insegnante Monica Cucchiaro | |
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L'Insegnamento della Religione Cattolica è una disciplina scolastica a tutti gli effetti. Non è mossa da finalità catechistiche, ma si qualifica come proposta culturale offerta a tutti, in quanto opportunità preziosa per la conoscenza del cristianesimo, radice di tanta parte della cultura italiana ed europea. Ha una notevole rilevanza per la comprensione del patrimonio storico-artistico italiano e contribuisce a dare una risposta specifica al bisogno di significato che ciascuno ha in sé.
La scuola riconosce il valore della realtà religiosa come un dato storicamente, culturalmente e moralmente incarnato nella realtà sociale, in cui il bambino vive.
In tal senso l'IRC si propone come insegnamento che va oltre le personali scelte di fede, è una disciplina scolastica che ha un valore per la crescita della persona e la comprensione della realtà in cui siamo inseriti e si offre come strumento per la realizzazione di finalità educative e formative.
Partendo, perciò, dall'esperienza acquisita dall'alunno e anche al fine di consentirgli un rapporto consapevole e completo con l'ambiente, è compito della scuola promuovere:
ovvero:
Classi quarta e quinta:
Classi quarta e quinta:
il cristianesimo:
l'ebraismo;
l'islam;
costruttori di pace di ieri e di oggi.
L’IRC si propone nel rispetto del processo di crescita della persona e con modalità diversificate a seconda della fascia d’età, approfondendo le implicazioni antropologiche, sociali e valoriali e promuovendo un confronto mediante il quale la persona riflette e si orienta. Emerge così un ulteriore contributo dell’IRC alla formazione di persone capaci di dialogo e di rispetto delle differenze, di comportamenti di reciproca comprensione, in un contesto di pluralismo culturale e religioso. In tal senso l’IRC si offre anche come preziosa opportunità per l’elaborazione di attività interdisciplinari.
Gli strumenti didattici di cui si avvale sono:
Competenze
L'alunno/a sa mettere in atto, nei confronti dei compagni, dinamiche positive di relazione e comportamenti di non prevaricazione.
Compito di apprendimento
Identifica gesti di accoglienza e di rifiuto che compi quotidianamente.
Obiettivi di apprendimento
Riconoscere nella vita e negli insegnamenti di Gesù proposte di scelte responsabili, in vista di un personale progetto di vita.
Obiettivi
Comprendere che le differenze non devono essere oggetto di derisione, razzismo e guerra ma caratteristiche che ci arricchiscono.
Riscoprire il messaggio di accoglienza e di amore presente nel Vangelo.
Contenuti
Accoglienza e rifiuto.
I punti di vista.
Pregiudizi e stereotipi.
Il buon samaritano.
Gesti concreti d'amore.
Attività
Gioco di ruolo: il basilisco.
Chi è il mostro? Attività e commenti sul racconto Sentinella e sulla canzone Il mostro.
Esempi concreti di episodi di accoglienza e rifiuto nella cronaca e nella vita scolastica.
Lettura e riflessione sul racconto Il piatto di lenticchie.
Analisi del brano evangelico del buon samaritano e riscoperta del suo messaggio di accoglienza.
Disegno di tre gesti concreti di accoglienza.
Competenze
L'alunno/a sa distinguere la Bibbia da altre tipologie di testi. Identifica, accompagnato dall'insegnante, le caratteristiche essenziali di un brano biblico.
Compito di apprendimento
Scrivi una domanda di senso per te importante e prova a pensare dove cercare la risposta. Confrontati con i tuoi compagni e l'insegnante.
Obiettivi di apprendimento
Scoprire la risposta della Bibbia alle domande di senso dell’uomo e confrontarla con quella delle principali religioni non cristiane.
Obiettivi
Scoprire l'importanza di porre e di farsi delle domande.
Comprendere che le religioni rispondono alle domande sul senso della vita.
Contenuti
Le domande di senso.
Perché si soffre? Il racconto di Giobbe.
Che senso ha la vita? Il libro di Ruth.
Chi è il più importante? Il messaggio del Vangelo.
Cosa c'è dopo la morte? Religioni antiche e moderne a confronto.
Attività
Ricerca, con l'aiuto del libro di testo, delle domande di senso che da sempre l'uomo si è posto.
Analisi di alcune domande e ricerca di una risposta all'interno di racconti/brani biblici proposti dall'insegnante.
Analisi delle risposte proposte dai popoli antichi (Egizi e Greci) e delle grandi religioni alla domanda cosa c'è dopo la morte.
Competenze
L'alunno/a comprende il significato di alcuni simboli cristiani e affreschi presenti nella basilica di Aquileia.
Compito di apprendimento
Sei un'artista. Riproduci uno dei mosaici o degli affreschi presenti nella basilica di Aquileia e spiegane il significato.
Obiettivi di apprendimento
Conoscere le origini e lo sviluppo del cristianesimo.
Individuare significative espressioni d'arte cristiana (a partire da quelle presenti nel territorio).
Obiettivi
Comprendere che la storia e la cultura friulana affondano le radici anche nella religione cristiana.
Individuare, attraverso le riproduzioni dei mosaici aquileiesi, la fede dei primi cristiani in Friuli.
Contenuti
La leggenda di Ermagora e Fortunato.
L'arrivo del cristianesimo in Friuli: i dati storici.
Segni e simboli cristiani nella basilica di Aquileia.
Attività
Gli alunni: conoscono l'origine del Cristianesimo in Friuli secondo la leggenda e secondo i dati storici; disegnano la pianta dell'attuale basilica di Aquileia e la confrontano con la pianta della chiesa primitiva; riproducono in forma grafica alcuni simboli cristiani realizzati sul pavimento della Basilica di Aquileia; individuano il significato dei simboli presi in esame.
Competenze
L'alunno/a confronta la propria esperienza religiosa con quella di altre persone.
Obiettivi di apprendimento
Riconoscere avvenimenti, persone e strutture fondamentali della Chiesa cattolica sin dalle origini e metterli a confronto con quelli delle altre confessioni cristiane, evidenziando le prospettive del cammino ecumenico.
Conoscere le origini e lo sviluppo del cristianesimo e delle altre grandi religioni individuando gli aspetti più importanti del dialogo interreligioso.
Obiettivi
Scoprire che da sempre l’uomo ha cercato di avvicinarsi a Dio.
Conoscere le principali religioni nel mondo e alcuni loro aspetti caratteristici.
Comprendere lo sforzo in atto nella Chiesa per ricercare l'unità con i fratelli separati e il dialogo con le altre religioni.
Contenuti
La nascita del cristianesimo e la sua diffusione.
Le Chiese Cristiane.
Il dialogo ecumenico.
La diffusione delle religioni nel mondo.
Il buddhismo.
La religione sikh.
Gli incontri di Assisi.
Attività
Lettura delle pagine del libro di testo sulla nascita e la diffusione del cristianesimo.
Ricerca delle uguaglianze e delle diversità tra le varie confessioni cristiane.
Conversazione guidata sull'importanza del dialogo e dell'incontro tra i fedeli cristiani.
Attività di cooperative learning sul buddhismo e la religione sikh.
Lettura sul libro di testo delle pagine riguardanti gli incontri di Assisi.
Se la «diversità» è un potenziale da valorizzare, ci si chiede allora come poter favorire l'insegnamento/apprendimento degli alunni in difficoltà. Il concetto di uguaglianza molto spesso è sinonimo di «omologazione»; e perciò va ribadito che ciascuno, come persona, è se stessa, «diversa». È l'insieme delle diversità che rende più ricca di umanità e di maturità una classe.
Questo principio deve far pensare ad una didattica per la/le diversità, che consenta di operare un'analisi delle varie «diversità» esistenti nel contesto-classe e programmare percorsi didatticamente percorribili da ciascuno nella misura delle proprie capacità, abilità, potenzialità.
A tal fine, le strategie che l'insegnante intende perseguire, a sostegno degli alunni in difficoltà, sono:
Modalità di verifica degli apprendimenti.
Al termine di ogni unità di lavoro verranno verificate le conoscenze acquisite tramite conversazioni, letture, giochi, cartelloni di sintesi, brani o disegni da completare, vignette da riordinare in sequenze, domande, lavori di gruppo. L'acquisizione delle competenze sarà verificata mediante lo svolgimento di un compito di apprendimento.
Modalità di valutazione.
La valutazione, basata sulle conoscenze acquisite, sulla partecipazione, l'impegno e l'attenzione dimostrate nelle attività in classe, sarà orientata ad accertare il grado di apprendimento e le capacità dei bambini di riutilizzare (tenendo conto dell'età), a livello comportamentale e concettuale, quanto appreso (competenza). Il benessere dei bambini e la qualità delle relazioni all’interno del gruppo saranno indicatori della validità del percorso, per cui saranno tenuti in considerazione anche elementi forniti dall’autovalutazione degli alunni.
Criteri di autovalutazione.
L'insegnante baserà la valutazione dei percorsi e dei metodi utilizzando i seguenti criteri: flessibilità e differenziazione didattica; qualità del rapporto con i bambini; rispetto della diversità e delle reali potenzialità degli alunni; controllo dei percorsi di apprendimento per verificare il raggiungimento degli obiettivi programmati, l'efficacia delle strategie didattiche, con possibilità di rivedere le scelte effettuate, modificare le strategie, attuare interventi integrativi e di recupero.