Durante questo percorso, gli alunni hanno avuto la possibilità di

• incontrarsi, condividere spazi ed insegnanti;
• un primo approccio alla scuola secondaria (i bambini della scuola primaria);
• di ritrovare compagni e spazi a cui erano legati (i ragazzi della scuola secondaria).

I lavori a coppie o in piccolo gruppo e il peer-toutoring hanno permesso a tutti gli alunni (anche quelli in difficoltà) di svolgere al meglio le attività proposte e, poiché queste erano varie, ogni alunno ha potuto lavorare valorizzando le sue competenze. Per favorire questi aspetti si sono scelte diverse soluzioni organizzative: gruppo classe, piccoli gruppi, coppie, classi aperte.

Le metodologie usate nel lavoro sono state varie, ma tutte hanno cercato di far leva su capacità di osservazione e di confronto, capacità di collaborare nel gruppo, seguendo un preciso compito assegnato, disponibilità a fare da tutor nei confronti dei compagni e ad accettare la figura del tutor. Le docenti si sono avvalse anche della narrazione e della lezione frontale e dialogata, sia attraverso attività svolte nelle proprie classi che mediante esperienze di co-docenza (dividendosi i compiti, entrambe le insegnati hanno spiegato ed organizzato le attività con gruppi/classe di alunni di quinta e prima).