Natale, nell’ambiente, nelle celebrazioni e nella pietà tradizione popolare.
  • Ascoltare, leggere e saper riferire circa alcune pagine bibliche fondamentali tra cui gli episodi chiave dei racconti evangelici.

Obiettivi specifici

  • Riflette sul significato umano desideri come periodo di emozionante attesa.
  • Individuare il senso profondo del periodo d’Avvento non in senso consumistico in cui si pensa solo a ricevere, ma come attesa del grande dono Gesù.
  • Cogliere la nascita di Gesù come dono salvifico di Dio per l’uomo.

Contenuti

  • Aladino e il genio della lampada.
  • I nostri desideri.
  • La corona d’Avvento.
  • Il significato dei doni che ci si scambia in occasione del Natale.
  • La storia biblica della Natività.
  • La visita dei Magi e il significato dei loro doni.
  • Gesù: dono di Dio.

Traguardi per lo sviluppo delle competenze

Riconoscere il significato cristiano del Natale traendone motivo per interrogarsi sul valore di tali festività nell’esperienza personale, familiare e sociale.

Attività

  • Ascolto e comprensione di alcuni racconti.
  • Esecuzione di schede operative.
  • Attività grafico manipolative.
  • Narrazione dell’episodio evangelico della natività.
  • Proiezione video.
  • Attività di canto e recitazione.

Unità di apprendimento: I colori dell'amicizia

Obiettivi di apprendimento

  • Conoscere Gesù di Nazareth come Emmanuele e Messia, crocifisso e risorto e come tale testimoniato dai cristiani.
  • Riconoscere che la morale cristiana si fonda sul comandamento dell’amore di
  • Dio e del prossimo come insegnato da Gesù.

Obiettivi specifici

  • iconoscere gli atteggiamenti di un vero amico
  • Cogliere il valore dell’amicizia attraverso il comportamento di Gesù con i suoi amici
  • Comprendere che i miracoli di Gesù sono segni dell’amore di Dio verso tutti specialmente i più deboli e sofferenti.

Contenuti

  • Il significato dell'amicizia.
  • Espressioni di amicizia da parte di Gesù.
  • I Dodici.
  • Zaccheo.
  • Il cieco Bartimeo.
  • Il paralitico di Cafarnao.

Traguardi per lo sviluppo delle competenze

L’alunno riflette sui dati fondamentali della vita di Gesù e sa collegare i contenuti principali del suo insegnamento alle tradizioni dell’ambiente in cui vive.

Identifica le caratteristiche essenziali di un brano biblico e sa farsi accompagnare nell’analisi delle pagine a lui più accessibili.

Attività

  • Conversazione guidata.
  • Riflessione guidata sui testi biblici letti
  • Attività grafico-pittoriche.
  • Esecuzione di schede operative.
  • Drammatizzazione.

Unità di apprendimento: I colori della pace

Obiettivi di apprendimento

  • Riconoscere i segni cristiani del Natale e della Pasqua, nell’ambiente, nelle celebrazioni
    e nella pietà popolare.
  • Apprezzare l’impegno della comunità umana e cristiana nel porre alla base dellaconvivenza la giustizia e la carità.

Obiettivi specifici

  • Conoscere l’evento della Pasqua di Gesù e comprenderne il significato.
  • Riconoscere nella Pasqua la festa della pace proposta da Gesù ad ogni uomo.

Contenuti

  • Gli ultimi giorni di Gesù narrati nel Vangelo.
  • I simboli pasquali della pace.
  • Alla ricerca degli atteggiamenti per costruire la pace.

Traguardi per lo sviluppo delle competenze

Riconoscere il significato cristiano della Pasqua traendone motivo per interrogarsi sul valore di tali festività nell’esperienza personale, familiare e sociale.

Attività

  • Ascolto e rielaborazione dei testi evangelici sugli ultimi giorni di Gesù.
  • Proiezione video.
  • Esecuzione di schede strutturate.
  • Attività canora.
  • Attività grafico-pittorica.

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