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Istituto Comprensivo di Basiliano e Sedegliano

Scuole statali dei Comuni di Basiliano, Coseano, Flaibano, Mereto di Tomba, Sedegliano (Ud)

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Regolamento di Istituto

Allegato 1 - Disciplina alunni

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Art. 1 - Premessa (dall’art. 1 Statuto delle studentesse e degli studenti DPR n. 249/98)
La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l'acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica.

La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio.

La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale di cui è parte, fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualità delle relazioni insegnante-studente, contribuisce allo sviluppo della personalità dei giovani, anche attraverso l'educazione alla consapevolezza e alla valorizzazione dell'identità di genere, del loro senso di responsabilità e della loro autonomia individuale.

La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale.

Art. 2 - Nell’esercizio dei loro diritti e nell’adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a: mantenere un comportamento corretto e coerente con i principi di cui all’art. 1; avere rispetto anche formale di tutto il personale della scuola e dei propri compagni come richiesto per se stessi; osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza del presente regolamento; utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici comportandosi senza arrecare danno al patrimonio della scuola; avere cura responsabile dell’ambiente scolastico come fattore di qualità della vita.

Art. 3 - In ordine a quanto esposto nei precedenti articoli ed al corretto svolgimento dei rapporti all’interno della comunità scolastica si valutano: i comportamenti carenti o contrari alla norma, le relative sanzioni, gli organi competenti ad irrogarle e il procedimento, con i seguenti criteri:

a. Ogni provvedimento o sanzione ha finalità educative, mira a rafforzare il senso di responsabilità ed al ripristino di corretti rapporti.

b. La responsabilità del comportamento è personale.

c. Nessuna infrazione comportamentale può influire sulla valutazione del profitto.

d. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni senza prima essere stato richiesto delle proprie ragioni.

e. In tutti i casi gravi, prima di adottare le eventuali sanzioni, devono essere informati e sentiti i genitori, anche ammettendoli al Consiglio di classe.

f. La libera espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell’altrui personalità non è mai sanzionabile.

g. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alle infrazioni ed ispirate al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente cui è sempre offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica, e della coerenza dei giudizi per l’equilibrio dei rapporti comunitari.

h. Il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto solo in caso di gravi o reiterate infrazioni disciplinari, per periodi non superiori ai quindici giorni, con decisione adottata da un organo collegiale, previo confronto con le famiglie, utile anche a preparare il rientro nella comunità scolastica.

i. Per tutte le sanzioni è comunque ammesso il ricorso entro 15 giorni dalla comunicazione dell’irrogazione (e prima della applicazione, con audizione dei genitori) all’Organismo di Garanzia della scuola.

j. Per quanto qui non contemplato ed espresso circa casi particolari e ulteriori impugnazioni, valgono i disposti degli artt. 4 e 5 del D.P.R. n° 249 del 24.06.1998 (regolamento e statuto degli studenti).

NORME GENERALI DI COMPORTAMENTO

Art. 4 – Agli studenti è richiesta la puntualità all’inizio di ogni lezione o attività. Nel caso di ritardo non superiore ai 10 minuti, per giustificati motivi, gli studenti vengono ammessi alla lezione dal docente; i ritardi di entità superiore sono giustificati dal dirigente scolastico o dal suo delegato.

Art. 5 – Gli studenti sono tenuti ad avere sempre con sé e a conservare con cura il libretto personale con pagine numerate, in quanto documento ufficiale e strumento di comunicazione corrente tra scuola e famiglia; qui, tra l’altro, sono riportati i voti, le informazioni riguardanti la vita della scuola, le giustificazioni e le note disciplinari; la puntuale sottoscrizione delle comunicazioni da parte di un genitore è un atto dovuto e costituisce l’unica prova del passaggio delle informazioni.

Art. 6 – Le assenze e le relative giustificazioni vengono annotate sul registro di classe dai docenti della prima ora di lezione. Gli ingressi e le uscite fuori orario vengono annotate dall’insegnante di turno, con l’indicazione dell’ora dell’operazione e del nome dello studente interessato. Il docente coordinatore di classe segnala al dirigente i casi di assenze frequenti o prolungate.

Art. 7 – Gli studenti possono accedere ai locali riservati ai docenti solo se espressamente autorizzati.

Art. 8 – Gli studenti non devono uscire dall’edificio o dal cortile della scuola, tanto durante l’orario delle lezioni quanto durante la ricreazione o gli spostamenti in e dalla palestra. Durante la permanenza a scuola gli studenti non devono richiamare o intrattenere passanti. Nel cambio dell’ora gli studenti rimangono ordinatamente nella propria aula, evitando schiamazzi e confusione.

Art. 9 - Tutto il personale è tenuto a uniformarsi allo spirito educativo del presente regolamento e ad applicarlo in modo uniforme, equo ed imparziale. Quando il personale ATA della scuola rileva un comportamento irregolare lo segnala al docente responsabile della sorveglianza o al dirigente scolastico.

Art. 10 - Sarà richiesto l’intervento della famiglia, dei servizi sociali e dell’autorità giudiziaria nei casi di comportamenti che costituiscano grave e persistente pericolo per la sicurezza e l’integrità fisica degli studenti e del personale o quando ricorrano sospetti di reato. Nei casi di danneggiamento di attrezzature e strutture scolastiche l’accertamento dei danni e la loro quantificazione spetta al dirigente scolastico - mediante una eventuale perizia da parte di esperti – o all’ufficio tecnico del Comune se proprietario del bene danneggiato.

Art. 11 - Gli alunni sono soggetti alla responsabilità del personale scolastico dal momento del loro ingresso a scuola e fino a quando non ne siano usciti. Durante la loro permanenza a scuola gli studenti sono tenuti a mantenere un comportamento corretto secondo le indicazioni dal presente regolamento.

Art. 12 - Gli spostamenti, interni ed esterni, dovranno avvenire per classe, in tempi contenuti al minimo necessario, con assoluto rispetto del lavoro altrui e con riguardo per l’incolumità propria e dei compagni. Durante gli spostamenti, la ricreazione e l’eventuale pausa pranzo gli studenti sono soggetti alla sorveglianza dei docenti e alle loro prescrizioni, che riguarderanno unicamente l’ordinato e sicuro svolgimento delle suddette operazioni.

Art. 13 - La scuola non risponde della sottrazione di oggetti o di valori lasciati incustoditi. I materiali e gli oggetti, il cui uso disturba le lezioni, minaccia la sicurezza delle persone o danneggia gli arredi e le strutture scolastiche, viene requisito dai docenti, depositato in segreteria e restituito direttamente ai genitori interessati. Per ragioni di riservatezza, il telefono cellulare requisito viene immediatamente riposto e conservato, spento dal proprietario, in busta chiusa. Art. 14 - Per coloro che si avvalgono dell’interscuola – pausa pranzo e successiva ricreazione - la giornata scolastica comprende ininterrottamente tutto l’intervallo di tempo intercorrente tra la prima ora del mattino e l’ultima del pomeriggio.

DISCIPLINA SCUOLA PRIMARIA

Art. 15 - mancanze disciplinari
Configurano mancanze disciplinari da parte degli alunni della scuola primaria i seguenti comportamenti:

a. presentarsi alle lezioni ripetutamente sprovvisti del materiale scolastico;

b. non eseguire i compiti assegnati per casa (in assenza di giustificazione da parte del genitore);

c. spostarsi senza motivo o senza autorizzazione nell'aula e nell'edificio;

d. giocare o chiacchierare, disturbando, o rendersi protagonisti di interventi inopportuni durante le attività scolastiche o durante gli spostamenti nell'edificio e all’esterno;

e. offendere con parole, gesti o azioni il personale scolastico o i compagni;

f. agire in modo pericoloso per la propria e l’altrui incolumità;

g. non osservare le norme di comportamento in mensa (parlare a bassa voce, rispettare il proprio turno, disporsi ai tavoli secondo le indicazioni date, utilizzare in modo adeguato le stoviglie e le posate, mangiare secondo le regole della buona educazione, muoversi solo se autorizzati);

h. utilizzare in modo improprio le attrezzature scolastiche;

i. portare a scuola oggetti non pertinenti alle attività, telefoni cellulari senza la specifica autorizzazione del genitore, materiali pericolosi;

j. sporcare intenzionalmente, danneggiare i locali, gli arredi o gli oggetti personali;

k. non osservare le disposizioni date dagli insegnanti o dai collaboratori scolastici e contenute nel regolamento d’Istituto;

l. ogni altro comportamento che, nella situazione specifica, sia ritenuto scorretto dall'insegnante.

Sarà inoltre cura degli insegnanti verificare con i genitori le ragioni di ripetuti ritardi.

Art. 16 - Provvedimenti disciplinari
I provvedimenti si articolano in interventi educativi, interventi educativi mirati e sanzioni disciplinari vere e proprie.

Essi hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica.

Nessuno può essere sottoposto a provvedimento disciplinare senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni.

Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sul profitto.

I provvedimenti sono sempre temporanei, proporzionati all’infrazione disciplinare, ispirati, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno e all'acquisizione di norme di comportamento adeguate.

Essi tengono conto della situazione personale dello studente.

Art. 17 - Interventi educativi
Si tratta di interventi graduati, applicati a discrezione degli insegnanti in base alla gravità e/o alla frequenza delle mancanze.

INTERVENTI EDUCATIVI PROCEDURE RELATIVE AL SINGOLO INTERVENTO
A - Richiamo orale Da parte del docente di classe
B - Comunicazione scritta alla famiglia
C - Temporaneo allontanamento dalla classe, per consentire allo studente una riflessione personale sul suo comportamento. L’alunno dovrà sempre essere vigilato da un docente a disposizione o da un collaboratore scolastico. Da parte del docente con comunicazione scritta alla famiglia
D - Affidamento ad un docente che sta lavorando in un’altra classe, per consentire all’alunno una riflessione personale sul suo comportamento e/o per far sì che svolga il proprio compito con maggiore concentrazione e senza disturbare i compagni.
E - Temporanea sospensione dal gioco durante la ricreazione (max 10 minuti), per consentire allo studente una riflessione personale sul suo comportamento e/o per portare a termine il lavoro che non ha svolto nei tempi assegnati allo scopo. L’alunno dovrà sempre essere vigilato da un docente a disposizione o da un collaboratore scolastico.
F - Convocazione dei genitori Da parte del team docenti
G - Comunicazione scritta del Dirigente Scolastico alla famiglia Da parte del Dirigente Scolastico
H - Convocazione dei genitori ad un colloquio con il Dirigente Scolastico

Gli insegnanti attueranno gli interventi previsti, nel rispetto dell'individualità e della personalità del bambino.

L'educazione alla consapevolezza sarà l'obiettivo di tutti gli interventi educativi; in particolare, prima di procedere agli interventi educativi di cui ai punti F, G, H, dovrà essere data all'alunno la possibilità di esprimere le proprie ragioni.

Art. 18 - interventi educativi mirati e sanzioni in relazione a specifiche mancanze disciplinari

INTERVENTI EDUCATIVI MIRATI E SANZIONI PROCEDURE RELATIVE AL SINGOLO INTERVENTO

A - Relativamente a tutti i punti di cui all’art. 15

Interventi volti a promuovere la riflessione in forma orale o scritta, da parte dell’alunno, sui suoi comportamenti e sulle relative conseguenze, potenziali o reali, nonché sulle alternative di comportamento possibili e socialmente accettabili.

Da parte del docente di classe

B - Relativamente al punto b art. 15

Richiesta di recupero a casa del compito non eseguito, con comunicazione scritta alla famiglia.

C - Relativamente al punto d art. 15

Eventuale assegnazione di un'esercitazione di rinforzo, da eseguirsi a casa, inerente l'attività svolta in classe al momento della mancanza disciplinare. Tale provvedimento verrà comunicato per iscritto alla famiglia.

D - Relativamente al punto e art. 15

Invito a presentare, nelle forme più idonee, le proprie scuse al personale scolastico o ai compagni offesi.

E - Relativamente ai punto i art. 15

Sequestro degli oggetti e dei materiali non pertinenti o pericolosi, che verranno riconsegnati ai genitori. Tale provvedimento verrà comunicato per iscritto alla famiglia.

F - Relativamente al punto j art. 15

Invito a collaborare, nei limiti del possibile, al ripristino della situazione antecedente la mancanza disciplinare, anche con eventuale risarcimento dei danni. Tale provvedimento verrà comunicato per iscritto alla famiglia.

Da parte del docente e/o del dirigente scolastico
G - Sospensione dall’attività motoria, per la durata della lezione, in caso di comportamenti scorretti e/o pericolosi in palestra. Tale provvedimento verrà comunicato per iscritto alla famiglia. Da parte del docente di classe
H - Sospensione da una visita guidata, in caso di comportamenti scorretti e/o pericolosi verificatisi durante una precedente uscita. Da parte del Dirigente su conforme parere obbligatorio del Consiglio di classe.
I - Sospensione dalle lezioni per uno o più giorni e fino a un massimo di 3 giorni. Questa sanzione si applica in casi di reiterati comportamenti gravemente scorretti e/o pericolosi per l’incolumità delle persone. Lo studente sospeso è tenuto a svolgere a casa i compiti appositamente programmati dagli insegnanti. Da parte del Dirigente su conforme parere obbligatorio del Consiglio di classe, convocato appositamente.

Gli interventi previsti saranno attuati nel rispetto dell'individualità e personalità del bambino, garantendo all'alunno la possibilità di esprimere le proprie ragioni.

Anche le sanzioni disciplinari hanno finalità educativa, pertanto sono limitate e cessano in ogni caso il loro effetto con la chiusura dell'anno scolastico.

Il Consiglio di Interclasse per soli docenti discuterà in merito alle sanzioni in riunioni appositamente convocate, su richiesta scritta della maggioranza dei docenti della classe.

Un docente della classe frequentata dall’alunno esporrà al Consiglio una relazione descrittiva dei fatti e dei comportamenti che hanno determinato la proposta di convocazione.

Dopo l’esposizione della relazione potranno essere uditi i genitori dell’alunno, che avranno facoltà di presentare una relazione scritta. Terminata l'audizione, il Consiglio di Interclasse proseguirà in seduta ristretta.

Fatta salva l'impugnativa di cui all’art. 24, gli interventi educativi e mirati e le sanzioni disciplinari sono immediatamente esecutive.

DISCIPLINA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO

Art. 19 – I comportamenti irregolari che compromettono lo sviluppo e la maturazione del singolo allievo e/o della classe vanno discussi e corretti nell’ambito della classe e/o del Consiglio di Classe al completo; l’azione deve tendere a comprendere e rimuovere le cause dei comportamenti ritenuti negativi, a comporre i conflitti prima di promuovere azioni disciplinari gravi.

Art. 20 - Le sanzioni sono le seguenti ordinate secondo il grado di gravità:

Richiamo - privato o in classe, consiste nella pura e semplice evidenziazione della mancanza disciplinare commessa;

Rimprovero - consiste nell’annotazione sul libretto personale della mancanza disciplinare ed eventuale richiesta di colloquio con i genitori o con l’autorità tutoriale;

Ammonizione - consiste in una formale comunicazione scritta alla famiglia, vistata dal Dirigente Scolastico, della mancanza disciplinare

Sospensione - consiste nell’allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo da 1 a 15 giorni.

Le sanzioni disciplinari sono quelle previste dal presente regolamento e di norma si applicano in relazione alle seguenti mancanze rispetto ai propri doveri con possibili adattamenti approvati dai consigli di classe:

DOVERI
Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente le lezioni e ad assolvere gli impegni di studio
MANCANZE SANZIONI AUTORITÀ

Ritardi non giustificati.

Non eseguire i compiti assegnati per casa.

Non portare il materiale scolastico indispensabile.

Non recuperare l’attività svolta in classe dopo un periodo di assenza.

Non eseguire le attività proposte in classe.

Richiamo Docente

Assenze non giustificate sul libretto.

Rifiuto di eseguire prove di verifica.

Rimprovero Docente

Per quanto concerne le mancanze “non eseguire i compiti assegnati per casa”, “non portare il materiale scolastico indispensabile”, “non recuperare l’attività svolta in classe dopo un periodo di assenza” e “non eseguire le attività proposte in classe” sono ammessi interventi educativi quali: recupero delle attività non svolte in classe durante la ricreazione (fatta salva la sorveglianza) e l’interscuola, compiti aggiuntivi assegnati per casa ecc.

DOVERI
Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del personale della scuola e dei loro compagni un comportamento rispettoso, anche dal punto di vista formale
MANCANZE SANZIONI AUTORITÀ

Abbigliamento non adeguato all'ambiente scolastico.

Tenere un comportamento scorretto durante le attività scolastiche.

Rifiuto di collaborare con alcuni compagni.

Richiamo Docente

Rifiuto e/o contestazione dei suggerimenti e dei richiami dell’insegnante.

Ricorso ad atteggiamenti di prevaricazione.

Rimprovero Docente

Ricorso a ricatti e/o estorsioni ai danni dei compagni.

Ricorso a linguaggio e a gesti offensivi, derisori e oltraggiosi nei confronti dei compagni e del personale scolastico.

Istigazione a comportamenti irregolari.

Provocare, minacciare e aggredire verbalmente i compagni.

Ricorso a turpiloquio e/o linguaggio blasfemo.

Discriminare i compagni per motivi religiosi, etnici, sessuali, di salute.

Ricorrere alle vie di fatto con i compagni.

Ammonizione Docente

Per quanto concerne le mancanze “tenere un comportamento scorretto durante le attività scolastiche”, “rifiuto di collaborare con alcuni compagni” e “rifiuto e/o contestazione dei suggerimenti e dei richiami dell’insegnante” sono ammessi interventi educativi quali: compiti aggiuntivi assegnati per casa ecc.

DOVERI
Gli studenti sono tenuti a mantenere un comportamento corretto e coerente con i principi della scuola come una comunità in cui l'adempimento dei propri doveri è condizione imprescindibile per la giusta fruizione dei diritti propri ed altrui
MANCANZE SANZIONI AUTORITÀ

Dimenticare il libretto personale.

Ostacolare le lezioni e le attività con frequenti azioni di disturbo.

Non dare collaborazione nell'accertare la verità e le responsabilità.

Portare a scuola e distrarsi con pubblicazioni o oggetti estranei all'attività didattica in corso.

Richiamo Docente

Comportamento scorretto durante le prove di verifica (copiatura, suggerimenti).

Uso di: cellulari, dispositivi per la lettura e l’ascolto di brani musicali, pen drive, videogames in spazi e tempi non consentiti.

Impedire la lezione.

Rimprovero e consegna dello strumento con restituzione al termine dell’ora Docente

Modificare i voti e le comunicazioni scuola-famiglia.

Falsificare le firme dei genitori o dei docenti.

Disattendere le prescrizioni imposte da sanzioni disciplinari.

Portare a scuola materiale pornografico.

Ammonizione Docente

Dopo le sanzioni del rimprovero e dell’ammonizione l’apparecchio (spento) può essere requisito dall’insegnante, posto in busta chiusa e restituito al genitore dal dirigente o suo delegato. Altrettanto dicasi per i dispositivi per la lettura e l’ascolto di brani musicali, videogames ecc.

DOVERI
Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai regolamento della scuola.
MANCANZE SANZIONI AUTORITÀ

Non rispettare i comportamenti prescritti per i cambi d’ora.

Non osservare le norme di sicurezza.

Richiamo Docente

Allontanarsi dall'aula o dal luogo di svolgimento delle attività didattiche senza autorizzazione.

Usare in maniera impropria e pericolosa materiale scolastico (forbici, compasso, penne, matite, ecc).

Rimprovero Docente

Portare a scuola oggetti atti ad offendere (coltelli, punteruoli, manganelli, ecc).

Uscire dalla scuola senza autorizzazione.

Fumare.

Rimuovere o danneggiare la segnaletica relativa alla sicurezza.

Ammonizione Docente
Ricorrere a comportamenti, giochi e scherzi violenti e/o pericolosi (sporgersi, sgambettare, spingere...). Ammonizione (sospensione se il comportamento scorretto provoca lesioni a persone) Docente
Effettuare registrazioni cinefotofonografiche non autorizzate. Ammonizione (sospensione se le registrazioni non autorizzate vengono diffuse o pubblicate, o se le stesse screditano i compagni, il personale, la scuola) Docente

 

DOVERI
Gli studenti sono tenuti ad avere cura dell’ambiente scolastico, ad utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a comportarsi in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola.
MANCANZE SANZIONI AUTORITÀ

Disimpegno abituale nella cura degli ambienti scolastici.

Insudiciare gli ambienti scolastici oltre la normale tollerabilità legata all’attività in corso.

Richiamo (lo studente è anche tenuto a riordinare) Docente

Danneggiamento per incuria di beni, dell'arredamento e degli ambienti scolastici.

Richiamo (con risarcimento del danno entro 30 giorni dalla richiesta) Docente

Rimozione degli avvisi e delle comunicazioni affisse nelle varie classi.

Manomissione degli albi della scuola.

Uso improprio dei servizi igienici.

Rimprovero Docente
Danneggiamento volontario dei beni, dell'arredamento e degli ambienti scolastici. Ammonizione (con risarcimento del danno entro 30 giorni dalla richiesta) Docente
Sottrazione di beni della scuola, del personale, di compagni. Sospensione (con risarcimento del danno entro 30 giorni dalla richiesta) Dirigente

Art. 21 - La mancanza è grave quando è evidente l’intenzionalità del comportamento, il grado di negligenza o imprudenza in riferimento alla prevedibilità delle conseguenze, il concorso nella mancanza di più studenti e/o la sussistenza di precedenti.

Art. 22 - Se il comportamento sanzionato viene reiterato (recidiva) si applica la sanzione più severa. Se con uno stesso comportamento illecito lo studente commette più infrazioni si sanziona l’infrazione più grave.

La sospensione viene disposta dal dirigente su conforme parere obbligatorio del Consiglio di Classe al completo, convocato appositamente.

In casi particolari il Consiglio di Classe, anche limitato alla sola componente docente, può decidere di escludere coloro che si rendono responsabili di gravi, reiterate e/o pericolose mancanze disciplinari dalle attività scolastiche o extra scolastiche (quali viaggi di istruzione, visite guidate, attività sportive, attività in collaborazione con altre scuole).

Nei periodi di allontanamento dalla comunità scolastica deve essere previsto, per quanto possibile, un rapporto con l’alunno e la sua famiglia, anche per favorire il rientro a scuola e per valutare la possibilità di convertire parte della sanzione in attività a favore della comunità scolastica.

La disponibilità a svolgere attività a favore della comunità scolastica riduce in ogni caso la gravità della sanzione da adottare.

Il docente, dopo aver accertato la sussistenza di adeguata sorveglianza, può allontanare dall’aula gli studenti responsabili di comportamenti che ostacolano o impediscono la lezione. Gli studenti devono comunque essere impegnati in attività didattiche (studio, ripasso, lettura, esercitazioni).

Art. 23 - In relazione alle sanzioni del rimprovero e dell’ammonizione i genitori hanno l’obbligo della firma.

Per recidiva s’intende la reiterazione del comportamento illecito entro i trenta giorni successivi alla precedente sanzione.

Il dirigente può infliggere anche le sanzioni di competenza dei docenti.

L'allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto anche quando siano stati commessi reati o vi sia pericolo per l'incolumità delle persone. In tal caso la durata dell'allontanamento è commisurata alla gravità del reato ovvero al permanere della situazione di pericolo.

Nei casi previsti dall’articolo 4, comma 10° del D.P.R. 249/98 all’alunno è consentito di iscriversi ad altra scuola anche in corso d’anno.

GARANZIE E IMPUGNAZIONI

Art. 24 - Contro le sanzioni disciplinari superiori ai “Richiamo”, che sono comminate solo dopo che lo studente avrà esposto le sue ragioni (giustificazione), è ammesso, entro 15 giorni dal ricevimento della relativa comunicazione, ricorso all’Organo di Garanzia della scuola, che decide entro cinque giorni dal deposito del ricorso.

Nel caso di ipotesi di allontanamento dalla comunità scolastica, allo studente va garantito il diritto di produrre prove, anche testimoniali, a suo favore.

L’organo di garanzia, presieduto dal dirigente scolastico, dal docente vicario in caso di assenza o impedimento del Dirigente o da un docente specificamente delegato, è costituito da 5 membri – compreso il presidente – dei quali due genitori membri del Consiglio di Istituto designati dalla corrispondente componente del Consiglio d’Istituto e due docenti (coordinatore di sede e un docente di classe per la scuola primaria, coordinatore di sede e coordinatore di classe per la scuola secondaria di 1° grado).

L'Organo di Garanzia decide, su richiesta di chiunque vi abbia interesse, anche sui conflitti che sorgano all'interno della scuola in merito all'applicazione del DPR 249/98 (statuto delle studentesse e degli studenti).