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Programmazione didattica

anno scolastico 2010/2011

Classe Quarta
insegnante Flavia Di Narda

La programmazione si fonda sui principi enunciati nel Curricolo d’Istituto e fa riferimento ai traguardi di competenza in esso definiti, in ottemperanza alle Indicazioni per il Curricolo emanate dal Ministero nel 2007.

Premessa

Come per la storia, anche per la geografia è importante identificare i concetti chiave che guidano la progettazione del percorso di insegnamento-apprendimento. Essi costituiscono le basi su cui strutturare un sapere che deve tener conto

  • del ruolo del soggetto che, nella verticalità del curricolo, deve diventare  sempre più esplicito perché possa prendere coscienza di come ci si orienta , di eventuali difficoltà , di come tener conto delle diverse modalità di relazione con lo spazio; inoltre il rapporto che si viene instaurando fra il soggetto e lo spazio concorre alla formazione di uno stile cognitivo applicabile anche in altri campi conoscitivi;
  • della rappresentatività dello spazio in modelli da leggere, ricostruire, progettare, con la consapevolezza che ogni modello è arbitrario, convenzionale, utile per determinate finalità, con l’obiettivo educativo non solo di insegnare a ricostruire in modo logico e significativo un ambiente, ma anche a pensare di rispettarlo e proteggerlo  sviluppando così un’etica della responsabilità;
  • della significatività della comparazione geografica ovvero del confronto tra le diverse forme di interazione uomo-ambiente nel tempo e nello spazio per educare al pluralismo di prospettive e soluzioni.

Si riconosce pertanto il ruolo interdisciplinare della geografia, in quanto punto d’incontro di molteplici linguaggi e conoscenze. Essa ha il privilegio di favorire l’incontro di diverse discipline in quanto rappresenta il sapere strutturato dai gruppi umani in risposta alla continua interazione con lo spazio e più in generale con l’ambiente di vita. Relazionarsi con lo spazio richiede un continuo gioco di domande, opzioni e scelte da cui emerge un percorso logico di relazioni e di rapporti. Pertanto è fondamentale educare gli alunni all’osservazione per abituarli a cogliere gli aspetti immediati, ma anche quelli non direttamente visibili. Quello che conta è imparare a rilevare le interrelazioni fra  fattori e le  congruenze fra gli aspetti naturali e quelli antropici. Appare naturale collegare la disciplina alle educazioni trasversali, le quali, a loro volta, possono essere considerate quali selettori curricolari e facilitatori interculturali.

Schema interrelazioni tra aspetti naturali e antropici

Lo studio della geografia, dunque, può essere sviluppato lungo tre assi che sono complementari fra loro:

  • l’approccio alla disciplina per problemi relativi ai temi delle educazioni, utile alla comprensione del mondo per coglierne la complessità e le implicazioni personali;
  • la rappresentatività dello spazio secondo modelli da leggere, ricostruire e progettare con la consapevolezza che ogni modello è convenzionale e utile per determinate finalità;
  • la comparazione geografica, vale a dire la ricostruzione e comparazione di quadri d’ambiente in rapporto ai quali si realizza l’interazione uomo-ambiente nella suo dimensione spazio-temporale.
A partire da queste riflessioni si procede alla definizione di un curricolo che abbia durata triennale rispetto agli obiettivi formativi irrinunciabili, alle abilità e competenze, e modificabile nei due anni successivi solo nei contenuti e nell’approfondimento delle conoscenze.

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Obiettivi

Obiettivo formativo

Continuazione del percorso avviato nel precedente anno scolastico finalizzato all’acquisizione di strumenti di comprensione e di osservazione  del territorio per conoscerlo, rispettarlo, valorizzarlo in tutti i suoi aspetti.

Obiettivi di apprendimento

Sviluppare e consolidare le capacità di

1. utilizzare i diversi tipi di rappresentazione cartografica in relazione agli scopi

Contenuti

  • lo spazio rappresentato, progettato e codificato;
  • il linguaggio specifico delle rappresentazioni geografiche;
  • le funzioni delle carte geografiche;
  • introduzione e cenni in ordine al reticolato e alle coordinate geografiche.

Abilità e conoscenze

  • riconoscere carte fisiche, politiche e tematiche;
  • decodificare la simbologia di base delle rappresentazioni geografiche;
  • riconoscere e interpretare simboli e segnali;
  • estrapolare semplici informazioni dalla lettura di carte geografiche;
  • riconoscere la funzione della scala di riduzione.

2. riconoscere le caratteristiche fisiche del territorio vicino e lontano da noi e le trasformazioni operate dall’uomo per vivere in modo consapevole nel proprio ambiente

Contenuti

  • le forme del territorio;
  • i bisogni dell’uomo e le modalità per soddisfarli (in prospettiva interdisciplinare rispetto all’insegnamento della storia)
  • il clima: elementi e fattori, rilevazione delle caratteristiche climatiche rispetto al nostro territorio;
  • le trasformazioni operate dall’uomo sul territorio.

Abilità e conoscenze

  • riconoscere nel territorio elementi naturali e antropici;
  • individuare gli elementi che caratterizzano un ambiente;
  • riconoscere l’influenza e i condizionamenti del territorio sulle attività umane;
  • riconoscere gli elementi e i fattori che determinano il clima;
  • riconoscere l’influenza degli elementi naturali di un territorio sull’attività dell’uomo;
  • conoscere i motivi che determinano l’importanza di ogni elemento del sistema presente sul proprio territorio per l’equilibrio del sistema stesso.

3. agire responsabilmente verso il territorio e l’ambiente

Contenuti

  • i comportamenti adeguati alla tutela degli spazi vissuti e dell’ambiente vicino;
  • lo sfruttamento del territorio e i rischi che ne conseguono per la salute e l’incolumità dell’uomo;
  • l’inquinamento delle acque e dell’aria e sue conseguenze;

Abilità e conoscenze

  • individuare e riflettere sulle cause che hanno determinato i cambiamenti dell’ambiente circostante;
  • formulare ipotesi di soluzione ai problemi ecologici e di conservazione del patrimonio ambientale e culturale del territorio;
  • conoscere le associazioni presenti nel territorio che lavorano per la salvaguardia dell’ambiente e del patrimonio culturale.

 

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Metodologia

Lo studio della geografia acquista la sua valenza formativa se non si limita alla semplice nomenclatura di dati, che pure sono importanti. Esso trova la sua specificità nel formare l’abitudine ad osservare, a cogliere interrelazioni fra gli elementi, la storicità del paesaggio e le diverse modalità di rapportarsi all’ambiente a seconda dei problemi che l’uomo ha dovuto e deve ancora affrontare e del periodo storico. Alla dimensione descrittiva e analitica si affiancherà quella narrativa da intendersi come possibilità di raccontare e interpretare gli aspetti osservati.

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Modalità di verifica e valutazione

La valutazione degli apprendimenti indagherà sul percorso formativo degli alunni e si fonderà sulle osservazioni sistematiche degli atteggiamenti e dei metodi di lavoro messi in atto dagli alunni, affiancate da un limitato numero di verifiche somministrate in itinere e/o a conclusione dell’unità didattica attraverso prove strutturate volte a valutare l’acquisizione di abilità e conoscenze. La valutazione di queste prove sarà espressa in forma discorsiva ed evidenzierà gli aspetti positivi e le difficoltà rilevate nello svolgimento del compito.
Si valuterà anche la ricaduta delle attività proposte nei  termini della partecipazione e dell’interesse manifestati dagli alunni e del miglioramento delle capacità comunicativa del gruppo.

Ogni venerdì, inoltre, gli alunni si cimenteranno in un compito di autovalutazione nel quale ripenseranno alle attività svolte durante la settimana nei diversi ambiti disciplinari ed esprimeranno un giudizio rispetto alla loro partecipazione, all’impegno profuso e al livello di applicazione raggiunto. L’insegnante completerà con le sue osservazioni il resoconto che sarà fatto firmare dalle famiglie.

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